DI ANTONIO ROSSETTI
Il voto delle elezioni per il Parlamento europeo e per le amministrative, in 3.800 comuni, del 26maggio 2019, ha evidenziato un comportamento non comune, fino ad alcuni anni fa;
Emerge con chiarezza una "fedeltà a breve" dell'elettore nei confronti delle liste dei partiti e dei movimenti.
In molte delle attività lavorative e non, delle relazioni sociali ed economiche, oggi, siamo condizionati dal "tempo breve", ma nel caso specifico il tempo è davvero brevissimo, forse 1 secondo o poco più.
Il tempo di fare un segno sulla lista scelta per le elezioni europee e, dopo avere piegato la scheda, un voto diverso, nel caso di simboli identici o di altri simboli, per le liste amministrative, in molti casi, di schieramento diverso.
Comportamento che può avere diverse letture, compresa quella di una maturità dell'elettore, che sceglie, in base a convinzioni riferite alla concultazione, per il Parlamento europeo, per Il Parlamento nazionale, per le Regioni, per i Governi locali, oppure con la diffusione di voto ""emotivo", con scarsa fedeltà al partito ed ai valori rappresentati e dei candidati, più o meno apprezzati.
Il tutto in un quadro che vede un astensionismo, vedi voto europeo, intorno al 40%, con aree del Paese che si avvicinano ai 2/3 Astensione, probabilmente, attenuata dal voto per i sindaci e consigli in 3.800 comuni.
In molti comuni capoluogo, 16 su 27, sarà il voto di ballottaggio del 9 giugno a determinare il risultato conclusivo, solo in 11 sono stati eletti sindaco e consiglieri al primo turno.
Per argomentare questa connotazione del voto differente, nello stesso giorno di consultazione elettorale, ho ripreso i dati del Comune di Firenze e, per la provincia di Lucca, il comune di Capannori.
Comune di Capannori:
La lista della Lega, alle Europee, ha ottenuto il 41,1% dei voti, la lista dei candidati della Lega per il consiglio comunale, nello stesso giorno, ha ottenuto il 20,39%;
Nel caso di Firenze, la Lega, alle Europee, ha ricevuto 23,91%, mentre alle amministrative, le liste del candidato della coalizione (con FI e FDI), raggiungeva il 24,9%,rispetto al potenziale "europeo" di 32,90.
Nardella e la sua coalizione hanno raggiunto il 57,25%.
Una valutazione completa si potrà fare dopo il turno di ballottaggio, ma questo comportamento, degli elettori, risulta evidente sia nei piccoli comuni che nelle amministrazioni con più di 15.000 abitanti, seppure con diversità di risultato.
La fedeltà breve dovrebbe interrogare i partiti e i movimenti, capire dove sono i loro limiti quanto lo sono per il contenuto, per le persone, per il rapporto tra proposta, comunicazione e livello di partecipazione.
In sostanza se vi sono partiti "organizzati" e partecipati, se vi sono partiti di una persona, di un cartello elettorale, partiti pigliatutto, e partiti che puntano sul momento (emotività ed opinione) per avere il risultato, per ripresentare, le proprie liste e programmi, alla successiva scadenza, senza curarsi dei rapporti con i cittadini e gli elettori nel corso del mandato .
La fedeltà di un secondo, non può essere fedeltà, è un avvertimento in una fase complessa nella quale non vi sono i cosidetti "vincoli" ideologici, o valori identificabili o identificati con un partito, più partiti, o schieramenti.
Una nuova fase che richiede molta serietà. I cittadini potrebbero essere molto più maturi degli stessi responsabili dei partiti, questo dovrebbe incoraggiare ad aprirsi e fare della partecipazione una vera presenza per l'impegno e per le realizzazioni necessarie, costruendo luoghi di elaborazione e confronto per la scelta di programmi e persone. .
Lucca, 31 maggio 2019