logo Fucinaidee

Lucca mancata “Città della Cultura”

 

Di Alessandro Bedini

 

Le rose che non colsi. Ovvero le cose che potevano essere e non sono state. Gozzano non avrebbe potuto descrivere meglio l'atmosfera che si respira in una città importante e sostanzialmente colta come Lucca. Scavando più in profondità però si scopre con meraviglia che all'interno dell'arborato cerchio la vita culturale langue, è sonnacchiosa, spesso ripetitiva, non spicca il volo insomma.  E pensare che le sue potenzialità sono davvero grandi. Non intendiamo fare l'elenco delle bellezze architettoniche della città, in primis le mura cinquescentesche, o delle varie istituzioni come l'IMT, la scuola di alti studi, Campus Lucca, l'Università per il turismo, l'istituto musicale Boccherini e non ultimo, non dimentichiamolo mai, Lucca ha dato i natali a Giacomo Puccini. Già la prima contraddizione è proprio che il teatro di tradizione, per certi versi orgoglio della città, si chiama teatro del Giglio e non Giacomo Puccini. Chissà perché. A Firenze invece c'è un teatro intitolato al grande compositore lucchese. Mistero buffo! Una cinquantina d'anni fa il maestro Menotti propose all'allora sindaco di Lucca di ospitare il Festival dei Due Mondi ebbene questi rifiutò e il Festival se ne andò a Spoleto. Provincialismo? Paura di pensare in grande? Le varie fondazioni, compresa quella dedicata al grande maestro, non presentano, a nostro avviso, eventi di un livello tale da poter competere sul piano internazionale, come il nome di Puccini meriterebbe.  Le iniziative culturali non mancano, quelle di maggiore importanza sono il Summer Festival, che si tiene in luglio e vede l'esibizione di stars internazionali e la kermesse dedicata ai Comics, tra la fine di ottobre e novembre che fa registrare la presenza di migliaia di persone che arrivano da tutto il mondo. Seguono molti altri eventi ma sono piccoli e inoltre manca un coordinamento, la visione d'insieme insomma per fare di Lucca una delle capitali della cultura. I lucchesi  sono rimasti male per il fatto che la vicina Pistoia ha conseguito il titolo di capitale italiana della cultura per il 2017, Mantova lo è per il 2016. Lucca è rimasta a bocca asciutta. Anche la candidatura avanzata all'UNESCO come città della musica è a suo tempo naufragata. Intendiamoci bene: non sono i bollini a fare la qualità, tuttavia si tratta di segnali che denotano mancanza di attenzione verso la città e le sue potenzialità. Perchè tutto ciò? A nostro avviso mancano progetti innovativi, un'informazione adeguata che vada di concerto con una seria capacità di promozione, il collegamento tra le diverse iniziative insomma una “governance” che dia respiro e spessore alla vita culturale cittadina e sia capace di proiettarla al di là delle sue splendide mura. Le civiche istituzioni da parte loro, se si eccettuano le fondazioni bancarie, non brillano per spirito d'iniziativa. La mancanza di un auditorium musicale degno di questo nome, così come una multisala cinematografica, tanto per fare qualche esempio, ne sono alcune prove. La parola d'ordine dovrebbe essere svecchiare, innovare, proiettarsi verso il futuro attraverso la qualità e la competitività, elementi che necessitano di notevoli capacità organizzative, che in questo momento mancano. Sarebbe interessante capire, ad esempio, perché i musei cittadini rimangano quasi deserti, benché contengano opere d'arte di altissimo livello: come il museo nazionale di palazzo Mansi o quello di Villa Guinigi. Il primo  esempio eccellente delle dimore dei mercanti lucchesi, il secondo ospita invece una ragguardevole collezione archeologica oltre ad opere settecentesche di grande importanza. Ebbene il più delle volte le sale sono semivuote. Occorrerebbe insomma uno scatto d'orgoglio, un risveglio che tarda a venire anche per smentire tutti coloro che sono convinti che con la cultura non si mangia. Non dimenticando, per dirla con Hans Georg Gadamer, che “La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande”.

 

Lucca, 4 marzo 2017

 

Torna all'indice dei documenti
Torna alla prima pagina