Di Antonio Rossetti
SACCOMANNI, e il Governo ci dicono che mancano 8 miliardi per evitare l’aumento di 1 punto dell’imposta sul valore aggiunto, IVA, e che anche per l’IMU ci sono problemi.
Nessuno nega, da tempo, che l’Europa ci chiede rigidità sui conti, ma l’Europa non è solo vincoli restrittivi.
Certo non si può imputare a Saccomanni, Ministro di nomina recente, e neppure al Governo Letta ciò che riguarda il Passato.
Ma per quella continuità istituzionale che riguarda un Paese, quindi anche l’Italia, gli 8 miliardi possono essere messi in rapporto, seppure con profondo rammarico, con quanto affermato in questi anni circa l’ incapacità del nostro Paese, inteso nel suo insieme, di programmare, progettare e realizzare i progetti stessi, con il contributo dell’Unione Europea.
I soldi per l’Italia erano previsti, ma l’Italia non è stata in grado di spenderli, questo è stato dichiarato nel tempo, da autorevoli personaggi.
Oggi, c’è qualcuno che si pone questo problema e prova a risolverlo?
Già nell’anno 2000 si poneva questo problema il Presidente Azelio Ciampi, non sarebbe il caso di comprenderne le ragioni per cambiare comportamento?
E’ sufficiente leggere i titoli sull’argomento, che vengono riportati, per avere una dimensione esplicita della perdita di risorse per il nostro Paese.
N.B. Per rispetto verso gli autori, chi è interessato a leggere per intero gli articoli indicati, può trovarli cercando “ i fondi europei non utilizzati in Italia”.
Repubblica- Frammento tratto da un articolo del 11 febbraio 2012
“per gli anni 2007-2013 la Ue ha destinato all'Italia circa 28 miliardi di fondi strutturali: 21 di Fesr e 7 di Fse. Un Paese in crisi economica dovrebbe approfittare di tanta generosità. In Italia invece accade il contrario: finora ne abbiamo spesi appena il 18% (5 miliardi), gli altri 23 sono a rischio. Solo la Romania, col 14%, ha fatto peggio. Tabelle alla mano, siamo dodici punti sotto la media europea, la metà del 35% della Spagna. Il confronto col Regno Unito (37%) e la Germania (38%) è ancora più sfavorevole. Poi ci chiediamo perché Londra e Berlino ci guardano con sfiducia “
Dal Corriere della sera 12-giugno 2012, titolo.
“finanziamenti A un anno e mezzo dalla scadenza ne sono stati spesi solo il 25%
I
45 miliardi di fondi europei mai utilizzati
Il pericolo che tornino in cassa a Bruxelles”
Il ministro Fabrizio Barca: «C'è un impegno fortissimo di tutti per accelerare nei prossimi mesi»
Da articolo su Diritto di cronaca, titolo.
“Italia sprecona, a rischio 17 miliardi di fondi UE
La burocrazia lenta e pervasiva fa sprecare all'Italia mezzo miliardo di fondi europei. Ed altri 17 miliardi rischiano di rimanere inutilizzati.
Fondi che, se spesi bene, potrebbero aiutare la ripresa
Scritto da Redazione il 23 maggio 2013 in Economia
di Francesco Rossi.
Dal Corriere della Sera- Frammento tratto da un articolo pubblicato il 12 maggio 2012
“ROMA - Ricordava soprattutto l'«imbarazzo», Carlo Azeglio Ciampi. Una sensazione sgradevole che provava quando a Bruxelles, da ministro del Tesoro, si sentiva dire che fra i Paesi europei l'Italia era quello «più indietro» nell'uso dei fondi comunitari. L'ex governatore della Banca d'Italia rese questa amara confessione a Nuoro, il 10 ottobre del 2000”.
Lucca, 15 giugno 2013