a cura di Paolo Razzuoli
Come previsto, oggi e' arrivato il previsto documento di verifica dell'Unione Europea.
Qual e' la pagella che l'Ue riserva all'Italia?
In buona sostanza l'Italia e' stata rimandata.
Quali sono i suggerimenti per affrontare la nuova sezione di esame?
Il documento, in 8 punti, invita il nostro governo a tassare meno il lavoro e più i consumi, reputa le misure 2015 poco dettagliate, giudica con favore le riforme delineate dall'Italia ma - nel contempo - invita il Paese a fare un ulteriore sforzo in questa direzione se vuole garantire una crescita dell'economia e creare
lavoro.
L' Italia ha scongiurato il «no» di Bruxelles alla sua richiesta di avere più tempo per raggiungere il pareggio strutturale dei conti pubblici, in vista di una riduzione del debito pubblico. Dalla bozza delle raccomandazioni per paese, approvate dal Collegio dei commissari, è stata infatti tolta durante una trattativa notturna la frase in cui si chiudeva alla richiesta italiana di una deviazione del percorso concordato per l'aggiustamento dei conti pubblici. Questo consentirà al governo di avere un maggiore margine per decidere le «misure aggiuntive» che comunque la Commissione chiede per rispettare gli impegni.
«In base alla valutazione del programma e delle previsioni della Commissione, il Consiglio è dell'opinione che servono sforzi aggiuntivi, anche nel 2014,
per rispettare i requisiti del Patto di stabilità»
«Il raggiungimento degli obiettivi
di bilancio non è totalmente suffragato da misure sufficientemente dettagliate soprattutto dal 2015».
In particolare, l'Italia deve «trasferire ulteriormente
il carico fiscale dai fattori produttivi ai consumi, ai beni immobili e all'ambiente, nel rispetto degli obiettivi di bilancio».
Il Commissario Ue ha un po' bruscamente detto:
"È importante sottolineare che rinviare il raggiungimento degli obiettivi di medio termine non pone l'Italia in una buona posizione nei confronti delle
regole che ha sottoscritto».
Lucca, 2 giugno 2014