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Le famiglie italiane sempre piu' povere: lo rileva una indagine della Banca d'Italia

a cura di Paolo Razzuoli

Dai risultati di una indagine della Banca d'Italia, pubblicata in data odierna, emerge che le famiglie italiane vivono in una situazione di accresciuta poverta'.
Tra il 2010 e il 2012 - rileva l'indagine - il reddito medio diminuisce in termini nominali del 7,3%, mentre la ricchezza cala del 6,9%.
Sale la povertà, da quota 14% del 2010 al 16% del 2012 (soglia individuata con un reddito di 7.678 euro netti l'anno). Un povero su tre è immigrato.

Mentre il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46,6% della ricchezza totale, metà delle famiglie vive con meno di 2.000 euro al mese.

Un'ulteriore conferma, ove ce ne fosse bisogno, che il vero problema e' la crescita ed il lavoro.
Un problema che si potra' affrontare solo se si abbandonera' la retorica imperante e le diffuse ipocrisie, in favore di un'azione riformatrice che crei le condizioni per dare un nuovo slancio di produttivita' al sistema Paese.
Un'azione complessa, drammaticamente difficile ma altrettanto drammaticamente urgente.
Un'azione politica che sappia spezzare la logica dei veti corporativi e/o delle rendite di posizione, che sappia dare nuova fiducia al mondo delle imprese ed ancor prima che ricrei le condizioni affinche si possa fare impresa, che rompa il perverso circolo vizioso dell'intreccio politica-alta burocrazia, che sappia premiare il merito.

Tempo di attesa non ce ne' piu'. O si imbocchera' senza ipocrisie la strada di una nuova riassunzione di responsabilita' e di un nuovo "sentire comune", o la via del declino sara' irreversibile.

per approfondire

Riassunto dell'indagine della Banca d'Italia
Testo integrale dell'indagine

Lucca, 27 gennaio 2014

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