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Nuovo ospedale di Lucca, il sindaco conferma: “S. Filippo non è idonea”
Il Comune continuerà ad opporsi di fronte all’imposizione della Regione

Barbara Di Cesare

Il Comune conferma la sua opposizione alla costruzione del nuovo ospedale a S. Filippo. Così il sindaco Mauro Favilla, all’incontro su “Il futuro della sanità lucchese: quale verità?” organizzato dall’associazione Valore alle idee: “Imporre la costruzione del nuovo ospedale in un’area non idonea, come sta facendo la Regione, è un delitto contro la storia e l’urbanistica di questa città, se ne prenda la responsabilità chi vuole andare avanti, se ne prenda la responsabilità la Regione. Io non ci sto. Siamo in una situazione ‘kafkiana’ perché tutti sono convinti che realizzare il nuovo ospedale a S. Filippo sia un errore: lo dicono i tecnici urbanistici, lo dice il 90% dei cittadini, lo dico in consiglio comunale di Lucca, lo ha riconosciuto in più occasioni lo stesso assessore regionale Rossi, ciononostante si va avanti in modo imperterrito, ancorandosi a ragioni di tipo burocratico e non sanitario o urbanistico.
Rifiuto di accettare una tale logica che non guarda agli interessi della città e della sanità”.

Il sindaco Favilla ha lanciato un nuovo monito al presidente della Regione Martini. “Loro si trincerano dietro un ragionamento burocratico – ha sottolineato -, affermando che è tardi perché l’aggiudicazione dei lavori è stata fatta alle aziende vincitrici dell’appalto progettuale e non si può tornare indietro. Io rispondo: facciamo il nuovo ospedale, ma facciamolo bene, al Campo di Marte, in un’area ampia, pienamente corredata da servizi ad uso sanitario, dalla viabilità e con la vicinanza a pochi metri della ferrovia che, in futuro, permetterà di realizzare anche un’apposita stazione ferroviaria che lo collega con il territorio e tutta la valle del Serchio. Anche il ministro Matteoli ha detto che l’ospedale va fatto e che non si deve rinunciare a un’opera pubblica importante in un momento di crisi: sono d’accordo, facciamolo, ma al Campo di Marte dove si può fare presto perché il terreno è già comunale e, bene perché permette anche un futuro sviluppo. Per quanto riguarda lo spostamento basterebbe una variante in corso d’opera una volta partite le opere negli altri tre cantieri toscani, e il monoblocco si potrebbe fare al Campo di Marte”.

Il sindaco ha poi ricordato che il piano strutturale, che è quello che conta ai fini urbanistici e legislativi, non prevede la costruzione dell’ospedale a S. Filippo, quindi, se la Regione insiste, il Comune è convinto che la materia finirà davanti al giudice penale: “Può darsi anche che il giudice penale si uniformi al parere di quello amministrativo, ma può darsi anche che dia ragione al Comune”.

I motivi

Favilla ha poi ripercorso a grandi linee i motivi che hanno portato il Comune a opporsi all’area di S. Filippo e a scegliere il Campo di Marte:
non si dovrebbero costruire nuove strade e parcheggi;
nessun spostamento di un canale demaniale (l’area di S. Filippo è attraversata dal canale demaniale del Soccorso);
al Campo di Marte non occorre nemmeno fare due grandi muraglie per l’isolamento acustico.
Il Campo di Marte permette di risparmiare diverse decine di milioni di euro”.

Relazioni

Il sindaco ha poi letto alcuni passaggi di relazioni redatte da sanitari, quali il professor Antonelli, che sottolineano come la collocazione: “Del nuovo ospedale al Campo di Marte potrebbe permettere l’utilizzo delle strutture già esistenti per realizzare servizi complementari: raggruppamento di tutti i servizi in una unica sede, trasformando quindi l’area in una cittadella sanitaria a servizio e complemento del monoblocco”.
A S. Filippo non c’è spazio per ampliare il servizio sanitario. Per la costruzione del monoblocco al Campo di Marte si dovrebbe solamente abbattere la vecchia camera mortuaria, “Un edificio – ha sottolineato Favilla - che a detta dei tecnici e degli operatori è insanabile e inadeguato e che dovrà quindi essere ricostruito in ogni caso. Comunque a chi dice che non si potrebbe realizzare il nuovo ospedale al Campo di Marte faccio presente che l’ingegner Tavanti mi ha fatto un progetto con un’ipotesi di realizzazione della nuova struttura, addirittura in alcune parti diversa da quella elaborata dai tecnici comunali”.

Lucca, 16/05/2009

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