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Elezioni politiche del 25 settembre 2022: come si vota.

di Paolo Razzuoli (Collaborazione di Antonio Rossetti)

La varieta' dei sistemi elettorali vigenti per l'elezione dei numerosi livelli degli organi di governo del nostro Paese puo' certo indurre gli elettori in errori nell'espressione del voto. Infatti, comuni e province si eleggono con un sistema elettorale, le regioni usano leggi molto differenziate poiche' la competenza e' demandata alle regioni stesse, il Parlamento si elegge in questa occasione con la legge che è stata utilizzata anche nelle elezioni del 2018, ovvero quella comunemente conosciuta come "Rosatellum". Non mi soffermo qui nella valutazione di una legge che, già in numerose occasioni, ho definita pessima: giudizio che in questi giorni sembra riscoprano anche quelli che la legge hanno a suo tempo voluta e votata.

La Legge Elettorale

Stessa legge, ma diverso numero degli eletti, a seguito del taglio dei parlamentari, entrato in vigore con la riforma costituzionale sancita dalla vittoria del "si" al referendum del settembre 2020; una riduzione di numero che ha reso necessario anche ridisegnare i collegi elettorali in tutto il Paese.
Con la riforma, si eleggeranno 400 Deputati e 200 Senatori, di cui 8 deputati e 4 senatori riservati alla circoscrizione estero. Sul territorio nazionale, pertanto, si eleggeranno 392 deputati e 196 senatori. in Toscana saranno eletti 24 deputati e 12 senatori.

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Come certamente i nostri elettori sanno, la vigente Legge Elettorale prevede un sistema misto di elezione: per un terzo dei parlamentari, (totale 221 di cui 147 per Montecitorio e 74 per Palazzo Madama) è previsto il collegio uninominale secco. per i restanti 367 (245 deputati e 122 senatori) è previsto un sistema proporzionale.

Ma come funziona la legge elettorale con cui voteremo il 25 settembre 2022?
Provo a far luce sui suoi meccanismi, rispondendo ad alcuni quesiti che più frequentemente mi sono sentito rivolgere in questi giorni.

1) Quali sono le novità in vista del voto di settembre?
"La più grande novità rispetto al 2018 è che per la prima volta nella storia della Repubblica, il corpo elettorale di Camera e Senato sarà il medesimo: per entrambi i rami del Parlamento potranno votare i cittadini dai 18 anni in su. Infatti, la legge costituzionale 1/2021 ha parificato l’elettorato attivo a 18 anni. Ricordo che prima per votare per il Senato (elettorato attivo) era necessario aver compiuto 25 anni. Poi, come sopra detto, è stato ridotto il numero dei Parlamentari: alla Camera da 630 deputati si passa a 400, i senatori eletti scendono da 315 a 200".

2) Quante schede riceveremo ai seggi?
"Due: una per il Senato (colore giallo) e una per la Camera (colore rosa). Il meccanismo di scelta è identico per i due rami del Parlamento. Sulla scheda troveremo per ogni lista o coalizione un candidato al collegio uninominale e, accanto a ogni simbolo, una breve lista di candidati per la parte proporzionale. Il voto è semplice: basta un segno su un simbolo della lista o sul nome del candidato dell’uninominale. Nel primo caso il voto automaticamente sarà esteso anche al candidato dell’uninominale collegato; se si mette la croce sul candidato dell'uninominale sarà esteso alla lista per intero mentre nel caso di coalizioni sarà attribuito proporzionalmente ai voti ricevuti dai partiti della coalizione nello stesso collegio. Ovviamente, in ogni collegio uninominale è eletto il candidato con la maggioranza relativa dei voti, vale a dire quello che ha preso un voto in più degli altri".

3) È possibile il voto disgiunto?
"No, non è possibile scegliere un candidato all’uninominale non collegato alla lista scelta per il proporzionale".

4) Come funziona lo sbarramento?
"La risposta a questo quesito è ardua perché il meccanismo previsto è complicato. Ne esistono due di sbarramenti percentuali. Per la parte proporzionale, i seggi sono spartiti tra le liste che ottengono almeno il 3%. «Ogni lista infatti ha uno sbarramento nazionale del 3%, mentre le coalizioni lo hanno al 10%. I partiti che fanno parte di una coalizione e che prendono tra l’1 e il 3% riversano i loro voti, proporzionalmente, alle altre liste della stessa coalizione che hanno superato il 3%. I voti delle liste che rimangono sotto l’1% vanno invece completamente persi. I partiti maggiori danno a quelli più piccoli dei collegi uninominali sicuri, assicurando loro un diritto di tribuna, ma possono essere ricompensati dai voti proporzionali che arrivano da chi supera l’1% senza arrivare alla soglia del 3%. Mi pare chiaro che si tratta di un meccanismo veramente complicato".

5) È possibile candidarsi in più collegi?
"Ci si può candidare in un solo collegio uninominale e al massimo in cinque proporzionali. Ma non è possibile «optare» ovvero scegliere dove far scattare il proprio seggio e determinare quindi il parlamentare subentrante. Se si vince il collegio uninominale il seggio scatta automaticamente, se si viene eletti nel proporzionale si viene eletti dove la lista è andata peggio".

Come si vota

Dopo aver cercato di rispondere ai più frequenti quesiti, vediamo ora, in sintesi, come si può esprimere il voto.
Come sempre in questa circostanza sono previste due distinte schede, una di colore giallo (per l'elezione del Senato) ed una rosa (per l'elezione della Camera dei Deputati).
Le schede comprendono cognome e nome del candidato/candidata uninominale, il simbolo o i simboli dei partiti/movimenti a lui/lei collegati e per ogni lista/partito/movimento i nominativi dei candidati al collegio plurinominale.

Fax-simili schede elettorali comune di Lucca

Scheda per la Camera dei Deputati (scheda colore rosa)
Scheda per il Senato della Repubblica (scheda colore giallo)

Entrambe le schede quindi recano - su rettangoli bianchi contigui - il cognome e nome del candidato/candidata uninominale e nello spazio sottostante il simbolo del partito/movimento relativo (o in  caso di coalizione i simboli dei vari partiti collegati) affiancato/i dai nominativi dei candidati della stessa lista al collegio plurinominale.

 

Il modo più semplice e chiaro di espressione del voto

Posto che né possono essere date preferenze né può essere fatto il voto disgiunto, il modo più semplice e chiaro di votare risulta quello di tracciare il segno sul simbolo della lista prescelta. Infatti, la scelta della lista è, in buona sostanza, l'unica possibilità offerta al corpo elettorale da questa legge.

Simbolo votato di Azione-Italia viva-Calenda
(Simbolo del cosiddetto Terzo Polo: Calenda Renzi, identico sull'intero territorio nazionale)

Comunque, il voto si può esprimere nei seguenti modi:
1) tracciando con la matita consegnata un segno sul solo nominativo candidato/candidata uninominale, nel qual caso il voto nel proporzionale sarà attribuito come sopra già indicato;
2) tracciando con la matita consegnata un segno sul simbolo del partito/movimento preferito (ed in questo caso il voto è automaticamente esteso al candidato/candidata uninominale collegato/a). E' la modalità più semplice e chiara;
3) tracciando con la matita copiativa un segno sia sul cognome e  nome del candidato/ della candidata uninominale che sul simbolo della lista preferita tra quelle a lui/lei collegata.

Importante. - Non è ammesso il voto disgiunto. Pertanto, qualora l'elettore votasse un candidato nell'uninominale ed una lista ad esso non collegata nel proporzionale, il voto risulterà nullo.

Apertura dei seggi e aventi diritto al voto.

I seggi rimarranno aperti nella sola giornata di domenica 25 settembre 2022 dalle ore 7.00 alle ore 23.00; gli elettori che si troveranno nel seggio alla scadenza degli orari stabiliti saranno ammessi a votare nell’ordine in cui sono presenti. Per poter esercitare il voto è necessario presentarsi al seggio con la propria tessera elettorale e con un documento di riconoscimento valido. In caso di smarrimento della tessera elettorale, può esserne richiesto il duplicato, rivolgendosi all'Ufficio Elettorale del Comune di residenza. Normalmente, tali uffici sono aperti anche nella giornata elettorale, per l'intero orario dello svolgimento delle operazioni di voto.

Voto assistito - con accompagnatore in cabina

Gli elettori fisicamente impediti (i ciechi, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità), possono esercitare il proprio diritto di voto con l'aiuto di un elettore della propria famiglia, o in mancanza, di un altro elettore scelto come accompagnatore, purché sia iscritto nelle liste elettorali di un qualsiasi comune italiano: così prevede la legge n. 17 del 5 febbraio 2003. L'impedimento potrà essere dimostrato: con certificato medico rilasciato gratuitamente dalla locale sede ASL; in alternativa, al fine di evitare di doversi munire di volta in volta, in occasione di ogni consultazione, dell'apposito certificato medico, gli elettori fisicamente impediti possono preventivamente chiedere all'ufficio elettorale del proprio Comune l'annotazione permanente del diritto di voto assistito sulla propria tessera elettorale. Tale annotazione consentirà l'ammissione al voto assistito senza ulteriori formalità, anche in occasione di successive consultazioni elettorali. Gli elettori non vedenti, per essere ammessi al voto assistito, è sufficiente che esibiscano il libretto nominativo rilasciato dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS).

Informazioni per gli elettori

Tutti i comuni mettono sui loro siti istituzionali le necessarie informazioni per agevolare gli elettori nell'espletamento del loro diritto di voto.
Cliccare qui per il Comune di Lucca
La Prefettura di Lucca - come le altre fonte primaria del Ministero dell'Interno - può essere consultata al seguente link:
Prefettura di Lucca

La circoscrizione estero

Per i più curiosi della materia, ecco alcune indicazioni sulla circoscrizione estero.
A seguito della riforma costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, i seggi riservati alla circoscrizione Estero sono complessivamente 8 alla Camera e 4 al Senato (prima erano 12 e 6). Questi seggi sono assegnati in 4 ripartizioni geografiche: 1) Europa; 2) America meridionale; 3) America settentrionale e centrale; 4) Africa, Asia, Oceania e Antartide. A tali ripartizioni spettano, rispettivamente, 3, 2, 2 e 1 seggi per l'elezione della Camera e 1 seggio ciascuna per l'elezione del Senato. Il sistema elettorale adottato nelle ripartizioni geografiche della circoscrizione Estero è proporzionale. Per ciascuna lista che ha conseguito seggi, gli eletti sono individuati in base al maggior numero di voti di preferenza che hanno ricevuto. La votazione avviene per posta, con una procedura su cui non serve qui indugiare.

Lucca, 15 settembre 2022

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