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Celebrazioni in onore di Arrigo Benedetti. - Il Comune di Lucca e la Circoscrizione 8 lo ricordano nel centenario della nascita

di Barbara Di Cesare

Quest’anno ricorre il centenario della nascita di Arrigo Benedetti: un grande del giornalismo italiano che il Comune di Lucca e la Circoscrizione n° 8 celebrano con un incontro dibattito con i giornalisti della carta stampata e uno speciale annullo filatelico, proprio nel giorno del suo compleanno (1 giugno), nel paese che amò e scelse come luogo di riposo: Ponte a Moriano.

A presentare l’iniziativa Donatella Buonriposi, assessore comunale all’Istruzione, Archivi, Musei e Biblioteche ed Enzo Del Moro, presidente della Circoscrizione n° 8.
“Lucca quest’anno festeggia diverse ricorrenze legate a grandi personaggi – ha sottolineato l‘assessore Buonriposi – fra questi nostri concittadini rientra sicuramente Arrigo Benedetti, un uomo che, insieme a Mario Pannunzio che abbiamo già celebrato, ha contribuito a un nuovo modo di far giornalismo ed è stato fra l’altro anche il fondatore dell’Espresso. In piena collaborazione con l’erede, Alessandro Benedetti, che ringraziamo per la collaborazione, Lucca lo vuole ricordare come uomo, intellettuale e cittadino, perché Benedetti, anche vivendo a Roma, è sempre tornato a Lucca, a Ponte a Moriano dove ha intrattenuto quotidiani rapporti con amici e concittadini”.

A testimoniare questa “vita di paese” condotta dal grande giornalista, Enzo Del Moro, presidente della Circoscrizione n° 8 ha voluto portare i diretti racconti degli amici e conoscenti: “Ci sono ancora oggi persone che l’anno conosciuto e che sono in grado di dare una diretta testimonianza della sua personalità – spiega – non a caso, proprio a Ponte a Moriano, Benedetti scrisse il libro Diario di Campagna dal quale saranno letti alcuni brani”.

Programma delle celebrazioni.

Le celebrazioni prendono il via proprio il giorno della sua nascita, il martedì 1° giugno alle ore 12 in via del Moro, dove l'Amministrazione comunale apporra' al civico numero 2, una lapide commemorativa della nascita di Benedetti.
La sera, alle ore 21, al teatro comunale Nieri di Ponte a Moriano si terrà il dibattito incontro, ad ingresso libero, con la presentazione di uno speciale annullo filatelico, i saluti del sindaco Mauro Favilla e dell’assessore Donatella Buonriposi con delega ai Musei, Archivi e Biblioteche, e la partecipazione di Alessandro Benedetti, nipote del giornalista. Interverranno i giornalisti Paolo Pacini (vicecaposervizio de La Nazione), Rossella Lucchesi (de Il Tirreno), Alessandro Rossi ed Enrico Pace (Direttore e caposervizio del Nuovo Corriere di Lucca), Alessandro Bedini (de Il Giornale della Toscana) e Daniela Marcheschi (critica letteraria).

Biografia

Il legame fra Lucca e Benedetti è sempre stato forte, a partire dalla sua amicizia con Pannunzio, altro grande giornalista lucchese, fondatore de Il Mondo che il Comune ha ricordato visto che ricorre anche per lui il centenario della nascita.
Nato il 1° giugno 1910 a Lucca, si è diplomato al liceo classico “Machiavelli” e ha frequentato la facoltà di Lettere e filosofia all’Università di Pisa. Si è sposato nella chiesa di S. Donato con Caterina, anche lei lucchese.
Amico di Mario Pannunzio, nel 1937 lo raggiunge a Roma dove inizia a collaborare a periodici culturali e a scrivere i primi libri. Conosce Leo Longanesi, che ha appena fondato il settimanale Omnibus. In breve tempo la professione giornalistica lo conquista, ma dopo l'8 settembre 1943 (Quando il generale Badoglio annuncia che l’Italia ha firmato l’armistizio con gli anglo americani), Benedetti si rifugia sui monti dell'Appennino tosco-emiliano, partecipando attivamente ai movimenti della resistenza italiana. Dopo esser stato incarcerato a Reggio Emilia, evade e arriva a Milano.
Dopo la Liberazione, torna a fare il giornalista. Nel 1945, con l'imprenditore Gianni Mazzocchi, fonda e dirige un nuovo settimanale d'informazione: L'Europeo. Il successo della rivista arreca a Benedetti fama ed onori.
Dal celeberrimo settimanale rassegna le dimissioni nel 1954, per fondare poi l’Espresso, destinato a diventare uno dei maggiori periodici italiani del dopoguerra.
Giornalista di fama, assume in seguito la direzione de Il Mondo (1969-1972); del Paese Sera (dal 1975 fino alla morte, nel 1976).

Lucca, 28/05/2010

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