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Il Comune di Lucca chiederà ufficialmente qual è l’attuale portata massima che il Serchio può sopportare

Barbara Di Cesare

Il Comune di Lucca chiede a Provincia e Autorità di Bacino di conoscere la portata massima che il fiume può sostenere.
Ad annunciarlo il vicesindaco Giovanni Pierami, assessore con delega all’ambiente, che non nasconde una certa preoccupazione per le recenti dichiarazioni rilasciate dai due enti che hanno la competenza sul fiume.

“A questo punto – sottolinea Pierami – è necessario che qualcuno comunichi ufficialmente al Comune quali sono i limiti che il Serchio può sopportare. Fino a ieri sapevamo che la portata massima del nostro fiume, che ricordo attraversa molte zone abitate, era di 2 mila metri cubi al secondo. Siamo preoccupati perché l’alluvione è avvenuta per il cedimento di un argine interno, golenale, non sottoposto all’usura della forza delle acque. Il fiume infatti ha superato il primo argine, che ha tenuto, e si è riversato nella zona golenale, dove l’acqua ha stagnato per quattro ore circa, senza essere caratterizzata dalla velocità che c’era nell’alveo e al di sotto dell’argine di quasi due metri. A far cedere il secondo argine, in due punti distinti, non è stata quindi la corrente dell’acqua e questo ci preoccupa ancora di più”.

Il vicesindaco Pierami ribadisce che negli ultimi giorni, a più riprese, Provincia e Autorità di Bacino, che sono gli enti preposti al controllo e manutenzione del fiume, hanno parlato di diverse portate: “Hanno detto che adesso la portata massima che regge è di 900 metri cubi al secondo. Perché lo si dice solo oggi? Dopo l’alluvione dell’Oltreserchio. Se la resistenza è scesa così tanto, a meno della metà di quanto ci hanno sempre detto, a cosa è dovuto? Se la soglia è davvero calata da 2 mila metri cubi al secondo a soli 900 metri cubi al secondo, questo vuol poter dire che per oltre 20 giorni l’anno, dovremmo far evacuare le popolazioni del territorio comunale. Fermo restando che l’ordine di evacuazione viene emesso dal Comune secondo norma, su indicazioni della Provincia. E’ preoccupante vivere in questo stato di incertezza. A questo punto, a nome dei cittadini, chiediamo all’Autorità di Bacino e alla Provincia di documentare le affermazioni e soprattutto di conoscere la reale portata massima stimata per il Serchio e quali sono le cause che, qualora così fosse, hanno fatto scendere così improvvisamente la stima da 2000 metri cubi al secondo a 900”.

Lucca, 8 gennaio 2010

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