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Lectio Degasperiana 2020
Marta Cartabia "Costituzione e ricostruzione"

a cura di Paolo Razzuoli

Il 19 agosto 1954 moriva Alcide De Gasperi, uno dei pochi grandi statisti italiani, il ricostruttore della società italiana dopo il dramma della guerra, l'artefice delle scelte fondamentali che hanno permesso lo straordinario sviluppo italiano dei primi decenni della storia repubblicana.

Ogni anno, nel pomeriggio del 18 agosto, a Pieve Tesino (paese natale di De Gasperi), la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi organizza la "Lectio Degasperiana", un appuntamento per riflettere su aspetti della vicenda umana e politica dello statista.
Nell'arco delle 17 edizioni dell'evento, a Pieve Tesino si sono alternati politici, giornalisti, docenti universitari, storici, del calibro di Pietro Scoppola, Leopoldo Elia, Ugo De Siervo, Pierluigi Castagnetti, Angelo Panebianco, Paolo Pombeni, Sergio Romano, nunzio Galantino e tanti altri.

Per l'edizione 2020 è stata chiamata la Prof.ssa Marta Cartabia, nota costituzionalista e docente universitario, attuale presidente della Corte Costituzionale.
La Prof.ssa Cartabia ha svolto la sua Lectio Degasperiana attorno ad un tema di grandissima attualità: "Costituzione e ricostruzione".
Un tema che la relatrice ha svolto con una straordinaria profondità, con una chiarezza ed una scorrevolezza che hanno consentito, senza retorica ed inutili tecnicismi, di capire a pieno il ruolo di De Gasperi nel complesso intreccio della vicenda storico-politica in cui è avvenuta la gestazione della nostra Carta Costituzionale.

Ma il tema, "Costituzione e ricostruzione", accanto al ruolo di De Gasperi nella fase di scrittura della nostra Costituzione, ne pone un altro, altrettanto fondamentale, in parte coevo ed in parte successivo all'attività della Costituente: quello di ricostruttore di un tessuto sociale, politico ed economico di una società uscita devastata dalla dittatura fascista e dalle guerre.
E qui non può certo sfuggire il parallelismo con l'attuale fase storica, anch'essa alle prese con grandi fattori di crisi di cui l'emergenza Covid-19 è l'ultima e più grave, che ha quindi bisogno di ritrovarsi attorno a figure che sappiano ricostruire le condizioni per una nuova fase di sviluppo.
Nel dibattito politico e giornalistico i riferimenti alla figura di De Gasperi sono assai ricorrenti, anche se direi che la politica attuale è ben lontana dalla tensione ideale e morale, ed anche dal sano realismo, che guidarono il pensiero e l'azione politica del grande statista. Soprattutto mi sembra che la politica attuale non riesca nemmeno ad immaginare una questione fondamentale di metodo, che è poi ciò che si può apprendere dal passato: ovvero la sua capacità di rassicurare sul presente e far sognare per il futuro: il doppio binario che consentì a De Gasperi ed alle forze politico-culturali che lo sostennero, di superare le gravi emergenze del momento e di progettare il futuro della società italiana.

Per i lettori di Fucinaidee ho messo a disposizione i testi delle Lectio Degasperiane di ogni edizione. Personalmente, nonostante l'impegno, non ho mai potuto assistere di persona a questo evento. Quest'anno, a seguito dell'emergenza Covid, la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi ha trasmesso l'evento in streaming, consentendo così, se pur virtualmente, di potervi assistere.
La Prof.ssa Marta Cartabia ha offerto una Lectio Magistrale veramente bella, e mi ha colpito il senso di adesione e condivisione spontanea della vicenda politica ed umana che, procedendo nel discorso, emergeva dalle sue parole.
Una Lectio che va letta per intero, e che risulterebbe sminuita da qualsiasi tentativo di farne un riassunto.

LA RELATRICE

(dal sito www.degasperitn.it)

Marta Cartabia, sposata, tre figli, è professore ordinario di Diritto costituzionale e, nel settembre 2011, è stata nominata giudice della Corte costituzionale, di cui è stata Vice Presidente dal novembre 2014 fino all’elezione a Presidente nel dicembre 2019.
I settori privilegiati della sua attività di ricerca riguardano il diritto costituzionale italiano ed europeo, la giustizia costituzionale, la protezione dei diritti fondamentali e il rapporto tra Stato e confessioni religiose.
Ha insegnato presso numerose università italiane ed è stata Visiting Professor in Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Dal 2013 è invitata ogni anno al seminario Global Constitutionalism, parte del Gruber Program for Global Justice and Women’s Rights organizzato dalla Law School di Yale (USA).
Dal dicembre 2017 è membro della Commissione europea per la Democrazia attraverso il Diritto (altrimenti nota come Commissione di Venezia), organo del Consiglio d’Europa che opera per la promozione dei principi chiave del patrimonio costituzionale europeo: democrazia, diritti umani e stato di diritto. È membro dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti e fa parte del Society’s Council di ICON•S (The International Society of Public Law). È cofondatrice e presidente dell’Italian Chapter della medesima società.
Ricopre diversi incarichi di responsabilità editoriale in varie riviste a carattere scientifico; in particolare, fa parte del comitato di direzione delle riviste Quaderni costituzionali e Diritto e Società, nonché dell’Advisory Board dell’International Journal of Constitutional Law (I•CON); ha fondato e dirige, con Giacinto della Cananea, l’Italian Journal of Public Law, la prima rivista italiana di diritto pubblico in lingua inglese.
Oltre a numerosi libri, capitoli di libri e articoli a livello nazionale ed internazionale, recentemente ha pubblicato, con L. Violante, il volume Giustizia e mito (il Mulino 2018) e, con V. Barsotti, P. Carozza e A. Simoncini, il volume Dialogues on Italian Constitutional Justice. A Comparative Perspective (Routledge 2020). È in corso di pubblicazione il libro Un’altra storia inizia qui. La giustizia come ricomposizione (con A. Ceretti, Bompiani 2020).

 

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Lucca, 19 agosto 2020

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