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Presentato il rapporto IRPET-Unioncamere Toscana. La situazione economica della Toscana. Consuntivo anno 2012. Previsioni 2013-2014.

a cura di Paolo Razzuoli

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L'Irpet, (Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana) e Unioncamere Toscana, hanno presentato il rapporto sulla situazione economica regionale nel 2012. Il rapporto offre altresi' un'ipotesi previsionale per il biennio 2013-2014.

Il 2012 ha purtroppo confermato le attese di una nuova fase recessiva,formulate nell’estate del 2011.
In particolare, sono soprattutto i paesi periferici dell’UEM con problemi di debito sovrano ad aver sperimentato flessioni accentuate. Il rapporto IRPET - Unioncamere Toscana evidenzia come la recessione abbia colpito significativamente anche il sistema economico regionale, coinvolgendo famiglie e imprese, con un trascinamento delle dinamiche osservate negli ultimi mesi del 2011.

Le previsioni Irpet-Unioncamere Toscana registrano un 2013 ancora in fase recessiva, sia pur con la stabilizzazione del ciclo nella parte finale dell’anno e l’avvio di una fase di ripresa, peraltro moderata e molto selettiva, che è destinata a materializzarsi non prima dell’inizio del 2014.
La prospettiva di medio periodo prevede un ritorno molto lento ai livelli di output raggiunti prima del 2009, anche per il perdurare dei problemi di liquidità ed accesso al credito che stanno interessando soprattutto le piccole e medie imprese. Le difficoltà del sistema produttivo si ripercuoteranno inoltre sull’evoluzione del mercato del lavoro, che è destinato a attraversare una fase di persistente debolezza anche nel prossimo biennio.

Il rapporto approfondisce l’analisi sul sistema di imprese così da sottolineare, in un’ottica microeconomica, la presenza di segmenti di imprenditorialità che anche in questi anni difficili si sono caratterizzati per capacità di creare occupazione e per spinta all’innovazione.

E' proprio dall'attenzione verso questa riconosciuta capacita' imprenditoriale che occorre avviare una seria riflessione per mettere in campo una concreta politica dello sviluppo.
Una politica che non potra' certo basarsi su massicci investimenti pubblici per i quali non ci sono le risorse. Il vero problema e' quello di creare nuova ricchezza. In questa prospettiva Occorre creare le condizioni atte a dare fiducia a coloro che hanno spirito imprenditoriale, liberandoli dalle pastoie di una burocrazia invasiva, costosa e inutile, e incentivando quei settori che piu' possono svilupparsi nella logica del mercato globale.

Una sfida che chiama in campo la politica. Non la politica invasiva e clientelare, ma la politica con la P maiuscola, che ha visione, che sa elaborare con lo sguardo allungato verso la prossima generazione, che sa quindi spogliarsi dei piccoli interessi di parte per imboccare la strada delle grandi idee e delle scommesse sul futuro.

Una politica che sappia creare le condizioni per rendere il Paese piu' moderno e competitivo, riformandone in profondita' il sistema che per troppi decenni e' stato immobilizzato da interessi corporativi che la politica non e' stata in grado di organizzare.

Ci insegna un politologo tedesco che "il capitalismo democratico ha bisogno della crescita cosi' come il socialismo reale aveva bisogno della repressione".
La crisi che stiamo attraversando e' dura e lunga, come delresto attestato anche dal rapporto Irpet-Unioncamere. Senza la crescita e' a rischio la coesione sociale e sono a rischio le fondamenta del nostro sistema democratico.

La politica e' chiamata ad uno sforzo straordinario: uno sforzo di elaborazione che riguarda ogni livello, quindi nazionale, ma anche locale.
Non solo per l'accentuato policentrismo del sistema di governo del Paese, ma soprattutto perche' e' proprio il livello locale che puo' meglio di altri intercettare la specificita' di risorse del territorio attorno a cui costruire un progetto di crescita economica.

Se le forze politiche daranno tangibili segnali di aver compreso le sfide a cui sono chiamate, forse potranno sperare di riuscire a riportare gli elettori alle urne.

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Lucca, 12 giugno 2013

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