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Si scioglie Ncd, al suo posto nasce Alternativa Popolare

di Nicola Barone

Per il Nuovo centrodestra scocca l’ora fatale e, dalle ceneri, prende vita Alternativa Popolare. Questa la decisione arrivata nell'assemblea nazionale dell’ormai fu Ncd, oggi a Roma, sotto la regia di Angelino Alfano. «Alternativi ai lepenisti, alla sinistra dell'indietro tutto, a chi ha in mente solo la ruspa, a chi dice no, a chi non ha cura della Repubblica», la formula indicata dal ministro degli Esteri e leader naturale della neoformazione centrista, nell’offrire «questa alternativa ai liberali e moderati». In prima fila i ministri Beatrice Lorenzin ed Enrico Costa, seguono tutti i pezzi da novanta di Ncd, da Roberto Formigoni a Fabrizio Cicchitto, fino ai capogruppo a Senato e Camera Laura Bianconi e Maurizio Lupi. E tra gli “ospiti” invitati all'assemblea anche Giacomo Portas, guida dei Moderati e deputato eletto nel Pd.

Primarie per leadership area liberal-popolare

Un messaggio diretto di Alfano è per chi «ha gli stessi ideali pur trovandosi oggi in posizioni diverse». Obiettivo «favorire l'incontro senza voler guidare la creatura finale». Il metodo proposto è unirsi prima e dopo «sia il popolo con delle primarie a scegliere il leader di un raggruppamento liberal-popolare. È un metodo democratico. Proponiamo primarie non solo per il leader ma anche per i parlamentari».

Cuore giallo su fondo blu, nel mezzo del simbolo la scritta «Alternativa Popolare».
Un fisco all'americana, un grande patto per la povertà, un piano per favorire le assunzioni nelle imprese. Ma per il responsabile della Farnesina nelle primarie devono essere chiare alcune regole. E cioè che «chi vince deve poter guidare la nuova creatura, chi perde deve dare una mano di aiuto a chi vince e chi vince non deve cacciare chi perde sennò somigliamo ad altri partiti». Alla nuova aggregazione servirà in ogni caso condividere come viatico «un manifesto di ideali».

Alfano rilancia patto popolare. Ed e' rottura con FI

Con i lepenisti Italia più sola e povera.
In testa c’è soprattutto il ceto medio, per politiche che mettano al centro due elementi essenziali: casa e stipendio. «Alla fine i lepenisti, parlo delle loro idee non parlo di livello personale, vogliono realizzare un movimento delle paure che sarebbe un grande danno per l'Italia lo renderebbe più solo, più povero e più sicuro» attacca Angelino Alfano. «Noi vogliamo far risalire un ceto medio impoverito o impaurito con una grande questione salariale e con il rilancio del valore degli immobili».

Saremo voto utile per l’Italia, difenderemo l’Ue

«Saremo il voto utile per l'Italia, noi siamo il movimento politico che in Italia difende l'Europa», nella convinzione che l'uscita dalla casa comune sarebbe «un pessimo affare per l'Italia e gli italiani. Noi viviamo nell'emisfero di chi l'Europa la vuole cambiare».

(dal Sole 24 Ore - 18 marzo 2017)

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