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400 milioni destinati alla scuola. Certo va bene ma...

di Paolo Razzuoli

In concomitanza con l'avvio dell'anno scolastico, il Presidente del Consiglio ed il Ministro della Pubblica Istruzione hanno tanto sottolineato i 400 milioni destinati alla scuola: una scelta - hanno piu' o meno detto - destinata ad invertire una tendenza che aveva visto ripetuti tagli per il mondo scolastico; l'inizio di una nuova stagione nella quale, finalmente, si prende coscienza che l'Istruzione e' il nuovo nome dello sviluppo.

Affermazioni sicuramente condivisibili, tanto piu' se si coniugheranno, (non so quale governo potra' realmente farlo), con una seria e non retorica riflessione sulla situazione del nostro sistema scolastico che si', ha bisogno di risorse, ma ha altrettanto bisogno di un serio ripensamento sul modo in cui vengono allocate quelle di cui gia' dispone e, non secondariamente, di una non demagogica e autoreferenziale riflessione sulla sua capacita' di risposta ai bisogni formativi della societa' contemporanea.
In mancanza di questi presupposti, ogni buona intenzione sulla centralita' dell'istruzione e della formazione e' inesorabilmente destinata a restare pura retorica.
Comunque, benissimo l'investimento di 400 milioni, per fronteggiare gravi emergenze, fra cui quella della carenza di insegnanti di sostegno.

C'e' pero' un "ma": quello del modo con cui e' stata trovata la copertura del provvedimento. Udite udite: Lo sapevate che la copertura e' stata trovata aumentando le accise sulla birra?
Ho appreso casualmente la notizia da un giornale radio Rai, quindi una fonte che dovrebbe essere sicura.
Ad ogni buon conto cliccando qui potete ascoltare l'audio della notizia.

Ancora una volta, si e' scelta la strada peggiore e piu' facile: anziche' reperire risorse da qualche spesa improduttiva, si e' ricorso ad un aumento di imposta, guarda caso su un prodotto tanto amato anche dai giovani.
La pizza accompagnata da una birra e' un classico, vuoi perche' buona, vuoi perche' e' un modo economico per mangiare fuori casa in compagnia degli amici: Particolare non secondario, per chi, come i ragazzi, sono purtroppo spesso squatrinati, ancor piu' in questo tempo di crisi.

Cosi', dal prossimo 10 ottobre, quando sorseggeremo la nostra birretta, aiuteremo lo Stato a finanziare la scuola.
Per carita', non esageriamo: gli eccessi fanno male. Fanno male ragazzi, quindi niente eccessi e niente scuse: non potrete certo giustificarli con il nobile intento di contribuire al finanziamento della scuola pubblica!!!

Lucca, 17 settembre 2013

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