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C’è posta per voi

Agli studenti dell’ITC “F.Carrara” di Lucca

 

Di Ave Marchi – già Dirigente Scolastico I.S.S. Carrara – Lucca

 

ora che l’assedio mediatico su Lucca e il vostro Istituto si va attenuando e i salotti delle dirette televisive si animano di altri eventi spostandosi con maggiore interesse sui luoghi degli accordi per formare il governo, sono sicura che voi , studenti dell’ITC, faticate a ritrovare la concentrazione richiesta dalle ultime settimane di scuola e avvertite un senso di disorientamento , una sorta di spaesamento mai provato negli anni della vostra “carriera” di studenti  . Mentre vi auguro che le ultime verifiche siano per tutti , anche per i vostri Docenti, l’occasione di ritrovare il clima consueto della fine dell’anno scolastico, non vi posso suggerire di dimenticare ma di riuscire a collocare quanto accaduto all’interno di una classe del vostro istituto dove molteplici “ fragilità” fuori controllo hanno prodotto comportamenti e immagini che vorrei contribuire a  ricollocare al loro posto :  nei limiti di un caso su cui riflettere per trarne le opportune decisioni . Quelle “fragilità”non possono e non devono, attraverso il processo dell’omologazione, rappresentare la Scuola nel suo complesso e tanto meno l’Istituto Tecnico Carrara.

“ Noi non siamo quelli! “ ha dichiarato la vostra rappresentante di Istituto , Elena di Nardo, nella conferenza stampa nella quale  seduta al posto giusto,  al fianco del  Dirigente Scolastico prof. Cesare Lazzari ha affidato  a poche sincere e lapidarie  parole il risentito orgoglio degli studenti. 

Voi non siete quelli ! L’ITC Carrara non è la scuola dei bulli!  Nessuna scuola lucchese è una scuola “bullizzata” !

Sento l’esigenza di dirlo a voce alta, con la ferma volontà di riportare la riflessione sulle difficoltà reali della scuola  e di fare focus non sulle immagini  cui la stampa e le trasmissioni televisive hanno dato troppo spazio  ma su altro tipo di immagine, quella più vera e meno nota delle molte attività , dei molti progetti che arricchiscono le programmazioni curriculari dei vari istituti. Per fare questo è’ sufficiente aprire i siti delle varie scuole lucchesi per rendersi conto di quanto lavoro e di quanto impegno ci sia nella formulazione dei curricoli, nella definizione delle attività destinate all’inclusione e al superamento dello svantaggio educativo e didattico. E’ inoltre il caso di ricordare la varietà dell’offerta scolastica sia a livello di scuola primaria che secondaria e  quante attività di eccellenza didattico formativa siano divenute esperienze innovative. Mi fa piacere a questo proposito sottolineare che nella scorsa settimana , mentre la vostra scuola era divenuta un circo mediatico, al Cinema Moderno gli studenti del Liceo Artistico- Musicale hanno proposto per immagini, istogrammi, grafica, siparietti e recitativi con sottofondo musicale la sintesi delle attività Erasmus 2. In tutte le scuole - e sono tante-  in cui a fianco del lavoro curricolare si sviluppano progetti, scambi con altre scuole europee, seminari e occasioni di approfondimento disciplinari stanno ore e ore di lavoro da parte dei docenti, degli alunni e anche del personale di segreteria su cui ricade il lavoro burocratico prima, durante e dopo le varie attività. Mentre della scuola dei bulli di Lucca parlavano anche i tg berlinesi, come riferito dagli studenti che erano in Germania per un progetto linguistico, troppo poco si parla della tradizione scolastica locale e nazionale e raramente accade di sentir parlare della scuola con cognizione di causa: mi riferisco agli ospiti raccogliticci di quasi tutti i programmi di vario intrattenimento, ivi inclusi anche i politici che sanno parlare solo di bocciature e mentre citano lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti mostrano o di non averlo letto o di  averlo “sleggiucchiato” poco e male. E’ un testo fondamentale per tutta la scuola italiana in cui i doveri e i diritti degli studenti chiamano in causa i doveri e i diritti delle famiglie e  dei Docenti; è il testo a cui il vostro Dirigente si è richiamato  in ogni fase dell’iter che ha portato alle punizioni doverose, giuste ed equilibrate degli Organi Collegiali.

Voi non siete quelli! Lo ripeto con forza e con consapevolezza! Degli anni in cui sono stata Dirigente scolastica nella vostra scuola serbo l’immagine di una volontà diffusa di essere una comunità educante, una scuola in cui il rispetto degli obblighi di servizio , pur con le risicate risorse di personale,era sempre il primo obiettivo, nell’interesse primario degli studenti e delle loro famiglie; una scuola in cui il senso di appartenenza si è radicato negli anni anche attraverso le attività di promozione ( orientamento, stages, attività dell’Agenzia formativa, scambi, soggiorni all’estero, conservazione del patrimonio librario e degli strumenti didattici antichi) La vostra storia di studenti del Carrara, dal 2013 del Carrara- Nottolini Busdraghi, non può essere affidata alle foto in rete , alle chat e ai vari Social, è quella fissata negli Annuari  in una sorta di diario annuale scritto a più mani , cui due Docenti riuscivano a dare una veste nuova ogni anno. La vostra storia non è quella che è stata rappresentata nell’aprile 2018 ; è quella di una scuola dove il metodo di studio si struttura anno dopo anno e consente di proseguire la formazione a chi , una volta superato l’obbligo, si indirizza verso il modo del lavoro, a chi trova lavoro per effetto del diploma professionalizzante e a chi opta per la prosecuzione degli studi a livello universitario.

Voi siete l’investimento di capitale umano! Siete inoltre ciò che da significato e concretezza al lavoro dei docenti e proprio in questo sta la particolarità del lavoro duro e faticoso dell’insegnante in cui c’è necessità di modificare costantemente lo statuto didattico, di confrontarsi, di non lavorare in solitudine, di dover inventare strategie anche individuali perché la scuola dell’obbligo è inclusiva e il biennio della scuola secondaria di II grado soffre spesso della bipolarità :  da una parte le attese e gli obiettivi connessi al passaggio al triennio conclusivo e  dall’altro le difficoltà degli studenti che frequentano ma solo perché obbligati.

Voi non siete quelli ! siete stati offesi e con voi sono stati offesi i vostri docenti, i collaboratori scolastici e lasciatemelo dire, anche i docenti che hanno insegnato nei decenni trascorsi, nella scuola che ora è la vostra e i Presidi e i Vicari e il personale di segreteria ( come più giustamente e in maniera pertinente alla funzione erano chiamati!). Con voi sono state offese anche le famiglie che vi hanno affidato ad una scuola in cui crescere nel rispetto di sé e degli altri.

 Voi siete gli studenti di una Scuola dello Stato italiano, che coniuga l’apprendimento con la formazione della persona e del cittadino nel solco di una tradizione consolidata sia per quanto riguarda l’impianto organizzativo a livello di scuola primaria, secondaria e universitaria che per quanto riguarda l’impianto didattico delle discipline. In questa dimensione di scuola inclusiva , di tutti e per tutti, si colloca quanto i media denunciano che non puo’ e non deve essere messo sotto il tappeto. Gli strumenti per risolvere le criticità ci sono e saranno individuati sicuramente da chi opera nella scuola a vari livelli e con varie responsabilità.

Voi siete gli studenti di un Istituto Tecnico intitolato a Francesco Carrara, famoso giurista del XIX sec. L’area di indirizzo  economico-giuridica vi può dare conoscenze e competenze  privilegiate sia per i vostri studi successivi sia per essere cittadini per i quali i doveri e i diritti  costituiranno la bussola delle azioni individuali e collettive. E’ questo il punto di forza della scuola che avete scelto.

Chiudo questa mia con quanto scrissi nel saluto agli studenti di allora, quando otto anni fa sono andata in pensione : sfruttate bene gli anni della vostra adolescenza! se chiederete molto a voi stessi e ai vostri docenti , la scuola sarà sempre pronta a sostenere le vostre attese perché l’importanza e lo specifico significato del lavoro di chi a tutti i livelli opera nella scuola è proprio questo: investire  nei giovani e per i giovani.

BUON  LAVORO!

 

Lucca, 27 aprile 2018

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