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Cresce la povertà delle famiglie italiane: sempre più esigua la classe media

Intervista di Emanuela Campanile a Francesco Belletti

La crisi colpisce sempre di più la classe media e molti tra i nuovi poveri appartenevano proprio a questo settore sociale: è quanto emerge da una ricerca effettuata per 'Famiglia Cristiana' dall'Istituto nazionale di ricerche Demopolis. Lo studio fotografa le crescenti difficoltà delle famiglie italiane per "arrivare a fine mese".
Emanuela Campanile ha intervistato Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni familiari:

R. "Siamo in una situazione molto difficile perché siamo presi tra la responsabilità del contribuire al grande sforzo per far uscire dalla crisi il Paese e, contemporaneamente, dai dati sulla povertà che crescono rapidamente. Vediamo che la povertà è connessa al numero dei figli, quindi scelte della società che sono veramente folli. La prima e più importante richiesta che stiamo facendo è un alleggerimento della pressione fiscale, selettiva per le famiglie con figli. Noi abbiamo fatto una proposta di fattore-famiglia, una proposta di riforma del fisco che consentirebbe di non pagare le tasse per i soldi che ogni famiglia spende per l’educazione, per l’allevamento, per la cura, per nutrire i propri figli. In questo modo, investono sul futuro del Paese e forse, anzi ne siamo certi, alleggerendo la pressione fiscale su queste famiglie ripartirebbe anche il sistema economico. Secondo noi la questione fisco è prioritaria ma deve essere gestita come un investimento sulle famiglie".

D. Quindi significa che ancora i primi passi non sono stati mossi?

R. "Al ministro Tremonti bisogna dare atto di essere stato molto rigoroso nel custodire la sostenibilità del sistema Italia e quindi tutti noi abbiamo dovuto accogliere l’invito del presidente Napolitano di fronte ad una manovra molto dura che peraltro è necessaria ed è solo la prima perché prossimamente avremo altri tempi difficili ma contemporaneamente ci manca proprio l’indicazione di progetto sul futuro: ci manca il modo in cui le nostre poche risorse vengono puntate sul cavallo vincente. Io credo che il cavallo vincente per il nostro Paese sia chi genera lavoro e la famiglia. Solo che poi ci scontriamo con la manovra finanziaria, con i tagli lineari, con una logica che non vede la famiglia. Nel piccolo ogni famiglia ha poi le sue strategie di difesa, magari rimanda l’acquisto di alcuni beni durevoli, decide di abbassare il tenore di vita. Di fatto quando arriva un figlio lo stile di vita di una famiglia si abbassa del 25-30 per cento ed anche per questo c’è un grande blocco delle dinamiche demografiche nel nostro Paese. Di fatto il nostro Paese ha vissuto di rendita sulle capacità delle famiglie. Il ministro Tremonti ha usato la capacità di risparmio delle famiglie per dimostrare che il sistema italiano è molto più forte degli altri sistemi pur avendo un indebitamento pubblico. In sostanza, le nostre famiglie risparmiano e il sistema pubblico spende, ma oggi anche la capacità di risparmio delle famiglie è pesantemente minacciata dalla crisi. Quindi occorre proprio un rovesciamento di logica e credo che sia tempo di una grande alleanza nazionale dove le forze sociali debbano avere più peso della politica".

(da www.radiovaticana.org)

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