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Cosa intendiamo per legalita'?

Lettera aperta alla città dell’assessore del comune di Lucca Marco Chiari

Viviamo in un paese in cui le leggi sono tanto numerose quanto violate.
Sappiamo tutti che la parola “legalità” significa rispetto delle leggi e, conseguentemente, operare per la legalità vuole dire farle rispettare. Dobbiamo chiederci però, se la legalità abbia una dimensione esclusivamente soggettiva o se sia un valore solo quando fa comodo al singolo individuo.

Se è intesa come progetto di convivenza, per regolare la vita sociale, allora è necessario definire delle priorità: non tutto si può fare contemporaneamente e con lo stesso impegno.
Se durante manifestazioni (culturali, sportive, ricreative…) si vedono centinaia di autoveicoli in sosta vietata, magari su marciapiedi o che intralciano la circolazione e vengono elevate le multe, è una cosa eccezionale da fare notizia o è solo una normale azione di freno all’illegalità da parte degli organi preposti?
Egualmente, se vengono sanzionati alcuni esercizi commerciali, perché contravvengono alle normative in materia di decoro urbano, di igiene sanitaria etc… rappresenta un’azione ordinaria di USL, NAS e Forze dell’Ordine, volte a sanzionare irregolarità riscontrate, anche a tutela del rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini?
Se un’amministrazione assume decisioni innovative in merito al traffico, che incidono sulla qualità dell’aria e della vita dei cittadini (residenti e non) devono per forza essere giudicate come restrittive della libertà personale, punitive per i commercianti, o possono obiettivamente configurarsi come tentativi di alleggerire il traffico in un piccolo centro storico, permettendo una visita tranquilla e rilassata della città e, non ultimo, migliorare le condizioni ambientali di tutti?

Chi è abituato a visitare altre città, anche all’estero, può notare che nella parte antica, se pedonalizzata, gli accessi sono rigidissimi, con regole ferree anche per i residenti e non si vedono in giro mezzi per il carico e lo scarico delle merci, se non negli orari fatti rigidamente rispettare, nella consapevolezza che un’area pedonalizzata aiuta e non costituisce un deterrente per gli acquisti e il turismo. Le biciclette non vengono accatastate ovunque, i parcheggi esistono anche sotterranei (ma carissimi) oppure a notevoli distanze dai centri storici, che non si vedono materiali o rifiuti durante il giorno all’esterno delle attività commerciali poiché, civilmente, gli esercenti rispettano gli orari di esposizione.

Tutto questo è esercizio di legalità, rispetto delle leggi ed ordinamenti e delle buone norme del vivere civile.

Lucca, 22 dicembre 2009

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