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L’EXPORT IN RIPRESA E QUALCHE INCENTIVO POSSONO AIUTARE A RICREARE UN CLIMA per MAGGIORI INVESTIMENTI.

 

Di Antonio Rossetti

 

Ne abbiamo parlato in più occasioni,  si può aggiungere qualche elemento di riflessione, della mancanza di un clima di fiducia che è indispensabile per spingere in avanti  la molla della ripresa degli investimenti e quindi della ripresa economica nel suo insieme.

Senza volere assumere ruoli che competono ad altri, mi pare sia possibile prendere spunto da alcuni dati, RECENTI,  pubblicati da istituti specializzati.

·       Il primo riguarda la propensione al risparmio, ovviamente da parte di chi può, il dato conferma una crescita consistente delle somme destinate al risparmio, in attesa, speriamo, di nuovo destino in investimento;

·       Il secondo dato riguarda i consumi di beni durevoli, ad esempio l’auto, che dopo lunghi periodi di flessione vede crescere il quantitativo di auto vendute, Europa e in Italia;

·       Il terzo riguarda la crescita di export e di import dell’Italia, pur in presenza di alcune situazioni gravi che hanno determinato  un rallentamento dei rapporti, in particolare con la Russia, a seguito delle sanzioni conseguenti alla vicenda del conflitto con l’Ucraina.

Questo dato può consentire una riflessione più approfondita proprio sul tema della competitività del Paese e delle imprese presenti in Italia.

La lettura dei dati relativi all’export ci presenta una importante crescita nel settore dei macchinari, non solo nella moda dove siamo da tempo in buona posizione, della farmaceutica e chimica, e nell’abbigliamento.

Settori che nella opinione di molti sarebbero  superati nel senso che per essere competitivi occorrerebbe delocalizzare in altri Pesi dove le convenienze sono maggiori. 

Importante, nella linea della ripresa di fiducia e speriamo degli investimenti, l’attenzione ai due grandi “mondi” : La Cina e L’india e la conferma di presenze in molti altri Paesi oltre all’Europa e gli Usa.

Può essere ancora insufficiente l’indirizzo, o le linee di indirizzo, dell’Italia e sarà sempre più complicato  perché ormai sono circa il 70% gli addetti in  settori diversi dall’industria e dall’agricoltura anche nel nostro Paese, al tempo stesso,  sono ancora aperte molte vertenze  per crisi irreversibili  in settori che  venivano considerati sicuri( vedi credito e trasporti aerei).

In sostanza, pur in presenza di contraddizioni evidenti, si può notare  qualche segno positivo.

Sul piano nazionale mi pare sia possibile dire che gli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico siano evidenti.

Costruire sul costruito e recuperare immobili ed aree inutilizzate risponde alla scelta di ridurre il consumo di territorio migliorando la qualità dell’aria e dell’ambiente.   Al momento appare totalmente assente l’azione di prevenzione, salvo casi del tutto eccezionali, e in grave ritardo la semplificazione delle procedure e degli atti per intervenire a tutela del territorio e delle persone.

 

Per quanto riguarda il circolo virtuoso degli investimenti –occupazione- consumi -investimenti siamo ancora lontani.

Gli atti del governo in materia di occupazione mancano di un presupposto fondamentale , la cultura della creazione di nuove occasioni di lavoro in presenza di disoccupati che chiedono di lavorare.

Il Presidente del Consiglio dice che ci si deve occupare delle persone(lavoratori) e non dei posti, ma per consentire di  lavorare a chi lo chiede  occorre predisporre altri posti in sostituzione di quelli perduti.

La lacuna più grave che  è datata ( almeno 25 anni) è l’incapacità di fare il salto da politiche passive a politiche attive per il lavoro.

Manca la cultura e mancano le condizioni primarie cioè la fiducia tra pubblico e privato per la formazione e l’orientamento professionale.

Se dopo anni e anni di interventi sulla materia siamo ancora al 4% di inserimenti lavorativi per mezzo dei “servizi pubblici” qualche ragione profonda da comprendere ci sarà.

Gli esempi da considerare sono sufficienti per adattare nel nostro Paese ciò che è più utile.

 

Dire che la situazione è complessa è ovvio, dire che c’è bisogno di qualche passo in avanti per ricreare fiducia e attivare nuovamente  un processo di sviluppo economico e crescita occupazionale è un passo in avanti necessario.

Per questo vanno bene gli interventi generali, la riduzione del costo del lavoro e delle imposte sui redditi  per favorire occupazione e ripresa dei consumi, mentre è prioritario l’avvio dei cantieri e delle grandi opere insieme ad una incisiva azione per la formazione e la ricerca.

L’apertura a nuovi mercati e la prevenzione e la sicurezza son aree da considerare.

Per molte delle azioni è indispensabile un indirizzo dei medio lungo periodo da parte del Governo Italiano e dell’Europa, la preoccupazione che le cose da fare siano molte mentre c’é chi utilizza il proprio ruolo per interessi spesso incomprensibili.  L’esempio delle oltre 20 sedute, ad oggi, per l’elezione di due componenti della Corte Costituzionale e di un componente  del consiglio superiore della magistratura è di irresponsabilità e incapacità.

Leggendo l’elenco dei provvedimenti (non solo la legge elettorale) con percorso avviato essere preoccupati è dire poco.

I segnali, insieme a qualche dato concreto, lasciano intravedere  qualche  segno di miglioramento che  necessita di conferme. Come sempre prudenza senza rassegnazione e  maggiore fiducia possono aiutare, ma il nostro Paese non può vivere di campagne elettorali permanenti.

 

All. 1)

In Italia aumentano i risparmi e i conti correnti e deposito

13 ottobre 2014

“Rispetto all'anno scorso si è registrato un ulteriore aumento delle somme di denaro accantonate nei conti correnti e nei conti deposito. Oltre alle somme sono aumentati anche i conti correnti attivati. L'italiano, generalmente, non è spavaldo ed è diffidente verso le operazioni più rischiose. Di fronte ai periodi di crisi o di difficoltà economiche tende a mettere i propri risparmi al sicuro. Minori rendimenti, maggiore sicurezza.

Dettagli

Rispetto all’anno scorso si è registrato un aumento del 9,26% di somme versate nelle banche. In totale si stima che attualmente siano depositati negli istituti bancari circa 32 miliardi di euro. Si riducono i consumi a favore dei risparmi.

La stessa tendenza si riscontra anche nelle imprese, che complessivamente hanno portato le somme depositate a raggiungere il valore di 13,43 miliardi.”

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di Marcello Greco

 

 

All.2) Export - Import.

ROMA (AGG) - A settembre 2014, rispetto al mese precedente, entrambi i flussi commerciali presentano un incremento, più marcato per le esportazioni (+4,1%) che per le importazioni (+3,4%). Lo comunica l`Istat in base alla stima preliminare del commercio estero extra UE. La crescita congiunturale dell’export verso i paesi extra UE è trainata dal forte incremento delle vendite di beni strumentali (+11,8%), in gran parte dovuto a transazioni eccezionali relative a mezzi di navigazione marittima. Anche i beni di consumo non durevoli (+2%) e i prodotti intermedi (+1,7%) sono in espansione, mentre i beni di consumo durevoli e l’energia registrano cadute significative (rispettivamente, -6,4% e -12,3%). La crescita congiunturale dell’import è trainata dai beni strumentali (+13,7%) e dall’energia (+4,4%). Nell’ultimo trimestre la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra UE è positiva (+0,6%), in ampia misura per effetto della crescita delle vendite di energia (+8,4%). Al netto della componente energetica, l’incremento risulta comunque leggermente positivo (+0,2%). A settembre 2014 si rileva un’ampia crescita tendenziale dell’export (+8,3%), che si riduce a +3,5% al netto degli effetti di calendario (22 giorni a settembre 2014 rispetto ai 21 di settembre 2013). Quest’ultimo risultato è spiegato per 2,4 punti percentuali dalla vendita di mezzi di navigazione marittima. La debole flessione tendenziale delle importazioni (-0,4%) è determinata dalla forte contrazione degli acquisti di energia (-16,6%). Al netto della componente energetica, le importazioni fanno registrare una marcata crescita (+8,4%) diffusa a tutti i comparti. A settembre 2014 l’avanzo commerciale è pari a 1.533 milioni di euro, in ampliamento rispetto ai 322 milioni registrati a settembre 2013. Il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici è pari a 4,7 miliardi. Nel mese di settembre 2014, i mercati di sbocco più dinamici sono OPEC (+20,3%), Stati Uniti (+14,2%), EDA (+10,8%) e Cina (+10,1%). Le vendite verso Turchia (-15,7%) e Russia (-10,2%) sono in marcata flessione. Le importazioni sono in forte crescita da India (+20,2%), Cina (+19,2%) e paesi EDA (+15,4%).

 

 

All. 3)

 

Sale il mercato dell'auto a settembre, bene la Fiat

 

22:21 01 OTT 2014

(AGI) - Roma, 1 ott. - La Motorizzazione ha immatricolato - nel mese di settembre 2014 - 110.436 autovetture, con una variazione di +3,27% rispetto a settembre 2013, durante il quale ne furono immatricolate 106.940 (nel mese di agosto 2014 sono state invece immatricolate 53.372 autovetture, con una variazione di +0,14% rispetto ad agosto 2013, durante il quale ne furono immatricolate 53.295). E' quanto si legge in un comunicato. Sempre a settembre sono stati registrati 359.615 trasferimenti di proprieta' di auto usate, con una variazione di +9,15% rispetto a settembre 2013, durante il quale ne furono registrati 329.466 (nel mese di agosto 2014 sono stati invece registrati 235.179 trasferimenti di proprieta' di auto usate, con una variazione di +9,06% rispetto ad agosto 2013, durante il quale ne furono registrati 215.632). Il mese scorso il volume globale delle vendite (470.051 autovetture) ha dunque interessato per il 23,49% auto nuove e per il 76,51% auto usate. Nel periodo gennaio-settembre 2014 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 1.036.499 autovetture, con una variazione di +3,56% rispetto al periodo gennaio-settembre 2013, durante il quale ne furono immatricolate 1.000.893. Nello stesso periodo di gennaio-settembre 2014 sono stati registrati 3.069.510 trasferimenti di proprieta' di auto usate, con una variazione di +0,67% rispetto a gennaio-settembre 2013, durante il quale ne furono registrati 3.049.116.

Fiat Chrysler Automobiles a settembre fa meglio del mercato (+3,3%) e cresce del 4,4% per una quota al 27,7%. Segni positivi soprattutto per Jeep (+44,9%) e per Lancia (+26,9%) che con Ypsilon ottiene il 15,9% del segmento B, quota mai raggiunta nella storia del marchio. 500 e Panda hanno confermato la loro leadership assoluta nel segmento A: insieme sono al 56,8%. Altrettanto positivo, si legge in una nota della societa', il risultato della 500L, prima nel suo segmento con una quota vicina al 50%. Nel primo weekend di lancio della Renegade sono stati raccolti oltre 200 ordini. La quota di mercato e' stata del 27,7%, in crescita rispetto al 27,4% di settembre 2013. Nel progressivo annuo le registrazioni di Fiat Chrysler Automobiles sono state quasi 289 mila (-0,4% rispetto al 2013) e la quota e' stata del 27,85%, 1,1 punti percentuali in meno nel confronto con l'anno scorso.


  A settembre il marchio Fiat ha immatricolato oltre 22 mila vetture, l'1,4% in piu' rispetto a un anno fa. La quota del brand e' stata del 20%, 0,4 punti percentuali in meno nei confronti di settembre 2013. Nel progressivo annuo sono state quasi 219 mila le vetture immatricolate da Fiat (+0,9% rispetto al 2013) per una quota del 21,1%, in calo di 0,6 punti percentuali. Ancora una volta ottimo il risultato ottenuto dal brand nel segmento A, con Panda e 500 che mantengono la leadership sul segmento A con il 56,8 per cento di quota nel segmento. In occasione del weekend di lancio della Panda Cross del 27 e 28 settembre, sono stati effettuati piu' di 2.500 test drive e la vettura e' stata ordinata da un centinaio di clienti. Performance esaltanti anche per 500L, che si conferma leader incontrastata nel suo segmento con una quota del 49,5%. Lancia in settembre ha immatricolato oltre 5.500 vetture, il 26,9% in piu' rispetto a un anno fa e ha ottenuto il 5% di quota, 0,9 punti percentuali in piu' rispetto all'anno scorso.


  Ne
i primi nove mesi del 2014 sono state 42 mila le Lancia registrate (il 4,1% in meno rispetto all'anno scorso) e la quota e' stata del 4,1%, l'anno scorso era stata del 4,4%.


  Particolarmente positivo il risultato di Ypsilon che con oltre 5.100 immatricolazioni raggiunge la sua quota record del 15,9%, il 4,5% in piu' rispetto a un anno fa: e' il miglior risultato di sempre per una vettura del segmento B di marchio Lancia.


  Alfa Romeo ha chiuso settembre con poco piu' di 2.300 immatricolazioni, il 14,9% in meno rispetto a un anno fa. La quota e' stata il 2,1%, in calo di 0,45 punti percentuali in confronto allo stesso mese del 2013. Nel progressivo annuo sono state 22 mila le Alfa Romeo registrate (il 12,3% in meno in confronto ai primi nove mesi del 2013) e la quota e' stata del 2,1%, rispetto al 2,5 dell'anno scorso. Da segnalare la buona performance della MiTo nel segmento 3 porte, dove mantiene la leadership. Giulietta ha migliorato il trend di quota in settembre rispetto ai mesi precedenti grazie a una campagna di comunicazione focalizzata sulla alimentazione GPL. Come gia' nei mesi precedenti, anche in settembre Jeep ha ottenuto un risultato decisamente positivo: le immatricolazioni sono state quasi 700 in aumento del 44,9% rispetto all'anno scorso e la quota (allo 0,6%) e' in crescita di 0,2 punti percentuali. Il risultato del progressivo annuo e' altrettanto positivo, con oltre 6.100 immatricolazioni (il 40,1% in piu' rispetto al 2013) e una quota dello 0,6%, +0,15 punti percentuali in confronto all'anno scorso. Grand Cherokee si conferma tra le vetture piu' vendute del suo segmento, cosi' come la Cherokee.


  Ottimo il riscontro del pubblico per il debutto nelle concessionarie della Renegade, che durante il weekend di lancio del 27 e 28 settembre ha raccolto oltre 200 ordini tra i quasi 20 mila visitatori. Visto il successo e per permettere a tutti di provare la vettura, e' stato organizzato un secondo "porte aperte" per il 4 e 5 ottobre. (AGI) .

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Lucca, 28 ottobre 2014

 

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