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DISAFFEZIONE ALLA POLITICA
LA COLPA E' CHIARA

di Antonio Rossetti


Negli ultimi giorni di febbraio 2017 è stata realizzata una nuova operazione di scomposizione e nuova composizione dei gruppi parlamentari di Camera e Senato.

In casa Pd le manovre sono iniziate con la presidenza del Consiglio di Matteo Renzi, segretario del Pd.

All'inizio le dispute riguardavano alcuni argomenti, che non erano definiti nel programma, quindi libertà di votarli o no, poi le distanze si sono consolidate fino a giungere ai distinguo su tutto, o quasi, referendum costituzionale compreso.

L'esito del referendum, le dimissioni di Matteo Renzi da Presidente del Consiglio, la convinzione che la rivincita, da parte della minoranza interna al Pd, fosse possibile hanno favorito uno strappo non ricucibile. Gli appelli per l'unità si sono sprecati, ma l'esito non è cambiato.


I nuovi gruppi parlamentari cambiano, è dal Marzo del 2013 che questo avviene senza tanti clamori, con spostamenti, talvolta con andata e ritorno, con semplice andata, o con andata e ulteriore andata. Insomma una girandola pazzesca difficilmente motivata da “maturazione di ideali o di strategie politiche nell'interesse del Paese e dei cittadini”.

Alcuni gruppi sono porzioni dei partiti, presenti alle elezioni politiche del 2013, che hanno deciso di dare vita a nuove formazioni politiche, in qualche caso si sono avute migrazioni da un partito ad un altro, mentre una parte consistente si è rintanata nel gruppo misto, gruppo che non è presente alle elezioni, che si forma proprio con le migrazioni che è possibile definire di attesa e convenienza.

Gli avvenimenti in casa PD sono ancora in una fase che non consente di stabilire quale incidenza avranno sulla tenuta del Governo e tanto meno sulle possibilità di risultato per le prossime elezioni politiche, prima o dopo la scadenza del mandato, oppure se ci saranno effetti in occasione delle elezioni amministrative di prossima scadenza .


Difficile immaginare che tutte le operazioni avvenute in questi anni abbiano determinato un migliore e maggiore funzionamento del Parlamento ed abbiano consentito al Governo di dimostrare coesione e condivisione degli obiettivi. La governabilità è ancora oggi un elemento centrale della discussione politica, ma non pare vi siano solide convinzioni, infatti, la stessa legge elettorale viene ad essere sollecitata a fasi alterne e non si capisce ancora quando e come sarà varata.

Una legge “evidente” a fasi alterne e con tendenza al rinvio periodico nonostante tutti, o quasi, abbiano sostenuto che era possibile approvarla in pochi giorni, anche a seguito delle motivazioni della Corte Costituzionale su Italicum e sulla omogeneità, per la elezione di Camera e Senato, allo scopo di garantirne la governabilità .

I tempi della legge elettorale sono legati a calcoli che molti stanno facendo per giungere a risultato”personale”, una voce ormai diffusa, in considerazione di sviluppi futuri relativi alle candidature .

I “grandi calcolatori” stanno lavorando, fregandosene del distacco dalla politica da parte dei cittadini, delle politiche di sviluppo, dei conti del Paese, e della politica” per le persone e per il Paese”, speriamo che i conti risultino errati per loro e non per il Paese nel suo insieme.


Il dibattito sulle primarie in casa Pd, appena iniziato, è chiaramente segnato da rancore e rivincite, facile ipotizzare che non si parli di altro se non di offese e denigrazioni tra i competitori ( Renzi, Orlando, Emiliano), purtroppo l'assenza di argomenti utili ai cittadini e al Paese sarà evidente. La malattia della personalizzazione, dell'io, senza più parlare del noi, è di tutta evidenza ed è una delle ragioni che hanno determinato il distacco crescente dei cittadini elettori dalla politica e dai partiti e movimenti. Scomparirà la malattia? Essere ottimisti è difficile, ma provarci è necessario, anzi, indispensabile per progredire.


Il rifermento alla rottura in casa Pd è l'ultimo della serie, ma non l'unico. La soddisfazione espressa, da parte di coloro che sono in altre forze politiche, è stata al centro dei commenti, ma è molto probabile che non abbiano mai preso in considerazione cosa è accaduto, in precedenza, nei loro gruppi.

L'On.le Di Girolamo (ora F.I.), potrebbe leggere la parte relativa al suo attuale gruppo, per altri vedi Scelta Civica, Udc, sono evidenti i mutamenti, li riportiamo nelle Tabelle allegate.1) e 2).

Se non si trattasse di cose importanti si potrebbe ridere. Sarebbe sufficiente riprendere il tema discusso per mesi e mesi, poi dimenticato, sulla fedeltà al mandato ricevuto in quanto candidato di una lista o movimento.

Argomento caduto nel nulla e quindi tutto ciò che succede ed è avvenuto, in precedenza, è questo continuo migrare, chissà per quali ragioni? Troppo facile la risposta, ma non è proprio un bene per la politica e per il Paese.



Allegato 1)

Camera dei Deputati e Senato della Repubblica.

A seguito delle elezioni del febbraio 2013

TABELLA della Camera e del Senato in Italia


Denominazione partito o movimento

CAMERA DEPUTATI Risultato voto Febbraio 2013Italia più estero



SENATO

Risultato voto Senato della Repubblica

Febbraio 2013



Popolo della Libertà (poi FI)

97+1



98 +1 estero



Lega Nord e

Autonomie

18



17



Grande sud

=



1



Crocetta

=



1



SVP

5



6



Usei 1 altri 2

3



2



Centro democratico 

6



=



PD partito

Democratico

292+4



105+ 4 estero



Scelta civica-Ala-Maie

37+2



 
 18 + 1 estero



DC

8



 



Fratelli d’Italia

9



=



Sel e SI

37



7



5 Stelle

108+1



54



Per autonomie Maie-  PSI****

2






Totale

630



315





Allegato 2)


Senato (composizione del 1 Marzo 2017)

Composizione dei Gruppi parlamentari

Senato Consistenza attuale




Composizione dei Gruppi parlamentari

ALA - Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare 16

Area Popolare (Ncd-Centristi per l'Europa) 27

Articolo 1 - Movimento democratico e progressista 14

Conservatori e Riformisti 9

Forza Italia-Il Popolo della Libertà XVII Legislatura 42

Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l'Italia,

Moderati, Idea, Euro-Exit, M.P.L. -

Movimento politico Libertas, Riscossa Italia) 14

Lega Nord e Autonomie 12

Movimento 5 Stelle 35

Partito Democratico 99

Per le Autonomie (SVP-UV-PATT-UPT)-PSI-MAIE 19

Misto 33

Totale 320



























Camera (composizione dal 1 Marzo 2017)

Composizione dei gruppi parlamentari

Camera dei Deputati consistenza attuale

Gruppo

Consistenza attuale

AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'EUROPA

26

ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA

36

CIVICI E INNOVATORI

16

DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO

14

FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE

50

FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE

11

LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI

19

MOVIMENTO 5 STELLE

91

PARTITO DEMOCRATICO

285

SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE

16

SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'

15

MISTO

51

ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE

10

CONSERVATORI E RIFORMISTI

11

FARE!-PRI

3

MINORANZE LINGUISTICHE

6

PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)

3

UDC

4

USEI-IDEA

4

Deputati non iscritti ad alcuna componente

10

Totale

630

Il raffronto è tra i due periodi inizio ed oggi marzo 2017.

I cambiamenti e le scomposizioni che sono avvenute nel corso del tempo si possono rilevare facendo riferimento alle pagine pubblicate dalla Fucina su questo argomento .


























































Lucca, 1 marzo 2017

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