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NUOVO OSPEDALE DI LUCCA: PER CHI E' UN'OPPORTUNITA'?

Raffaello Papeschi - Alessandro Di Vito

La Regione Toscana sta attuando una riduzione strisciante e progressiva dei posti-letto nell'ospedale di Lucca, dai 478 nel 2005 agli attuali 441, e prevede che nel nuovo ospedale si passi a un totale di 410, indicizzati al 2,58 per mille abitanti, contro gli attuali 2,73 per mille, contro un totale di 3,8 p.l. previsto dalla delibera 31 del 2003 (confermata per il Piano Sanitario Regionale del 2008-10) della stessa Regione, e contro un'indicizzazione del Ministero della Salute (ottobre 2007) di 4,6 p.l. totali.
In alcune Regioni, come il Lazio, l'attuale indicizzazione è di 5,8 per mille. Non solo. La degenza media attuale a Lucca è di circa 7,7 giorni; la Regione prevede nel nuovo ospedale di abbassare la degenza media a 5 giorni. Non abbiamo i dati nazionali, ma sono certamente molto più alti.
Non basta. La superficie quadrata nel nuovo ospedale sarà di 100 m.q. per p.l., contro la media nazionale che oscilla fra 150 e 200 m.q.

Dunque ospedale con meno posti-letto, meno spazio per ogni letto, e degenza più breve. Tutto questo per chi è un'opportunità?
In primo luogo per l'assessore regionale Rossi, che ha giocato la sua carriera politica su questo mega-progetto da 6-700 milioni di €.
In secondo luogo per il mega-costruttore Astaldi di Roma che si è accaparrato tale progetto, con il bonus della concessione dei servizi ospedalieri per 20 anni, e un occhiolino sulla ristrutturazione delle aree che si renderebbero libere dove c'è il vecchio ospedale.
In terzo luogo per la Regione Toscana, che risparmierà sulla spesa ospedaliera.
Non certo per i cittadini lucchesi.

In Italia ci sono molti mali, l'evasione fiscale, la disoccupazione, la burocrazia, l'inefficienza del servizio pubblico. Ma il più grave è il parassitismo della classe politica (di destra e di sinistra), che è la madre degli altri mali. Nella prima repubblica si scaricava la spesa sul debito pubblico; ora, non potendo più continuare così, pur di mantenere inalterati i propri stipendi, incarichi professionali, benefici collaterali e quanto altro, i politici hanno deciso di risparmiare riducendo i servizi, sulla pelle della gente.

Contro questi dati di fatto si agita lo slogan che il nuovo ospedale costituisce un avanzamento tecnologico. Non importa essere medici per sapere che l'avanzamento tecnologico e la qualità del servizio dipendono dagli strumenti che si comprano, dalla preparazione del personale, e dall'adeguatezza degli organici, e non dalle quattro mura dove si lavora. L'edilizia serve solo ai costruttori edili.

Lucca, 18 aprile 2008
Comitato "Lucca, per una Sanità Migliore"
dr. Raffaello Papeschi, presidente,
dr. Alessandro Di Vito, vice-presidente.

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