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Premessa

Si stanno moltiplicando le iniziative per sollecitare la creazione di una lista del terzo polo. Iniziative che - provenendo anche da figure con vissuti politici anche assai diversi - attestano quanto nel Paese ci sia bisogno di una nuova offerta politica che faccia da contraltare ai populismi di destra e di sinistra. Una proposta politica i cui contenuti possono, ci sia consentita la sintesi,essere riassunti nell'agenda programmatica e nel metodo di Mario Draghi.

Argomento questo, su cui abbiamo versato fiumi di inchiostro. IL tema è infatti all'ordine del giorno della politica italiana da moltissimi anni. Molteplici sono stati i dibattiti, i convegni, gli appelli ed altre iniziative, finalizzate alla creazione di una forza politica capace di rappresentare quell'area liberal-riformista che oggi è orfana di una adeguata rappresentanza. Ma come la storia ci insegna, non tutto ciò che sarebbe giusto che accadesse accade. Questa vicenda ne è una eloquente conferma. Diffidenze, incompatibilità caratteriali, mancanza di visione, calcoli di potere ed altri fattori simili, hanno frenato la nascita e la crescita di una forza idonea a rappresentare un'area dell'elettorato di consistenza sicuramente non marginale.

Si è pertanto sprecato tempo prezioso in cui su questa piattaforma politica si poteva lavorare, sia in ambito di affinamento della proposta politico-programmatica, sia per smussare asperità caratteriali e/o vecchie e nuove ruggini e diffidenze che, come ognuno ben sa, non mancano mai.
Ma a questo punto, dato il tempo ristretto ed i faragginosi meccanismi di una Legge Elettorale che doveva essere cambiata, (non averlo fatto è colpa gravissima), occorre prendere atto dello strettissimo cammino in cui ci si è infilati, e saper capire in concreto come risolvere il tema della chiarezza della proposta politica unitamente alla capacità di gestire al meglio le possibilità di questa disgraziata legge elettorale. Non dimentichiamo mai che la politica è l'arte del possibile.

Certo sarebbe stato preferibile avere una lista del cosiddetto "Terzo Polo", quale risultato di un processo di elaborazione politica e non di una improvvisazione in "Zona Cesarini", così come sarebbe stato meglio ci fossero state risparmiate le scene schizofreniche di questi ultimi giorni.
Ma visto che così non è stato, e che è inutile piangere sul latte versato, si tratta ora di capire come si può uscirne senza farsi troppo male, salvando il salvabile.

Ed io vedo un solo modo: quello della presentazione di liste separate, poggiate però su un preambolo politico condiviso da tutti gli attori di questo processo politico.
Un modo per trarre il maggior vantaggio da questa mai tanto deprecata Legge Elettorale e, nel contempo, di dare un chiaro messaggio politico utile per orientare il corpo elettorale.
Poi - ovviamehnte - si dovrà impostare un percorso coerente nella gestione politica del dopo voto. Se i protagonisti non ci riusciranno, il loro discredito sarà senza ritorno.

Mi pare che questa sia l'unica strada realisticamente possibile per rappresentare concretamente - in questa fase - il senso dell'appello sotto riportato e che pienamente condivido nei suoi contenuti politici

Paolo Razzuoli

Proposta per il terzo polo - L’appello per la nascita di una lista unica con Renzi e Calenda nel segno dell’agenda Draghi

È il momento che questa campagna elettorale, ad oggi sempre più guidata dalle ali estreme dei partiti politici, offra ai cittadini italiani coalizioni coerenti ai programmi presentati guidate da leader di provata esperienza e capacità. Basta con gli ammassi di sigle interessate solo a far perdere l’avversario!

Gli italiani richiedono responsabilità e coerenza a tutti gli esponenti politici nelle proposte politiche e di governo senza forme ambigue di patti contraddittori, uniti solo dalla necessità di far perdere l’avversario.

Gli italiani devono esprimere il proprio voto, sicuri di scegliere programmi chiari e contenuti di governo, non forme di alleanze solo tattiche che si sfalderanno subito dopo il voto per le loro contraddizioni.

Per questo e per la difficile situazione economica del Paese è necessaria la nascita di un Terzo Polo che, in maniera competente, autorevole e pragmatica, porti avanti il programma di risanamento impostato dal Governo Draghi.

Il senatore Gabriele Albertini, già sindaco di Milano, l’onorevole Guido Della Frera, deputato e imprenditore, e decine di altri esponenti politici locali esprimono da Milano e dalla Lombardia un accorato appello a Matteo Renzi, che fin dall’inizio ha creduto nel Terzo Polo, a Carlo Calenda e a tutte le forze che si riconoscono totalmente senza se e senza ma nell’agenda Draghi a trovare un accordo per costituire una singola lista elettorale!

Non perdiamo l’opportunità di creare un Terzo Polo, che realizzi l’agenda Draghi e sia alternativo alla destra ed alla sinistra.

Sostieni anche tu la nascita del Terzo Polo: aderisci all’appello e scrivi a: perilterzopolo@gmail.com.

(testo dell'appello da www.linchiesta.it - 8 agosto 2022)

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