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Breve commento introduttivo

Dopo le riflessioni sulle europee, lasciamo il posto al sorriso, con questo brillante e un po’ smarrito dialogo fra due celebrità storiche lucchesi.

A fissarlo su carta per noi, anzi su file, è la graffiante penna di L.M.L., che già ben conosciamo.

Ma attenzione, non si tratta di mera ironia. Dietro la maschera divertita si nasconde tutta l’amarezza e la consapevolezza del declino che sta investendo la nostra società, ed in particolare quello della scuola che, invece, dovrebbe essere un presidio per fornire alle nuove generazioni le conoscenze e gli strumenti necessari per metter loro in condizione di affrontare le sfide della contemporaneità.

Ed è l’intero sistema scolastico italiano coinvolto, in ogni ordine e grado ed a ogni latitudine. Lucchesi sono i dialoganti, non certo il tema su cui dialogano.  

Paolo Razzuoli

  

Addì 29 maggio anno domini 2019

 

Di L.M.L.

 

P: messer Paolo Guinigi, già Signore in Lucca

F: Messer Francesco Burlamacchi, già gonfaloniere della Repubblica      lucchese

Doc 1, Doc2, Doc 3: insegnanti impegnati in un Collegio dei docenti

 

I due noti, e storici, compagni di escursioni tra strade e piazze di Lucca si trovano a passare davanti ad un Istituto scolastico nel quale è in corso una riunione del Collegio dei docenti; incuriositi, si avvicinano e prestano orecchio a quanto si sta dibattendo ( o, più propriamente, cazzeggiando) nella vetusta ed austera sede

 

P: stiamo un po’ a sentire cosa si sta dibattendo in questa riunione, trattandosi di un Liceo, sicuramente potremo ascoltare importanti approfondimenti culturali

F: stai fresco, se i discorsi che sento fare dalle mandrie di scolari che passano accanto al mio piedistallo li hanno imparati a scuola c’è poco da stare allegri!

P: sei sempre il solito eccessivo, con le tue esagerazioni ci hai rimesso l’osso del collo, cerca di guardare le cose con più pacatezza

F: va bene, hai sempre ragione tu, tanto vivi infrattato in cima alla torre, cioè fuori dal mondo e hai perso il contatto con la realtà

P: veramente un po’ di “sana” cafonaggine la sperimento anche io, pensa che un po’ di giorni fa un gruppo di ragazzini è salito in cima alla mia torre e da lassù ha cominciato a sputare sui passanti, per una volta ho rimpianto di non avere più un corpo materiale per poterli prendere a pedate nelle terga

F: e gli insegnanti che li accompagnavano non li hanno sanzionati?

P: Francesco, tu hai lasciato la testa (in tutti i sensi) al XVI secolo! Non lo sai che oggi gli studenti non si possono punire in alcun modo? Si deve rieducarli con progetti specifici mirati al superamento delle difficoltà relazionali e al recupero delle risorse partecipative

F: ma come parli? In soldoni, cosa devono fare?

P: ad esempio, per 15 giorni collaborano ad attività di inserimento rivolte ad alunni disagiati, quindi evitando di frequentare le lezioni. Matteo (Civitali, nda) passando vicino ad una scuola, tra l’altro a lui intitolata, mi ha raccontato di aver visto studenti del liceo soprastante che, dovendo collaborare a queste specifiche attività, erano molto e lodevolmente impegnati a mangiare focaccia e frittelle preparate dal personale addetto alla realizzazione di progetti di inclusione

F: fammi capire, era una sanzione o un premio alla carriera? Non vanno a scuola, mangiano a sbafo, girottolano per corridoi e questo sarebbe un progetto di recupero? Scusa, ma a me pare una istigazione a delinquere: più ne combini e più te la sciali, in barba a chi fa il suo dovere tutti i giorni e rispetta le regole!

P: così va spesso il mondo…voglio dire, così andava nel secolo decimo settimo. Figurati oggi!

F: non rubare affermazioni altrui! Piuttosto, avviciniamoci alle finestre della scuola, sentiamo cosa si sta decidendo sulle strategie didattiche presenti e future!

 

Dall’aula magna dell’Istituto provengono animati brandelli di dibattito:

Doc 1: scusa collega, ma il PON prevede che il POR tenga conto del RAV secondo quanto affermato nel PTOF e che le attività finanziate siano coerenti col PECUP

Doc 2: ma no collega, è sufficiente che inseriamo le attività nei progetti PCTO, ex ASL,  e possiamo accedere ai FSE, apriti un po’ alle innovazioni!

Doc 3: colleghi, se mi permettete, ritengo essenziale che si formi un GLI, coerente con gli obiettivi del SNV, che elabori un PAI che preveda come primo step anche corsi ECDL

Segue animato scambio di pareri che i due illustri personaggi ascoltano basiti, convinti di essersi imbattuti in un gruppo di alieni che stanno per occupare il pianeta. Ma il gonfaloniere Burlamacchi ha un’improvvisa intuizione:

F: vieni via Paolo, siamo incappati  in una seduta spiritica: il medium ha evocato una delle serate futuriste, stiamo attenti che non ci capiti anche qualche sputo sulla testa: i sodali del Marinetti erano usi a questa bella provocazione nei confronti del pubblico pagante!

P: ma noi non siamo pubblico pagante!

F: noi no, ma lo sono quei minchioni che pagano le tasse e tollerano in silenzio che la scuola  sperperi il denaro pubblico e sia ridotta in questo stato!

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