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Terzo Polo: finalmente una bella notizia

di Paolo Razzuoli

simbolo del Terzo Polo

Finalmente una bella notizia. Dopo incertezze, contorsioni, colpi di scena ed altro ancora, ieri è arrivata la bella notizia che molti aspettavamo: l'accordo elettorale fra Renzi e Calenda.
Nasce così il cosiddetto Terzo Polo, la vera ed importante novità dell'offerta politica delle prossime elezioni del 25 settembre.

Una bella notizia che è importante guardare con lo spirito del "bicchiere mezzo pieno", quindi cogliendone a pieno gli aspetti di positività cercando di archiviare, almeno sino alla tornata elettorale, quanto di sicuramente discutibile c'è stato nella gestione di questo processo politico.

Chi è animato da senso di responsabilità verso l'Italia e gli italiani, deve trovare la capacità di guardare in avanti, senza farsi imbrigliare e condizionare da fatti che certamente non vanno dimenticati, ma che non debbono appannare l'importanza del passo compiuto. Ad esempio, non serve recriminare su figuracce incassate nell'occasione delle recenti elezioni amministrative.

Sono anni che, mediante le più varie iniziative, viene sollecitata la nascita di un polo liberal-riformista che possa scompaginare questo finto bipolarismo, o meglio "bipopulismo", che ha un sapore tardo novecentesco.
Come molte volte ho avuto modo di scrivere, a suo tempo sono stato anch'io sostenitore di un'evoluzione in senso bipolare e maggioritario del nostro quadro politico. Ma erano altri tempi, non solo perché la storia corre ad una velocità sconosciuta sinora, ma anche avendo presente che gli anni '90, quelli del più convinto bipolarismo, distano da noi trent'anni, quindi un tempo maggiore di quello che ha separato le due guerre mondiali.

Oggi gli scenari, non solo italiani, sono totalmente mutati e non consentono attardamenti su schemi ormai appartenenti al passato.
L'insorgenza della cultura populista, che rischia di compromettere i fondamenti stessi della democrazia rappresentativa trasformandola sempre più in una "democrazia recitativa", ha operato un radicale mutamento di quadro politico, ponendo in primo piano la necessità di combattere questa degenerazione ovunque essa si annidi, quindi nella destra o nella sinistra, tanto per usare categorie politiche consolidate.

Senza indugiare oltre, l'accordo elettorale fra Calenda e Renzi, politicamente e programmaticamente impostato sulla cosiddetta "Agenda Draghi", potrà costituire una valida risposta a tutti coloro che non si sentono rappresentati da schieramenti che, ognuno a suo modo, non sono esenti da tratti propri di istanze populiste. E di fronte alle molteplici e gravi emergenze, (non serve qui indugiarvi), chi è dotato di senso di responsabilità sa quanto servano risposte non demagogiche e ingannevoli, ponderate e lungimiranti. Non serve infatti evocare fantasmi della storia o farsi ingannare da pulsioni irrazionali: il pericolo non è il ritorno del fascismo, è l'affermazione dello sfascismo.

L'accordo va salutato quindi con grande favore, sottolineando altresì la disponibilità di Renzi nell'aver fatto un passo decisivo che ha aperto le porte al patto. Un accordo che personalmente auspicavo ma che ritenevo irto di ostacoli, tant'è che nei giorni scorsi avevo avanzato, come i lettori di Fucinaidee avranno potuto vedere, l'ipotesi delle due liste paralleli precedute da un preambolo politico condiviso. Un "piano b" insomma, che fortunatamente non è servito.

Molti si chiedono quale potrà essere il risultato elettorale del Terzo Polo.
Un sondaggista dichiara: "Per il terzo polo ci sono elementi di piattaforma programmatica e spazio politico che possono far pensare a consensi da un minimo del 6% a una doppia cifra. Il centro pesca dal consenso a Draghi, rimasto sospeso intorno al 50% e che la lista di Azione insieme a Italia viva può interpretare, essendo Renzi e Calenda da sempre stati coerenti sostenitori del premier».

La coerenza sull'AGenda Draghi sarà il "nervo" della proposta politica. Una coerenza su cui nessuno potrà avanzare dubbi o recriminare contraddizioni.

Nei prossimi giorni verrà pubblicato il programma elettorale quindi, i prossimi 21 e 22 agosto, saranno presentate le liste.
Renzi, ieri alla Versiliana, ha ribadito che sarà messo in campo un personale politico competente. E' importante che venga sottolineata la necessità della competenza, anche se poi, come si sa, la composizione delle liste dovrà tener conto di vari fattori. Sarà bastevole che si facciano scelte adeguate nelle posizioni utili.

Insomma è ora di guardare in avanti e di stringere i denti mettendosi a disposizione per il miglior risultato possibile.
Dobbiamo essere consapevoli che questo non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza. Dopo le elezioni dovrà essere trovata la capacità di gestire seriamente il processo politico che ora si inaugura, qualunque sia il responso delle urne. Speriamo che non ne manchi la volontà e la capacità.
Naturalmente speriamo in un ottimo risultato; ma la validità di un'idea non si pesa con il momentaneo consenso elettorale. La storia ci insegna che proposte andate male alla loro comparsa, si sono poi irrobustite sino a risultare decisive nelle vicende dei popoli.

Allora "forza ragazzi", tutti al lavoro...

Lucca, 12 agosto 2022

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