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Perche' aderisco alla candidatura di Gabriele Brunini

di Silvana Giambastiani

Gabriele Brunini, un uomo che nella vita ha sempre coniugato lavoro e servizio alla comunità ai vari livelli, politica, amministrazione, volontariato.
In questo ultimo settore ha ricoperto importanti incarichi anche a livello nazionale quale Presidente della Confederazione Misericordie d’Italia.

Mi fermo qui a parlare dell’uomo, perché il resto lo scopriremo meglio nei prossimi mesi di suo contatto con la nostra gente.

La candidatura alla corsa per Palazzo Ducale di Brunini mi ha sorpreso positivamente ed ho apprezzato che finalmente ci fosse chi, in questo caso l’UDC, facendo anche un passo indietro come partito, investisse su un uomo autenticamente rappresentativo della società civile e del territorio.
Non voglio assolutamente dire che altre proposte di candidature non siano buone e rappresentative (ho cari amici anche in altri raggruppamenti politici) ma a me che da anni, avendo difficoltà a riconoscermi negli schieramenti politici attuali, ho orientato il mio impegno oltre che alla professione alla società civile, ai movimenti, al volontariato, nell’attesa vigile del risveglio di una politica migliore , più rappresentativa, partecipata, è parsa questa l’occasione vera di rilancio dello spirito più autentico del servizio alla città e alla persona.

Su questa candidatura vi sono convergenze importanti e mi auguro che convergenze sempre più ampie si raccolgano anche nei prossimi tempi.
Occorre, infatti, una politica che unisce e non divide, una politica che concorre nella diversità al bene comune senza demonizzazioni.
Ma anche con forza è necessario riscoprire le motivazioni più nobili dell’impegno politico, rifuggendo da un processo in atto a tanti i livelli di omogeneizzazione qualunquista e di progressivo disimpegno e disinteresse .

Per me la candidatura Brunini è dunque un segno di novità , è motivo di condivisione, è segno di speranza essendo uomo addirittura avvezzo ad anticipare i bisogni.
Ricominciare a costruire la città dall’alto e dal basso, questa è la sfida. Dall’insignificanza e dalla dispersione di oggi, alla significanza e alla maggiore unità possibile.

La Presidenza della Provincia mi pare possa rappresentare il miglior banco di prova di questo esercizio civico di coesione sociale includente.
In questi giorni ho seguito a flash il Festival di Sanremo, ma non mi sono persa il genio Benigni, che in una performance straordinaria è riuscito ad attualizzare il nostro Risorgimento, innestandovi, con un excursus storico-umano-poetico, l’orgoglio di essere italiano, riproponendo “udite, udite” il valore del patriottismo, la memoria del sacrificio di molti giovani. Così celebrando, mi pare, senza retorica, nel modo migliore il valore dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

E allora permettetemi in finale una Benignata aulica, rivolgendomi proprio al mio amico Gabriele Brunini, che con me condivide un sentire anche come cattolico, e, se mi è concesso, estendibile a tutti coloro che comunque affronteranno le prossime scadenze elettive: un rinnovato impegno civile e politico esige una nuova antropologia ed una spiritualità della politica e dei politici su determinate linee guida.

Come ha detto l’economista Stefano Zamagni, venuto a Lucca in questi giorni alla 4 giorni del volontariato, di fronte alle povertà vecchie e nuove , materiali, relazionali, di senso, di speranza, non basta uno sguardo distaccato, orientato burocraticamente ai bisogni. La vera sfida è “il farsi vicini” alla gente per cogliere quei bisogni che si ha vergogna a dire. Oggi i bisogni veri e in particolare quelli dei più poveri, non riescono ad emergere; questi ultimi non riescono ad elevare infatti il proprio silenzioso grido.
Utilizziamo questi prossimi mesi di sfida elettorale per ricominciare a confrontarci in tutti i luoghi di dialogo possibile, dando spazio non solo ad analisi, ma soprattutto a proposte e progetti concreti per il territorio e per la città.

Lucca, 20 febbraio 2011

Intervento pronunciato in occasione della conferenza stampa di presentazione della candidatura

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