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Alcide De Gasperi - Dal trentino all' Europa

di Federico Bini

Enzo Biagi scriveva su uno dei padri della Democrazia Cristiana '' De Gasperi è scomodo per i potenti d'oggi. De Gasperi è una figura di statista che ti spinge a fare confronti tra i suoi comportamenti, i suoi riserbi, la sua sobrietà, la sua solitudine e lo stile di vita di coloro che vogliono accreditarsi come i suoi eredi. Lui rispondeva solo alle sue idee e alla sua coscienza. Lo celebrano, lo ascoltano, lo esaltano, ma non fu amato e non fu capito. Nemmeno dai suoi. Per tutti gli anni in cui lavorò nella Biblioteca Vaticana , non ebbe mai una visita da un prelato, anche se poi aggiungeva: ''ho un debito di gratitudine poiché con le 700 lire che guadagnavo ogni mese ho mantenuto la famiglia''.

Nell'Italia di oggi più passa il tempo e più la figura dell'onorevole De Gasperi appare straordinariamente viva.
In un momento difficilissimo quale il post-fascismo, dove la fame, la miseria, i contrasti politici e sociali fra forze democratiche, comuniste e monarchiche infiammavano la vita politica del Paese ecco che Alcide De Gasperi seppe parlare al popolo italiano, cercò di unirlo, di rinfrancarlo, molti lo criticarono pensando che volesse distrarre l'opinione pubblica ma Lui sicuro della buona volontà delle sue parole e delle sue scelte riuscì laddove oggi nessuno è mai più riuscito. Vinse il fronte bolscevico, prese le distanze dai comunisti , troppo legati all'Unione Sovietica.

Fu invitato dall'Amministrazione Americana il 9 dicembre del 1946 e, nel suo viaggio negli Stati Uniti (4-17 gennaio 1947) De Gasperi mise fine all'isolamento internazionale dell'Italia. Il Presidente Truman rimase colpito da quest'uomo, che rappresentando un paese sconfitto, demoralizzato, alla fame e senza futuro, seppe dare prova della sua grande umiltà e dignità ma anche della sua tenacia e soprattutto del suo essere italiano. Parlò a nome del popolo italiano, parlò a nome di tutti, ma in particolare parlò con il cuore e l'amministrazione Truman non esitò a concedere prestiti e aiuti alimentari.

L'Italia del ''Ricostruttore De Gasperi '' parte da qui.
Rilancio economico dell'Italia, democrazia parlamentare, solidarietà nazionale (Onu), creazione di un ' Europa unita, mediazione e decisionismo. La politica di De Gasperi ebbe questi temi fondanti per rilanciare il Paese.
Il 10 agosto 1946 De Gasperi si reco’ a Parigi, con il suo ministro degli Esteri Carlo Sforza per partecipare alla Conferenza che stabili’ le clausole del trattato di pace, rappresentando un Paese distrutto. I diplomatici presenti presentavano, per conto dei vincitori, il conto da pagare. Il Presidente del Consiglio prese la parola per pronunciare uno dei suoi interventi piu’ memorabili, esordendo cosi’: '' Prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me''.

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Nessuno applaudì, solo il Segretario di Stato Americano James Byrnes si alzò per andargli a stringere la mano e fu l'unico segno di umanità.

Tra crisi di Governo, attacchi da parte di molti paesi che ci vedevano come sconfitti in ogni campo, il ruolo della fede, l’avvio del piano Marshall, l'Italia che andò a votare nel 1948,( ben il 92% degli aventi diritto), ebbe fiducia in De Gasperi e per la Democrazia Cristiana fu un trionfo: maggioranza relativa dei voti (48,5% alla Camera dei Deputati, 48,14% al Senato), e la maggioranza assoluta dei seggi. Personalmente il Presidente democristiano ottenne un plebiscito di preferenze battendo enormemente gli altri leader. E' dopo queste elezioni che inizia la vera e propria fase del centrismo con i governi De Gasperi che caratterizzarono l’intera legislatura. Pur potendo la DC governare da sola (i numeri lo avrebbero consentito), De Gasperi volle allargare la piattaforma politica dei suoi governi coinvolgendo il Partito Liberale, il Partito Repubblicano, il Partito Socialdemocratico.

L'attività politica dei Governi De Gasperi si sviluppo' su tre fronti che rispecchiavano come detto la politica de gasperiana espressa nel suo manifesto che si chiamava '' Le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana'': L'Italia entrò nel Patto Atlantico, il 5 maggio 1949 nasce il Consiglio d'Europa e il ministro Carlo Sforza disse ''è il frutto di un compromesso fra le più avanzate aspirazioni franco-italiane e quelle assai più caute,invece, del governo britannico''; gli accordi economici europei quale la CECA; la politica di ricostruzione che fu caratterizzata dalla riforma agraria,predisposta dal Ministro dell'Agricoltura Antonio Segni che però fu inizialmente denominata ''legge Sila'' poiché riguardava solo la Calabria, successivamente fu approvata la ''legge stralcio'' che la estese ad altri territori italiani,il piano INA-Casa, la nascita della Cassa per il Mezzogiorno, dell'Eni,della riforma tributaria, e infine la modifica della riforma della legge elettorale amministrativa e poi di quella politica.

I Governi repubblicani che De Gasperi guidò dal 1948 al 1953,pur tra mille difficoltà politiche, sociali ed economiche, furono Governi di grande spessore e soprattutto Governi europei con un Presidente del Consiglio europeista.

De Gasperi sognava un'Europa unita, tanto che diceva '' la nostra patria Europa'', e dopo che nel luglio del 1953 si dedicò solo alla vita di partito ecco che ci fu il coronamento di una grande carriera ma soprattutto un riconoscimento personale alla sua attività politica e diplomatica, Alcide De Gasperi divenne Presidente dell'Assemblea Comune della Ceca.

Il ''figlio delle Dolomiti'', delle sue amate montagne che tanto la avevano formato e rafforzato, diviene il simbolo della futura Europa unita. Alcide De Gasperi, quel ragazzo che diceva senza vergognarsi : '' Io vengo da un ceppo di contadini e mio nonno lavorava quella magra terra, che è più roccia che terra'', è ora '' a capo'' dell'Europa.
Ma De Gasperi aveva già dato tanto, anzi troppo al nostro Paese, il suo corpo lo aveva sostenuto anche laddove nessuno se lo sarebbe mai immaginato, come quando ormai malato, il medico gli sconsigliò di andare a Parigi, De Gasperi andò a Parigi e poi riuscì pure a partecipare al suo ultimo congresso politico, a Napoli nel 1954 Egli non solo parlò e si sentì male, tanto che dovettero interrompere i lavori. Tuttavia dopo venti minuti riprese la parola e finì il discorso. Fu proprio quel discorso, forse perchè sapeva che era l'ultimo da Lui pronunciato ad essere considerato come il suo testamento politico. Un discorso che i nostri governanti farebbero bene a studiarsi con attenzione, vista la modernita’ ed attualita’ di molte considerazioni in esso sviluppate.

1954 27 giugno - V Congresso Nazionale D.C. - "Nella lotta per la democrazia"
1954 - V Congresso Nazionale D.C. - 26-29 giugno - "Appello all'unità nel partito" (discorso di replica)

E' quindi il 1954 la data che segnerà la fine del più grande Statista e Uomo Politico Italiano , ma anche la fine della politica italiana, con De Gasperi il 19 agosto 1954 morirà la parte sana della politica e del paese che credeva nei suoi valori e nei suoi insegnamenti, la Democrazia Cristiana, il partito da lui creato governerà per ben cinquant'anni ma i suoi allievi forse un po' troppo ambiziosi di potere e meno degli interessi delle classi sociali verso cui De Gasperi chiese massima attenzione prima di morire, portarono la Dc ad una fine impensabile.
Ma De Gasperi fortunatamente se ne era già andato quando nel 1992 iniziava la fine del suo amato partito, toccò ad un altro grande esponente democristiano dell'era De Gasperi vedere quel brutto finale, costui era Giuseppe Dossetti.

Prima di morire De Gasperi pronuncia molto dolcemente il nome di Gesù, come se parlasse a qualcuno che sente vicinissimo.
La sua vita, la sua storia, le sue azioni, il suo cristianesimo diventato poesia,la sua dignità, furono sempre giudicate positive dal popolo italiano perchè in fondo De Gasperi seguì la strada di Gesù e anche quando veniva criticato egli era sereno perchè sapeva che '' il padre suo, che vede nel segreto, lo avrebbe ricompensato''.
Ecco che quindi tutto in De Gasperi si può capire con la fede, niente si può capire di lui senza la fede.

Per approfondire

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Cliccare qui per accedere al sito "Alcide De Gasperi nella storia d'Europa": un progetto di ricerca dell'Istituto Luigi Sturzo

Lucca, 22 dicembre 2010

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