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Censis: 57° Rapporto sulla situazione sociale del Paese - 2023

a cura di Paolo Razzuoli

Lo scorso venerdì 1 dicembre è stato presentato, nella sede del CNEL, il consueto rapporto Censis sulla situazione della società italiana.
Giunto alla 57ª edizione, il Rapporto Censis prosegue l’analisi e l’interpretazione dei più significativi fenomeni socio-economici del Paese, individuando i reali processi di trasformazione della società italiana.
Su questi temi si soffermano le «Considerazioni generali» che introducono il Rapporto.
Nella seconda parte, «La società italiana al 2023», vengono affrontati i processi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno.
Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza.

Alla presentazione sono intervenuti MASSIMILIANO VALERII- Direttore Generale Censis, e GIORGIO DE RITA- Segretario Generale Censis.

Vediamo ora di entrare più nel merito, aiutandoci con alcuni materiali apparsi sul Corriere della Sera.
Dal rapporto Censis 2023, emerge una fotografia degli italiani impauriti e inerti come sonnambuli. E nel 2040 solo una coppia su 4 avrà figli

Il rapporto del Censis la chiama «ipertrofia emotiva». Il risultato è che oggi per gli italiani tutto è emergenza, dunque, alla fine, nulla lo è veramente. Per capire: l’84% degli italiani è impaurito dal clima impazzito, il 73,4% teme per il futuro del Paese per i suoi problemi strutturali, il 73% è convinto che per via degli sconvolgimenti globali arriveranno in Italia sempre più migranti e non sapremo come gestirli. Ma ancora: il 53% teme il collasso finanziario dello Stato, il 60% ha paura dell’esplosione di un conflitto globale e il 50% è convinto che non abbiamo abbastanza difese contro il terrorismo. Ma a fronte di tutto questo l’istituto di ricerca rileva che nulla smuove i cittadini che sono «sonnambuli», sprofondati in un sonno che li rende «ciechi davanti ai presagi».

La flessione demografica negli ultimi anni è al centro di tutti i report statistici, di analisi sociologiche, di valutazioni economiche. Il Censis nel suo rapporto annuale mette in evidenza i dati più rilevanti, purtroppo noti ma sempre preoccupanti. Ad esempio: nel 2040 le coppie con figli diminuiranno fino a rappresentare il 25,8% del totale. Nel 2050 l’Italia avrà perso complessivamente 4,5 milioni di residenti, ovvero la somma di due città come Roma e Milano. Spariranno 3,7 milioni di persone con meno di 35 anni e al tempo stesso aumenteranno di 4,6 milioni di persone con più di 65 anni, di cui 1,6 milioni con più di 85 anni. Tradotto: sempre nel 2050 si stimano quasi 8 milioni di persone in età attiva in meno, con un impatto serio sulla nostra economia, sul sistema produttivo. Che già oggi certifica una nuova fase di incertezza, con la variazione negativa del Pil nel secondo semestre dell’anno (-0,4%) e la stagnazione dell’economia registrata nel terzo trimestre. E la riduzione dell’1,7% degli investimenti fissi lordi.

Abbiamo toccato il record dell’occupazione: il 2, 4% in più tra il 2021 e il 2022. e nel primo semestre si sono contati quasi 23 milioni 500 mila. Il dato più elevato di sempre. Eppure il sistema produttivo lamenta la carenza di manodopera e di figure professionali . E poi a fronte dei nostri numeri da record rimaniamo il fanalino di coda dell’Unione europea per tasso di disoccupazione.

C’è un settore del nostro Paese che non dorme, anzi sussulta e rivendica: quello dei diritti civili. Il Censis le ha messe insieme queste rivendicazioni ed è venuto fuori un quadro che evidenzia lo scollamento tra paese reale e politica. Infatti: il 74% degli italiani è favorevole all’eutanasia, il 70,3% dice si all’adozione per single e il 54,3% lo dice per le coppie omosessuali. Il 65,6% si schiera a favore del matrimonio egualitario tra persone dello stesso sesso e ben il 72,5 % a favore dello ius soli. Soltanto la gravidanza per altri viene approvata da una minoranza ben al di sotto del 50%: il 34,4%. Sono tutti temi che il Parlamento ignora o affossa, atteggiamento alla base della disaffezione dei cittadini alla politica.

Eravamo un paese di emigranti e lo siamo rimasti. Il Censis rileva che quasi 6 milioni di italiani oggi sono residenti all’estero, pari a più del 10% della popolazione globale. E questi numeri sono superiori a quelli dell’immigrazione: sono infatti 5 milioni gli stranieri residenti in Italia, pari all’8,6% della popolazione. Gli italiani che si sono stabiliti all’estero sono aumentati del 36,7% negli ultimi dieci anni, ovvero sono quasi 1,6 milioni in più. Ad espatriare di più sono i giovani tra i 18 e i 34 anni, 36.125 nell’ultimo anno.

Il rapporto Censis rappresenta una delle più serie ed approfondite analisi della situazione della società italiana; merita per questo di essere letto attentamente, soprattutto da coloro che, ai vari livelli, sono chiamati ad assumere decisioni politiche.

Per approfondire i vari capitoli del Rapporto, il Censis mette a disposizione una serie di comunicati stampa che, pur nella loro necessaria sinteticità, offrono una adeguata fotografia dei contenuti in cui si articola il documento.
Più sotto trovate il link per collegarsi al sito del Censis.
Inoltre l'amico Antonio Rossetti ha fatta una sintesi dei comunicati stampa che potrà essere letta/scaricata tramite il link più sotto riportato.

Per approfondire

Lucca, 3 dicembre 2023

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