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Commento introduttivo

La gestione di una emergenza così improvvisa, dirompente e complicata come la pandemia di Covid-19, sarebbe stata difficile per chiunque. Ciò va detto, senza infingimenti ed ipocrisie.

Ma da noi è stata molto aggravata da fattori già ampiamente presenti precedentemente, i cui effetti disgreganti già si sono ampiamente manifestati da tempo, e che alla prova della pandemia hanno mostrato a pieno la loro impressionante forza disgregatrice.

  Mi riferisco in particolare al senso di deresponsabilizzazione, che pervade il nostro corpo sociale, in ogni suo ganglo.

 Non è pertanto un fattore presente solo nella politica o nella Pubblica Amministrazione: è un virus le cui tossine ammorbanti hanno ormai intossicato un po’ tutti.

E’ così che il Governo scarica le responsabilità sugli organismi tecnici, le Regioni sul Governo e viceversa, i Sindaci sulle Regioni e viceversa, i ministri sugli uffici periferici (nel caso scolastico sulle direzioni regionali e/o uffici territoriali, questi sui dirigenti scolastici, e questi sui docenti che, ultimo anello della catena, sono chiamati a fare le spese più care della situazione.    

E sì, anche perché su di loro si scarica un altro fiume dello scarico di responsabilità: quello delle famiglie, per le quali è compito della scuola sopperire ai loro frequenti fallimenti educativi.

 Insomma è tutto un gioco a scaricabarile, nel quale quando ci sono problemi è sempre colpa di qualcun altro, così come la soluzione delle difficoltà è sempre compito di altri.   

  SE la società di questo Paese vorrà uscire dalla fase di declino in cui si trova, un passaggio fondamentale sarà quello della ricostruzione di una cultura della responsabilità, in cui l’attenzione ai diritti, sacrosanti, si coniughi con una nuova stagione dei doveri.

   IL testo di L.M.L., con la peposa ironia che conosciamo, offre uno spaccato puntuale di questa condizione. Certo, lo fa con il tono dell’ironia, ma un’ironia intelligente e capace di focalizzare, meglio di tante seriose omelie, un tema di straordinaria attualità.

 Se lo leggerete, sono certo che lo apprezzerete.

Paolo Razzuoli

 

Comunicato urgente del Segretariato sopra la scuola della Serenissima Repubblica Italica

 

Di L.M.L.

 

MISURE ULTERIORI PER IL CONTENIMENTO DEL CONTAGIO DA COVID-19

 

Alla cortese attenzione dei Docenti di scuole pubbliche di ogni ordine e grado

 

Docenti, l’ora delle gravi decisioni è giunta (ma questo forse lo aveva già detto qualcun altro): il morbo infuria e spetta a voi e al vostro impegno l’onere e l’onore di salvaguardare i virgulti dell’italica stirpe dal pericolo di contrarre l’orribile morbo: del resto, mica possono fare tutto i genitori, essi hanno già svolto abbondantemente il loro ruolo mettendo al mondo i virgulti di cui sopra, al resto ci pensino (non necessariamente nell’ordine riportato):

-la scuola

-gli psicologi

-la società (qualunque entità l’espressione voglia indicare)

-lo Stato    (come sopra)

-la Chiesa

-il Comune

-il Prefetto

-l’allenatore

-Chiara Ferragni

-altri influencer (più minchiocerebrati sono e meglio è!)

-il gestore del pub di fiducia (del virgulto)

-il pusher di riferimento (come sopra)

Voi, docenti, siete quindi in prima linea in questa battaglia e la vittoria finale sarà più vicina e certa se ciascuno farà la sua parte, per la qual cosa, siete tenuti ad osservare le misure di sicurezza di seguito elencate onde non incorrere in motivate sanzioni disciplinari nonché pecuniarie.

 

E’ fatto obbligo a ciascun docente di segnalare, su apposito modulo, l’ora di ciascuna volta in cui dallo stesso venga fatto

 uso del bagno durante la permanenza all’interno dell’edificio

scolastico    

Il materiale prodotto in tali ricorrenze dovrà essere raccolto in appositi contenitori e depositato in Presidenza, dove verrà conservato per 7 (sette) giorni e poi utilizzato per concimare le piante delle aiuole antistanti gli ingressi principali degli edifici scolastici quale contributo ad una più profonda e proficua inclusione e resilienza (che esattamente non si sa cosa sia, ma citarla fa sempre avanguardia)

E’ vietata l’introduzione di generi alimentari e/o di altro conforto nell’edificio scolastico, nonché il consumo; si specifica altresì, per maggiore chiarezza, che  non potendo portare bevande e alimenti, gli stessi non si possono consumare

E’ interdetto l’ingresso nell’edificio scolastico ai docenti che presentino uno o più sintomi tra quelli di seguito elencati: rinite, sinusite, tonsillite, epatite, cistite, nefrite, tendinite, otite emorroidi, tunnel carpale, attacchi di bile (particolarmente ricorrenti, pare, in questo periodo). Tutti gli altri, cioè i 2 o 3 perfettamente sani, dovranno farsi carico di docenza, sorveglianza, inclusione, elaborazione di PDF, PDP,  PEI, PAI, POR, PON, POF, PTOF,  DAD, DDI, ZANG TUMB TUMB; se ce la fanno a tenere la granata in mano (e non altrove) devono dare anche una spazzata a cortile, aule e palestra; ai suddetti docenti è consentito mandare cordialmente a fare in culo i colleghi cagionevoli che sono autorizzati a rimanere a casa

I docenti che hanno lezione alla prima ora dovranno accertarsi che gli alunni entrino nell’edificio scolastico accompagnati da non più di 10 (dieci) persone ciascuno; è opportuno consigliare alle famiglie di far esercitare il diritto di accesso ai parenti dei seguenti gradi: padre, madre, compagna/o padre, compagna/o madre, nonno, compagna trentenne nonno, nonna, compagno ventenne nonna, zio, zia, cugini di I,II,III  grado, fidanzato/a alunno/a, padre e madre fidanzato/a alunno/a. Da tale limitazione, comprensibilmente dolorosa e tuttavia necessaria in periodo di pandemia, si intendono esonerate le famiglie degli utenti degli asili-nido e delle scuole dell’infanzia onde evitare loro i traumi da distacco

E’ fatto assoluto divieto ai docenti di scuola secondaria di I e II grado di ricorrere  al metodo della lezione frontale e di impartire insegnamenti disciplinari, specie se basati sulla trasmissione di conoscenze: IL MOMENTO E’ GIA’ CRITICO DI PER SE’ E NON PARE OPPORTUNO CORRERE IL RISCHIO DI PEGGIORARE LA SITUAZIONE PROMUOVENDO LO SVILUPPO DI TESTE PENSANTI

Consapevoli della difficoltà del momento e del compito loro affidato, i docenti italiani sapranno certamente fronteggiare con la consueta forza d’animo gli ostacoli di cui sarà irto il loro cammino nel corso dell’anno scolastico: coraggio, l’Italia è con voi (si fa per dire)!

Viva la Repubblica, viva S.A.R. Emanuele Filiberto, viva l’Italia!

 

Lucca, 23 settembre 2020

 

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