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COLLOQUIO AL TEMPO DEL COVID (E DELLA FOLLIA, IL CHE E’ ANCHE PEGGIO)

 

Di L.M.L.

 

PERSONAGGI- F:  Francesco Burlamacchi (gonfaloniere della Repubblica di Lucca)

                           P:  Paolo Guinigi (secondo, lui, Signore di Lucca)

 

P: Salute, Francesco, com’è che sei di nuovo in giro?

F: salve, mi volevo accertare se tutte quelle chiacchiere che si fanno sotto al mio piedistallo hanno un fondamento di verità; credevo che l’emergenza fosse finita, ma sento che siamo punto e daccapo, o anche peggio. Sebbene, il casino della cosiddetta movida in piazza abbia imperversato in ogni momento dell’emergenza come se nulla fosse

P: sì, anche nella stagione estiva c’è stato un gran traffico di turisti nonostante i “ pianti, lamenti ed alti guai” di baristi, ristoratori e bottegai,  dai quali è stato sottolineato che sì, si è lavorato, ma con clientela italiana: come se gli euro avessero un valore diverso a seconda di chi li spende!

F: ma ora cosa sta succedendo? Fanno tutti un gran parlare di Omicron! Detto tra noi, oltre che una lettera dell’alfabeto greco, credevo si trattasse di un film di fantascienza, sono anche andato a vedere su Wikipedia e infatti è così! Ma sono tutti diventati cinefili?

P: di grazia, Francesco, come ti sei evoluto: cinefili, Wikipedia, ma non è che sotto il tuo piedistallo hanno messo una scuola di strada?

F: magari! Almeno qualcuno di passaggio smaltirebbe un po’ di quella grassa ignoranza che domina il pianeta!

P: ma se tutti vanno a scuola ed hanno almeno un diploma! Se senti un po’ in giro, sembra di vivere in un paese di “domini et magistri”: master, specializzazioni, lauree e vai col tango! Va da sé che coloro che sanno usare punteggiatura, congiuntivi e costruire periodi elementari rappresentano una minoranza da riserva indiana!

F: sì, perché pare che queste cose siano desuete ed obsolete (se si possono usare, ad oggi, questi termini così “trash”). Oggi contano la velocità, l’immediatezza della comunicazione, addirittura si usano le cosiddette “faccine”, roba che Dante si rivolta nella tomba!

P: sì, però nel 2021 tutti a celebrare l’anno di Dante: congressi, libri, perfino il poster di Lucca Comics con la sua effigie (non so  quanto lui ne sarebbe andato fiero!). Peccato che poi, nelle scuole, si perda tempo a elaborare PROGETTI (per lo più, stratosferiche bischerate) ma non si sappia fare una parafrasi decente di un qualsiasi canto della Commedia. E’ più facile, per docenti e discenti, stare seduti in cerchio a “scambiarsi emozioni”!

F: ma cosa stai dicendo? Nelle scuole si fa questo? Anche alle Superiori? Ma un po’ di cultura a questa gente chi gliela deve trasmettere?

P: ma dove vivi? La cultura non è più di moda! Ora si gioca tutto sulle competenze!

F: Sì, ma la maggior parte dei diplomati, se prova a fare la O col culo, gli viene quadrata! Fammi stare zitto, che mi va il sangue alla testa!

P: si, ovunque essa sia! Non te la prendere Francesco, perfino documenti governativi, ministeriali, dirigenziali, hanno una punteggiatura (per fare un esempio) che alla metà del ‘900 anche un bimbetto di seconda elementare avrebbe saputo fare di meglio! Poi la scuola ha virato sulle competenze e guarda che bei risultati!

F: ma il MIUR è corso ai ripari: dice quel Signor Tale, arrogante di professione come l’ omonimo, che ogni scuola avrà lo/a psicologo/a per risolvere le criticità psico-affettivo-socio-comportamentali degli studenti derivate dalla deprivazione di un normale iter scolastico a causa della pandemia

P: Francesco, a volte quando parli non ti capisco; vorresti dire che gli studenti sono disturbati nell’intimo della loro psiche perché per un periodo non hanno avuto lezioni in presenza? Ma allora com’è che appena queste sono ripartite, hanno ricominciato a scioperare, come dicono loro, per salvare il pianeta? La situazione era la stessa anche in agosto, ma nelle piazze a manifestare c’erano giusto i piccioni!

F: tra l’altro, ora come ora a trovarla una piazza libera per manifestare! I cosiddetti “novax” le hanno prenotate tutte per i loro cortei, poi, senza mascherine né distanziamento, si infettano e vanno a rompere gli zebedei negli ospedali, a spese della sanità pubblica, e a complicare la vita al personale sanitario, che già fa i salti mortali per curare vaccinati e non!

P: io, quando sfilano sotto la mia torre, soffio sui rami dei lecci e faccio partire una gragnolata di ghiande su quelle teste tonde fuori, ma anoressiche dentro quanto a materia grigia!

F: mi hai dato un’idea! Al prossimo corteo che staziona sotto il mio piedistallo, faccio un cenno d’intesa ai piccioni (ormai ci intendiamo a occhiate) che lascino partire una smitragliata di scacazzate anticazzate, vedrai ci escono dai corbelli!

P: ma dimmi, intorno e vicino alla tua piazza ci sono diverse farmacie. Alcune hanno sempre la coda fuori dalla porta, ma che sta succedendo?

F: succede che chi non si vuole vaccinare va di continuo a fare tamponi per poter entrare nei bar, cinema, ristoranti e così via. Per le feste c’è stato un delirio di “richiedenti tampone” e le farmacie si sono attrezzate; hanno venduto migliaia di test, processato (per usare un’eleganza moderna) centinaia di tamponi, guadagnato quanto potevano ed anche di più, salvo poi elevare lamenti al cielo perché “Siamo stati lasciati con tutto il peso sulle spalle” come dichiarato dal responsabile della categoria dei farmacisti: questo, mi si perdoni la licenza poetica, è avere la faccia come il culo, con tutto il rispetto per il suddetto!

P: comunque, dato l’obbligo di girare con le mascherine, almeno ci viene risparmiato lo spettacolo di certe facce di carampane botulinate che, ti giuro, spaventerebbero anche il linchetto!

F: allora, meno male che qualcosa di buono viene fuori anche da questo disastro. Mi dispiace solo che i pittori nostri contemporanei non siano più in servizio! Ti immagini che capolavoro avrebbe prodotto Leonardo? “Ritratto di vecchia con bocca rifatta”!

P: per quello, forse sarebbe più adatto Boccioni: “Corpo di vecchia in movimento con tette fisse (per il silicone)”

F: sì, è meglio riderci sopra e speriamo , come dicevano gli studenti nel ’68, che una risata le seppellisca tutte! Stammi bene Paolo. A presto rivederci, se il Capo ci darà il permesso!

P: ciao Francesco! Non t’imbilire! Se non è il covid, sarà qualcos’altro a dominare la scena, ma il genere umano troverà sempre il modo di partorire allegramente le proprie enormi corbellerie! Stammi bene

 

Lucca, 19 gennaio 2022

 

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