di Antonio Rossetti
La presidente della Camera, Boldrini ha espresso la preoccupazione che l'inconcludenza possa logorare la dignità del Parlamento.
Questo richiamo è presente nelle pagine del Corriere della Sera, dopo la trentesima votazione, andata a vuoto, per la elezione dei tre membri della Consulta.
Credo che la terza carica dello Stato abbia bene presente che il credito del Parlamento, ormai, è stato perso da tempo e sarà difficile che vada ancora più in basso.
Il credito lo hanno perso coloro che sono quasi sempre assenti e ricevono indennità ed altre somme, senza neppure sedersi in quel luogo, il Parlamento. Lo hanno perso coloro che, in molte occasioni, lo hanno trasformato in un luogo di rissa, immagini che hanno fatto il giro del mondo; lo hanno perso coloro che fingendo di non capire pensano che tagli e sacrifici li debbono fare gli altri, mentre loro, che dovrebbero dare esempio concreto al Paese, continuano a “darsi” somme immeritate, e prebende fuori da ogni logica e di ogni tempo, di gran lunga superiori a quelle dei Parlamentari di moltissimi Paesi europei.
Non hanno fatto nulla per ridurre il discredito del Parlamento, un dato che conferma questo discredito si evince dal voto della trentesima seduta plenaria. I votanti sono stati 632, mentre alla Camera sono 630 i Deputati ed al Senato 321, ( Totale 951).
Presidente Boldrini e Presidente Grasso, non vi ostinate con richiami di circostanza inutili e inascoltati, è impossibile che il Parlamento possa perdere ancora di credibilità. Ovviamente, le responsabilità maggiori gravano su coloro che contano presenze numericamente più consistenti.
Trenta, trentuno o chissà quante altre sedute ancora non aggiungeranno niente:
Il Discredito e tale da non poter andare oltre in peggio, può solo aumentare il distacco dei cittadini dalla politica e dalle istituzioni, ma di questo non immagino siano interessati questi signori, altrimenti si sarebbero comportati e si comporterebbero in altro modo.
Allegato 1)
Corriere della sera
14 Dicembre 2015
Consulta, 30esima fumata nera Boldrini: «L’inconcludenza logora la dignità del Parlamento»
La nuova votazione dei giudici costituzionali è stata vana: nessun candidato ha raggiunto il quorum. La presidente della Camera Laura Boldrini ha chiesto che «l’accordo sia trovato quanto prima». Pd, Fi, Sel e Ap avevano annunciato scheda bianca
di Valentina Santarpia
Trentesima fumata nera per l’elezione dei tre giudici costituzionali da parte del Parlamento. Mentre è ancora in corso lo spoglio delle schede nessun candidato ha ottenuto il quorum richiesto. I votanti sono stati 632. In 110 hanno votato per Franco Modugno, in 26 per Gaetano Piepoli e in 16 per Francesco Paolo Sisto. Le schede bianche sono state 444, le nulle 22 mentre 37 voti sono andati dispersi. Nonostante i ripetuti appelli delle più alte cariche dello Stato, è stata dunque una nuova votazione a vuoto: l’indicazione giunta ai senatori e ai deputati del Pd, di Area Popolare e di Forza Italia era quella di votare scheda bianca, e infatti la maggior parte delle schede sono risultate bianche. La nuova seduta è prevista per martedì alle 19. Poi si andrà avanti con votazioni a oltranza tutti i giorni, nonostante diversi capigruppo siano impegnati commissione Bilancio sulla legge di Stabilità.
Il senso della scheda bianca
«Mi auguro che l’accordo se non oggi sia trovato quanto prima» sull’elezione dei tre giudici della Corte Costituzionale, perché «l’inconcludenza logora la dignità del Parlamento», aveva detto qualche ora prima la presidente della Camera Laura Boldrini. Si tratta infatti della 30esima votazione per l’elezione del successore di Luigi Mazzella, in carica sino al giugno 2014; della nona, per chi succederà a Sergio Mattarella, in carica sino al 2 febbraio; e della settima per Paolo Napolitano, in carica sino al 10 luglio scorso.”