Paolo Granzotto e quell’Angolo di Giornale
di Federico Bini
Ei fu. Siccome Granzotto, figliol di Gianni e di nome facea Paolo, della gens de Il Giornale, che ebbe in Montanelli il gran fondateur. Or si piange un altro lutto, dopo il congedo del mite e talentuoso Mario Cervi. Lunga vita alla famiglia di Via Negri 4, laddove il giornalismo fu arte e rivoluzione in quel controcorrentismo pizzicante, severo e aulico, in cui lo scherno era magia e il verbo ricamato di delizia e finezza. L’Angolo vive, e con esso ogni Stanza, in dolce stil montanelliano.
Un salut, omaggiando e ricambiando - aggiungerei devotamente - anni di strofe e sfavillanti letture. In alto i calici… niente pianti, ma composta commozione, e chi potrà domani si legga la biografia sul vecchio Indro, scritta da Granzotto, per riscoprire freschezza e comicità, aneddoti e narrazione, ma soprattutto voler bene, come un bimbo ne vuole al suo nonno, sapiente maestro di vita e di carriera, perché in fondo Indro fu questo per Paolo, nonnastro di penna e di quotidianità, in quel ‘’ Fummo giovani soltanto allora ’’ ( Salvatore Merlo – Mondadori 2016), da dove emerge il germogliar di una futura grandezza e magnificenza che ebbe nel fatal 1974 l’inizio di un sublime - da pronunciarsi all’inglese! - rinascimento giornalesco, in cui anche Paolo Granzotto ricevette formazione e agì con complicità, storica e gioiosa.
Oh Voi, nipote ‘’ del pic nic in Prato del Dio silvano ‘’, nel lasciar ogni speranza prima ch’intrate, nel cestello in vimini coperto da una tovaglietta rosa a quadri con merletti violacei, tra un uovo sodo e una bottiglia di Vanegazzù, risalendo su una zattera l’Acheronte verso Troia, tra dame scosciate e generali in disgrazia, sommi regnanti e falsi scrittori, alla vista di una pensione di un accogliente rosso bordò, vicino al fiume Letè leggeste ‘’ Grand Hotel et Eunè’… E riannodando i nastri non poté non esclamare:<< ebbene sì, che fantastica storia… il Giornale>>.
Al journàl et al Granzotto!
10 maggio 2016