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DINELLI- PIZZI (PDL): “I CONSORZI DI BONIFICA NON SIANO ULTERIORE FONTE DI GABELLE INUTILI”

COMUNICATO STAMPA

Le Commissioni Agricoltura e Territorio hanno iniziato l’iter per la modifica della legge regionale riguardante i consorzi di bonifica

“Tra le tante ingiuste spese che devono sostenere i cittadini toscani c’è anche quella della tassa che riguarda la bonifica del territorio. Per questo abbiamo proposto in commissione degli ulteriori emendamenti a quelli già avanzati alla Pdl 353 presentata dalla maggioranza”. Queste le dichiarazioni dei Consiglieri regionali Maurizio Dinelli e Piero Pizzi a margine della seduta congiunta delle commissioni II e VI (agricoltura e territorio e ambiente) riguardante le Pdl 353 e 318, presentate rispettivamente da maggioranza ed opposizione.

Mentre la maggioranza prevede solamente delle modifiche alle norme riguardanti i consorzi di bonifica, l’opposizione ne chiede l’abolizione o, se non altro, un forte ridimensionamento.

Nel corso della seduta è stata illustrata la Pdl della Giunta regionale alla quale i due consiglieri azzurri hanno sollevato non poche perplessità. Non è possibile -incalzano Dinelli e Pizzi- che i consorzi di bonifica siano gestiti esclusivamente da politici. La proposta della Giunta, infatti, prevede che i componenti dei vari organi di gestione dei consorzi siano per poco più della metà (12) eletti dai proprietari immobiliari mentre i restanti 11 nominati dagli enti locali (Provincia). La nostra è una battaglia contro gli sprechi e contro l’egemonia dei partiti presenti in questi consorzi attraverso la nomina di propri rappresentanti istituzionali. Così la maggioranza nel consiglio dei consorzi viene decisa a tavolino dalle segreterie di partito e non attraverso le elezioni. Questa è la vera causa della poca affezione degli aventi diritto di voto attivo e passivo a partecipare alle elezioni per gli organi direzionali dei consorzi.

Gli ulteriori emendamenti da noi presentati – concludono i due azzurri - sono il frutto di una semplice considerazione: come si può pretendere che un cittadino paghi per un servizio a lui inutile perché non incidente sull’ambiente in cui vive? Non è possibile che il beneficio derivante dall’opera di bonifica sia uguale in ogni territorio e per questo non è giusto che tutti paghino alla stessa maniera. Sono motivi come questo, concludono i due consiglieri, che ci convincono della necessità di eliminare o, almeno, ridimensionare questi inutili “carrozzoni”.

Firenze, 10 settembre 2009
Gruppo Consiliare FI-PdL

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