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Le banche riprendano il loro ruolo di sostegno allo sviluppo

Di Paolo Scacchiotti

Che la bufera finanziaria che sta investendo il mondo stia mettendo a nudo tutta la debolezza di un sistema basato sul profitto facile, cartaceo, ma lontano dall’economia reale e produttiva, è ormai un dato di fatto noto a tutti.
Quello che nessuno ad oggi è in grado di sapere è la reale portata che questo terremoto avrà sul tessuto produttivo locale.

L’economia locale, ma più in generale tutta l’economia italiana, è fondata sul tessuto, solido e territorialmente ben radicato, formato principalmente dalle medie, piccole e micro imprese.
Quello che oggi viene definito “il popolo delle partite iva”
E’ un popolo silenzioso, lavoratore, sostanzialmente sano, su cui è possibile fare affidamento e che difficilmente viene allo scoperto o manifesta pubblicamente. Ma è anche un popolo che, oggi più che mai, ha bisogno di un sostegno reale da parte del sistema creditizio.

E’ essenziale che in questo momento gli istituti di credito, specialmente quelli che più di altri sono radicati sul territorio ed hanno sempre avuto gli strumenti per misurare la febbre alla nostra economia, non si limitino a leccarsi le ferite chiudendosi in attesa di tempi migliori, ma escano allo scoperto e sostengano con forza i sani settori produttivi locali, sia chi già opera sia chi vuole iniziare ad essere impresa.

Purtroppo i primi segnali non sono incoraggianti.
Ritengo che le banche, oggi diventate una sorta di mercato rionale dove viene venduto di tutto, dai prodotti derivati agli auguri natalizi, dai fondi pensione a biglietti per spettacoli e mostre, debbano riprendere la loro storica e fondamentale funzione di sostegno e sviluppo per le imprese e non si limitino all’erogazione di un facile e più remunerativo credito al consumo.

Sarebbe quindi opportuno che fin da subito si formasse un tavolo congiunto fra banche, istituzioni, ordini professionali e associazioni di categoria al fine di concordare una comune politica di intervento.

Lucca, 18 ottobre 2008
Rag. Paolo Scacchiotti

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