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In questi giorni la nostra L.M.L. è particolarmente prolifica.
Dopo il Covid, di cui hanno conversato Francesco Burlamacchi e Paolo Guinigi, è l'ormai prossima elezione del nuovo presidente della Repubblica ad entrare nel mirino, come al solito sarcastico ed intelligente, della nostra autrice satirica.
Credo che sia sotto gli occhi di tutti come la nostra classe politica si stia avvicinando a questo importantissimo appuntamento (forse quello più importante previsto dalla nostra Carta Costituzionale) in modo a dir poco inadeguato. E' proprio questa inadeguatezza che i versi scherzosi di L.M.L. fanno emergere in tutta la loro evidenza.

Paolo Razzuoli)

ECCEZIONALE SCOPERTA ESOTERICO-LETTERARIA

 

Di L.M.L.

 

E’ di questi giorni la notizia che un gruppo di studiosi della prestigiosa Università Internazionale di Lucchio ha rinvenuto, in un archivio giacente nel fondo di un magazzino dismesso, una pergamena contenente un vaticinio inedito di Michel de Nostredame, il veggente più famoso della storia noto ai più come Nostradamus o il Paolo Fox del XVI secolo.

L’enorme importanza della scoperta è dovuta al fatto che, contrariamente alle previsioni contenute nelle “Profezie” (che vengono identificate quando i fatti sono già avvenuti e, quindi,  facilmente adattabili agli stessi) questa fornisce una indicazione palese su un evento che sta per accadere nel nostro paese e, cosa ancor più mirabolante, indica con chiarezza l’esito del medesimo. Per condividere con tutto il popolo italiano l’orgoglio di un tale ritrovamento, gli studiosi hanno indefessamente lavorato alla decrittazione del testo, che con il medesimo orgoglio pubblichiamo

 

“Sul bordo di sgabello sgangherato

Da grande arcano spirito invasato

M’apparve quasi in sogno il Belpaese

Con gran rogna politica alle prese:

se Mattarella non volea restare

chi poter candidare al Quirinale?

Intanto si doveva reperire

Un luogo dove fare confluire

Gli elettori, sia buoni che cattivi,

che il covid avea reso positivi

si decise per l’area di un parcheggio

e si sistemò lì alla meno peggio

un drive-in nello spiazzo desolato

da spacciatori offerto in comodato.

M’apparve poi di nomi lunga lista

Che i politici passarono in rivista:

al primo posto,  alcuni malcontenti,

si pensò dai diversi schieramenti

di scegliere per tutto il settennato

un romano che aveva dimostrato

di saper dove mettere le mani

per risanare i conti agli italiani.

Seguì  il nome di  dama impomatata

che ogni giorno teneva una sfilata

pensando che la sede del senato

fosse luogo a ciò solo deputato.

Un altro che per tutta l’esistenza

Di gran tegami non potè far senza

E pensava di far del Quirinale

La sede di un eterno baccanale.

Si ritenne la nomina sensata

Di un  signore con chioma impomatata

Ma saltò su una voce ”No, per Dio!

al Quirinale no, pur se è mio zio!”

Si pensò di proporre al Parlamento

una senese di gran temperamento

  una donna di senno ed esperienza

che di politica avesse competenza.

Si cercò nel Governo una ministra

Che piacesse alla Destra e alla Sinistra

Ma essendo troppo esperta di giustizia

Molti le preferiron la Letizia

S’invocò il presidente Mattarella

Per una presidenza-passerella

e dare modo a chi dovea votare

Di disporre di tempo e contrattare

Ma dopo averci bene riflettuto

 esclamò il grande Sergio: “Ve saluto!”

Qui svanì la visione della lista

dei nomi che saranno messi in pista

in questo gran mercato delle vacche

tra gente seria, inetti e gran baldracche.

Trema la fiamma della mia lanterna

E il futuro d’un lampo si squaderna:

esclama il nume che mi ha ispirato

“ E’ Mario Son Sodo,  il  più quotato!”

 

Lucca, 21 gennaio 2022

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