di Antonio Rossetti
Da alcuni giorni, il Presidente della Regione Toscana dichiara che i requisiti esistenti nella nostra regione la collocherebbero in zona gialla.
Zona nella quale sono state collocate altre regioni.
Non si tratta, ovviamente, di un aspetto estetico, sappiamo bene che in queste tre fasce di collocazione: rossa, arancione e gialla vi sono maggiori o minori restrizioni, tuttavia la discussione sta producendo reazioni in molti settori.
Sono corrette le affermazioni del Presidente della Regione? I parametri sono tali da rivendicare l'inserimento nella fascia gialla? I tempi per il passaggio da una fascia di colore ad un'altra sono vincolanti indipendentemente dalle altre rilevazioni relative ai parametri? Il presidente della Regione Toscana ha favorito attese da parte di molte categorie che, oggi, sono deluse?
Le domande potrebbero continuare senza produrre effetti utili.
C'è una possibile via per fare chiarezza?
Non sono sicuro che questo sia possibile considerando le voci di nuovi interventi sulla materia, di foto che scoraggiano maggiori aperture, di altri aspetti importanti, primo fra tutti l'alto numero di decessi, e i tanti altri argomenti complessi dai vaccini, alle situazioni del personale ospedaliero alle risorse economiche, i ristori che ritardano e tanto altro.
Se il presidente della Regione sostiene che la Toscana deve essere inserita nella fascia gialla e ne rivendica l'inserimento deve argomentare questa richiesta in modo indiscutibile.
Non so se, ad oggi, i parametri previsti per la valutazione delle condizioni di ogni regione sono 21, o se ve ne sono altri più rigorosi o meno, nel caso siano 21 o più o meno, la Regione potrebbe presentare ai toscani, la scheda dei 21 parametri con i dati, per ciascuno di questi.
Una argomentazione suffragata dai dati è l'unica che può dimostrare che non si tratta di una richiesta volta a spostare l'attenzione o le responsabilità.
In presenza di dati non contestabili, la Regione potrebbe decidere di anticipare, con la forza della reale condizione, il passaggio alla fascia di merito spettante.
Il resto non serve che a creare un po di discussione che, in questo momento, produce solo reazioni negative.
Sulla gravità delle conseguenze della pandemia non credo ci sia da minimizzare, per questa ragione è richiesta a tutti serietà e correttezza nell'affrontare argomenti che riguardano la salute delle persone, le condizioni sociali e di vita di molti cittadini e delle loro attività.
Lucca, 14 dicembre 2020