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Il Giorno della Memoria

a cura di Paolo Razzuoli

Il 27 gennaio cade il "Giorno della Memoria", In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi di concentramento nazisti.
Il Giorno della Memoria e' stato istituito in Italia con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000. che recita:
"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno suběto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".

Fucinaidee, ogni anno, ha cercato di contribuire alla riflessione proponendo testi e/o documenti utili a comprendere aspetti di questa tragedia, frutto dell'infamia e della follia nazista.
Quest'anno proponiamo ai nostri lettori alcune note sulla Risiera di San Sabba, l'unico campo di sterminio allestito sul suolo italiano, e alcune drammatiche e toccanti lettere di deportati che furono uccisi in questo campo.

La Risiera di San Sabba

La Risiera di San Sabba č l'unico esempio di lager nazista in Italia. E' situato a Valmaura in corrispondenza dell'uscita (indicazione  Servola-Valmaura) della superstrada.
E' monumento nazionale dal 1965.
Gli occupatori nazisti, dal settembre 1943 all'aprile 1945, utilizzarono il grande complesso di edifici dello stabilimento per la pilatura del riso, costruito nel 1913 nel rione di S. Sabba (inglobato attualmente nel rione di Valmaura), dapprima come campo di prigionia provvisorio e poi come Polizeihaftlager (Campo di detenzione di polizia).Nella risiera vennero soppresse e bruciate tra le tre e le cinquemila persone -triestini, sloveni, croati, friulani, istriani ed ebrei- ma ben maggiore fu il numero di prigionieri -ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei- smistati verso altri campi di sterminio o di lavoro coatto.
Dopo essere stata semidistrutta dai nazisti in fuga, occupata nel dopoguerra dalle truppe alleate, adibita a campo profughi, e infine lasciata in stato d'abbandono, č stata ristrutturata dall'architetto Romano Boico e inaugurata Museo nel 1975. Sono rimaste inalterate la cella della morte e le 17 celle di detenzione.Vi trovano spazio una mostra storica  fotografica permanente e una biblioteca.

Cliccare qui per leggere il testo di alcune lettere di deportati uccisi nella Risiera

Lucca, 25 gennaio 2014

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