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9 giugno 1937: 86 anni fa il brutale omicidio dei fratelli Rosselli

di Francesco Filograsso

9 giugno 1937, a Bagnoles-de-l’Orne, una località periferica della Francia, avviene il duplice omicidio dei fratelli Carlo e Nello Rosselli, fondatori del movimento “Giustizia e Libertà” (dal quale nascerà poi il Partito d’Azione, che nonostante gli scarsi numeri ebbe un ruolo molto importante in sede di costituente) probabilmente gli antifascisti per antonomasia al regime di Mussolini, e che nell’antifascismo rappresentavano la componente liberaldemocratica (o liberalsocialista), ed in ragione di ciò spesso guardati con sospetto ed ostilità da Togliatti e dai comunisti.

Ad uccidere i fratelli Rosselli sono dei sicari appartenenti ad una formazione della estrema destra francese, la “Cagoule”, ma è oramai storicamente accertata la responsabilità del regime fascista nella veste di mandante del duplice omicidio, e che secondo taluni sarebbe espressamente riconducibile al ministro degli esteri, nonchè genero del Duce, Galeazzo Ciano, oltre che, dal punto di vista della organizzazione logistica del piano, sul generale Mario Roatta e sul futuro ambasciatore Filippo Anfuso.

L’omicidio dei fratelli Rosselli, anche per la loro nota appartenenza all’antifascismo democratico, ben distante da quello comunista, che operava dalla Mosca staliniana in sede al Comintern, suscita unanimemente, non solo in Francia ma anche negli USA del presidente Roosevelt, un grande sdegno verso il regime di Mussolini. Peraltro – concedendoci una nota personale – si trattò di un crimine politicamente abbondantemente inutile, ed anzi dannoso per il regime fascista, poichè la capacità di influenza dei fratelli Rosselli sulla opinione pubblica italiana, nonostante il loro indubbio e notevole spessore intellettuale, era praticamente nulla in quel 1937 che vedeva il regime di Mussolini, dopo i fasti della conquista dell’Impero in Abissinia l’anno precedente, ed il popolare (chè se ne pensi) intervento militare in corso in Spagna al fianco del Caudillo Francisco Franco, al suo zenit, per quanto riguardava il suo consenso nazionale presso gli italiani.

(da www.ilriformista.it - 9 giugno 2023)

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