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Superamento del bicameralismo paritario e revisione del Titolo V - Disegno di legge costituzionale

di Paolo Razzuoli

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta di lunedi' (31 marzo 2014), ha approvato lo schema di Disegno di legge costituzionale “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari,la riduzione dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione”.

Come recita il comunicato stampa emanato al termine della seduta, "Il testo propone il superamento dell’attuale sistema bicamerale in favore di una maggiore efficacia nell’azione legislativa, il contenimento dei costi della politica, un rapporto più ordinato e meno conflittuale tra Stato e autonomie ordinarie e speciali. Il sistema parlamentare si articola, secondo il testo, in Camera dei Deputati e Senato delle Autonomie. La Camera, elettiva, è titolare del rapporto di fiducia con il Governo, esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e di controllo dell’operato del Governo.
Il Senato delle Autonomie è composto dai rappresentanti eletti di Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e da sindaci. Il numero complessivo di senatori sarà inferiore alla metà di quello attuale e i senatori non percepiranno indennità di mandato. Il Senato rappresenta le istituzioni territoriali, concorre alla funzione legislativa, esercita un raccordo tra lo Stato, le Regioni, le città Metropolitane e i Comuni, approva le leggi costituzionali, partecipa alla attuazione degli atti normativi dell’Unione europea, verifica e valuta l’attuazione delle leggi.

Il progetto di revisione costituzionale del Titolo V conferma l’abolizione delle Province, prevede il superamento dell’attuale frammentazione del riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni in favore di un decentramento legislativo più funzionale allo sviluppo economico e sociale del Paese, sopprime inoltre il Cnel."

Sin qui il comunicato governativo.

Naturalmente il testo sara' suscettibile di miglioramenti, ma non posso non rilevare positivamente lo sforzo compiuto per dare una risposta organica ad un'esigenza riformatrice ormai da decenni all'ordine del giorno dell'agenda politica del Paese.
Naturalmente, come controcanto all'azione del Governo, si sono levate le voci di coloro che gridano alla svolta autoritaria e liberticida. A questi signori che soffrono del complesso del tiranno, sfugge che la proposta del Governo si muove nel solco del funzionamento delle democrazie europee piu' consolidate, ove il rispetto dei pilastri della democrazia si e' coniugato con le esigenze di efficienza degli apparati politico-decisionali, cosi' come richiesto dalla modernita'.

E' sin troppo facile prevedere che la strada dei provedimenti sara' tutta in salita. Delresto i segnali di questi giorni gia' attestano il montare dell'onda d'urto che i numerosi corpi della nostra societa' cercheranno di mettere in campo per ostacolare il disegno riformatore.
Si tratta di riforme che il Paese chiede da tempo: speriamo che prevalga il senso di responsabilita' e che finalmente venga ascoltato il bisogno di cambiamento.
Naturalmente Renzi dovra' essere attento verso coloro che, senza riserve mentali e/o doppi fini, vorranno lavorare per il miglioramento della riforma. Si tratta di materia complessa, che sicuramente potra' aver bisogno di aggiustamenti tecnici e politici. Dovra' pero' essere altrettanto deciso nei confronti di coloro, e saranno molti, che dietro richieste di confronto, partecipazione e cosi' via, si adopereranno in realta' per depotenziare il progetto sino a farlo abortire.

La partita sara' lunga, impegnativa, faticosa. Sara' una partita che dovra' essere giocata sino in fondo, nella consapevolezza che costituisce uno snodo cruciale per il rilancio del Paese.
Credo che gli italiani ne siano coscenti, e sono fiducioso che sapranno discriminare fra chi si muove nell'interesse del Paese e chi, in qualsiasi modo lo ammanti, si muove invece per la conservazione di privilegi, rendite di posizione, difesa di interessi corporativi ecc.

E' altamente probabile che la vicenda possa concludersi con il referendum confermativo. Sara' quella l'occasione in cui il corpo elettorale sancira' la propria scelta per il rinnovamento.

Per approfondire

Fucinaidee mette a disposizione dei suoi lettori alcuni testi utili per aprofondire una materia certo complessa, ma profondamente importante ed affascinante.
Leggerli e' sicuramente impegnativo, ma necessario per maturare un proprio convincimento, senza mediazioni e/o peggio strumentalizzazioni di altri.

Lucca, 2 aprile 2014

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