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LO SPREAD dimenticato.

 

Di Antonio Rossetti

 

Ci spiegheranno  cosa è successo in Portogallo?

 

Ricordo, spero lo ricordino in molti,  il bollettino “perpetuo” sullo spread, oggi nessuno ne parla più, o lo fanno in pochi.

 

In tutte le edizioni del telegiornale era la notizia, spesso tra le prime se non la prima.

Non hanno mai spiegato se è un misuratore relativo che dipende  dalle condizioni della Germania, e in quale misura, dagli altri Paesi  con i quali si fa il confronto  per i Buoni decennali ( per Italia il BTP) .

 

Non so se ci sarà qualcuno che ci  aiuterà a capire se il Portogallo oggi e la Spagna prima hanno fatto qualcosa nel loro Paese per migliorare  la loro posizione .

Oggi 18 dicembre 2017, il Portogallo ha sorpassato l'Italia, quindi nell'elenco dei 6 Paesi  sui quali si basa il raffronto tra Germania, Spagna, Italia,Francia,  Irlanda e Portogallo, l'Italia è al sesto posto.

Certo che anche per l'Italia si tratta di valori diversi rispetto a quelli  che  segnarono  la crisi del Governo a guida Berlusconi,

 

Lo scopo di questo scritto non  è  quello di affrontare un argomento mai spiegato  e, infatti,  non vengono argomentate  le ragioni che hanno determinato  i rialzi di qualche anno fa e le variazioni recenti.

Non vengono evidenziati i benefici per il nostro Paese se ci  sono, se il merito è del Portogallo e della Spagna che hanno migliorato le loro condizioni, e quali, ed ancora, se tutto ciò può aiutare  l'Europa e come.

In Europa Portogallo e Spagna non si trovavano nelle prime posizioni, come non c'era l'Italia, sarebbe  utile sapere quanto questo parametro  è significativo e come è si spiegano le variazioni avvenute in Portogallo, in un anno circa e se  per l'Italia si possono avere  miglioramenti e come.

 

Una informazione  incompleta o usata solo per “orientare” l'attenzione su un argomento, lasciandolo poi svanire è un vero danno per la credibilità.

Comunque in attesa di capire, lo dico per me, quello che non è chiaro in merito allo spread, vi propongo un confronto tra i 6 paesi, già richiamati,  con riferimento alla data del 5 Gennaio 2017 e del 18 dicembre 2017.

 

5 gennaio 2017:

Lo spread dell'Italia  era 169,00; la Spagna era a 124,60; la Francia 54,20; Irlanda 25,55; il Portogallo era a 425,20. La Germania è base zero.

 

Il 18 dicembre 2017

 Spread Europei : Titoli verso BUND (Germania)

 

 

L'Italia BTP a 10/anni rendimento 1,81; spread a 149,70;

Spagna Bonos 10anni , rendimento 1,49;spread  118,10;

Francia  CAT  10 anni, rendimento 0,63; spread  32,40;

Irlanda IGB 10 Anni, rendimento 0,51 spread  20,20;

Portogallo OT 10 Anni, rendimento 1,78; spread 147,20

 

Può darsi che non si parli di questo,  oramai lo Spread non è argomento corrente, ma qualcosa si dovrebbe dire, ad esempio quali sono i riflessi sul debito del nostro Paese,  se il livello attuale è ritenuto quello appropriato e quali  effetti  si potrebbero avere, in positivo o no, in caso di una riduzione  dello spread  al livello della Francia o dell'Irlanda, ma anche della Spagna e  del Portogallo ci ha appena superato.

In sostanza  una argomentazione seria e possibilmente non strumentale.

Questo vale sempre.

Basta dire che un tempo si diceva che l'inflazione era un male e lo stesso valeva per gli aumenti dei prezzi.  Ora si dice che l'inflazione se cala  non va bene e se i prezzi non aumentano non va bene, poi si dice che  gli aumenti delle retribuzioni e delle pensioni  creano problemi.

Può darsi, ma per chi? Anche questo si deve  spiegare.

 

Nei prossimi giorni di campagna elettorale ci sarà da faticare per distinguere argomenti  supportati da dati e confronti seri dalle tante frasi di circostanza prive di sostanza che si perdono dopo poco tempo, si un po come lo Spread, per mesi in cima alle classifiche  delle notizie ed ora quasi nascosto .

 

Lucca, 19 dicembre 2017

 

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