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Lo sdoppione

 

Di Antonio Rossetti

 

il risultato  delle elezioni per i rappresentanti italiani nel Parlamento europeo, del 26 maggio 2019, è stato tale da essere letto in modo diverso, rispetto ai possibili effetti, sulla maggioranza   del Governo italiano.

Un risultato molto chiaro  se il raffronto avviene, come mi pare corretto, con le elezioni europee di 5 anni fa, altre sono le  valutazioni se il confronto avviene con le elezioni politiche del 2018.

Nella stessa giornata del 26 maggio 2019, in  3800 comuni, si è votato per il rinnovo dei consigli comunali e dei sindaci.

Il risultato del voto italiano per l'Europa è stato molto chiaro:

La lega ha raggiunto il 34,3% con 28 seggi,  nel 2014 aveva 6,2% e 5 seggi;

Forza Italia ha ottenuto l'8,8% e 7 seggi, nel 2014 aveva il 16,8% e 13seggi;

Fratelli d'Italia ha ottenuto il 6,5% con 5 seggi, nel 2014 aveva ottenuto il 3,7% e nessun seggio;

Il Movimento 5 stelle ha ottenuto il 17,1% con 14 seggi, nel 2014 aveva il 21,2% e 17 seggi;

Il Pd ha ottenuto il 22,7% dei voti e 18 seggi, nel 2014 aveva il 40,8% con 31 seggi;

Svp, ha ottenuto 1 seggio, come nel 2014.

 Altri non hanno ottenuto seggi nel 2019.

 

Le analisi, e le prospettive per l'Europa, in termini di alleanze e di progetti, sono al centro del confronto sia alivello europeo che nei singoli paesi, compresa l'Italia.

il voto "sdoppiato", come si può valutare?

Nella stessa giornata in molti comuni sono state rinnovate le cariche di sindaco e dei consiglieri, nella Regione Piemonte il rinnovo del presidente e del consiglio regionale.

La Regione Piemonte è passata in mano al centro destra, mentre nella elezione di sindaci e dei consigli comunali la lettura è molto più articolata.

In molte realtà, nello stesso giorno dell' avanzata della Lega a primo partito per le elezioni europee, si sono registrate diversità di comportamento da parte degli elettori.

In molti comuni il risultato è stato opposto, distinguendo le due consultazioni, come se l'elettore si fosse sdoppiato considerando il voto alla Lega come  presenza significativa in Europa per essere presenti ed avere un maggiore peso nelle decisioni che interessano anche l'Italia, sul piano economico e sul versante sociale, in particolare per  il tema delle migrazioni e dei riparti tra paesi.

Sul versante locale il voto ha premiato le amministrazioni che hanno dimostrato, nei fatti, la loro concretezza, il rapporto con le comunità, le azioni  intraprese e i risultati.

Le valutazioni  non hanno determinato gli stessi risultati ovunque, ma si può dire che chi ha governato con impegno, localmente, è stato confermato o si è meritato un significativo riconoscimento.

L'esito completo si avrà dopo il ballottaggio del 9 giugno, per alcuni comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti, ma  la lettura e la interpretazione del voto amministrativo è notevolmente diverso dal voto per le Europee.

La lettura dei risultati a livello locale, della nostra provincia, è in altre regioni  ha dimostrato  che l'elettore ha scelto, nella stessa giornata, anzi nello stesso minuto del voto in cabina e elettorale, che si può esprimere una valutazione e quindi un voto diverso, tra diversi livelli istituzionali, nel caso specifico tra Europa e Comune.

Non è la prima volta, ma non ricordo una dimensione così diversa e diffusa.

 

L'astensione non diminuisce

Il dato della partecipazione degli elettori al voto è ancora in calo e questo argomento, più volte richiamato dai partiti, non trova risposte adeguate e comunque tali da  invertire la tendenza  alla partecipazione, anche con il voto, di molti cittadini.

I partiti e gli eletti dicono, ma non fanno molto, alla fine sia gli eletti che i voti sono bastanti per i loro obiettivi, più o meno ambiziosi, ma senza una vera è diffusa partecipazione, sia alla vita della politica in generale sia a quella delle formazioni di partito o di movimenti, non si creano le condizioni per una ripresa dell'impegno o per l'impegno di coloro che hanno scelto di assentarsi dalla consultazione elettorale e dalla vita politica .

I partiti potrebbero leggere, attentamente,  anche questo  comportamento della disaffezione al voto come risposta alle molte carenze evidenziate dai partiti a partire dalle persone presenti, dalla loro correttezza, competenza, impegno, e onestà.

Tutte caratteristiche dichiarate, ma sempre più contraddette nei comportamenti concreti.

La tendenza a nascondere, lasciare trascorrere il tempo su vicende di uso improprio  dei soldi pubblici, nei casi di corruzione, di affari illeciti,  abuso delle cariche  istituzionali, sono tutti mali che determinano allontanamenti sempre più numerosi.

Il voto nelle amministrazioni locali, sindaci e consiglieri, in moltissimi dei 3800 comuni, ha visto presentare candidature con simboli che non sono gli stessi dei partiti tradizionali, ma con riferimenti locali, in particolare nei comuni al di sotto dei  15 mila abitanti, in questi casi i  candidati sindaci e i candidati al consiglio comunale si sono presentati direttamente, a contatto, con i cittadini delle loro comunità. Poco effetto avevano le altre vie di comunicazione, anche quelle dei partiti che utilizzano  frequentemente questi sistemi di contatto   a distanza.  Potrebbe essere un segnale preciso per il ritorno alla partecipazione dei partiti, e nei partiti, se lo vogliono, a partire dalla prima linea quella delle comunità dove la partecipazione alle scelte  consente impegno e  condivisione e l'interlocutore è presente, quindi riconoscibile.

 

Lucca, 31 maggio 2019

 

 

 

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