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IL TEATRO DEL GIGLIO ALLA RICONQUISTA DEL CUORE DEI LUCCHESI E DEL RUOLO DI GRANDE TEATRO DI TRADIZIONE

Comunicato stampa

Sono state esposte venerdì 4 aprile, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alle ore 12.00 presso il Teatro del Giglio, le linee guida che caratterizzeranno nei prossimi anni la politica culturale e gestionale della più importante istituzione culturale cittadina.
All’incontro erano presenti il Sindaco di Lucca, Dott. Mauro Favilla, l’Assessore alla Cultura Letizia Bandoni, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Ing. Giancarlo Giurlani, il Presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Avv. Alberto Del Carlo e i rappresentanti degli Enti e Banche che a vario titolo sostengono l’attività del Teatro.

Ha aperto l’incontro il Presidente del Teatro Dott. Aldo Casali porgendo un cordiale saluto ai giornalisti presenti ed esprimendo l’augurio che si possa instaurare un rapporto di reciproca e proficua collaborazione con la stampa, “la quale - ha dichiarato il Presidente - speriamo rappresenterà stimolo e amicizia nei confronti del Giglio”.
In primo luogo - ha dichiarato Casali - il Consiglio di amministrazione del Teatro intende onorare al massimo gli impegni per le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Giacomo Puccini per il quale il Teatro del Giglio ha già messo in produzione due nuovi importanti allestimenti: La Rondine che andrà in scena venerdì 19 e domenica 21 settembre e Manon Lescaut con tre recite il 21, 22 e 23 novembre. Le celebrazioni pucciniane culmineranno con il grande concerto Buon compleanno Maestro! a cura del Comitato Nazionale per le Celebrazioni Pucciniane che si terrà il 22 dicembre, giorno della nascita del compositore, ed il Teatro del Giglio ne sarà la sede prestigiosa.
“Ovviamente stiamo definendo i particolari della Stagione di Prosa – anticipa il Dott. Casali - che promettiamo sarà attraente e di qualità”.

Il Presidente è passato poi ad illustrare i punti salienti del ‘nuovo corso’ della politica culturale del Teatro del Giglio partendo dalle seguenti riflessioni.
Il Teatro del Giglio è un teatro pubblico inteso come bene utile per la collettività e quindi da rendere disponibile con l’impegno, s’intende, di ben amministrarlo. Ben amministrato non significa rispondenza stretta e quindi correlata al mercato (non sempre applicabile nell’area culturale), ma intesa come sana e prudente gestione dell’intervento pubblico proprio perchè proveniente dallo stesso e in funzione attrattiva dell’intervento privato.
Il Teatro del Giglio è un teatro di tradizione e deve perciò espletare insieme funzioni diverse: tutela, salvaguardia, conservazione, attività culturali, studio e ricerche, turismo culturale, comunicazione e formazione, sponsorizzazione, promozione dell’immagine. Ogni funzione crea una diversa connessione tra domanda (dei soggetti che ne usufruiscono) e offerta (dei soggetti che ne organizzano le funzioni).
L’intervento del Comune di Lucca negli anni passati è stato discontinuo e non rispettoso dei tempi che vorremmo. Le attività culturali sono molto complesse. I costi della produzione lirica sono in continuo aumento e consumano il 65% delle risorse. Per andare avanti ci si è ‘aggrappati’ a offerte ottocentesche e risorgimentali rischiando una progressiva ghettizzazione della musica classica derivante anche dalla scarsa alfabetizzazione musicale italiana, colpevole anche la scuola. Questo pubblico che noi stiamo coltivando è purtroppo nostalgico e di età avanzata.
Le iniziative volte a coinvolgere il privato sul prodotto musicale sono possibili se accompagnate da una comunicazione efficace e da una chiarissima indicazione della sensibilità artistica e pubblica dello sponsor.
Innovare comunque deve essere il nostro must, capacità innovativa del nostro staff che va accompagnata a una ricerca di qualità da affidare al direttore artistico.

Il progetto culturale.

O il Teatro del Giglio si dota di un progetto culturale valido o, altrimenti non è in grado di risolvere la questione del finanziamento delle attività culturali. Se il Giglio come istituzione non interviene sul terreno primario e non definisce un suo progetto culturale e le strategie di sviluppo e non rinnova il suo modello organizzativo, il declino continuerà. E’ necessario quindi, ripete il Presidente, anche integrare e qualificare l’attuale programmazione con rappresentazioni musicali capaci di attrarre il pubblico non presente attualmente e rappresentato dai più giovani.

Come allora dobbiamo intervenire:

formazione del pubblico futuro attraverso la scuola, programmando attività di educazione all’arte musicale da affidare anche a istituzioni giovanili no profit, intensificando quanto sin qui fatto;
attivare nuove forme di comunicazione che esaltino, oltre l’attività tradizionale anche le altre attività non pianificate sino ad oggi così come di seguito andiamo a chiarire;
- Attività di formazione per attori, giovani cantanti, registi attraverso master tenuti da professionisti seri interessati a diffondere la sensibilità verso il teatro che potrebbero anche essere estese e finanziate assieme ad una agenzia accreditata per le figure: macchinisti teatrali, elettricisti teatrali, light designer, scenografo, sartoria teatrale, trucco teatrale, con ricadute anche occupazionali per il nostro territorio.
Indispensabile perciò acquisire i locali dell’ex Intendenza di Finanza ed acquisire anche la gestione dell’Auditorium di San Girolamo e di San Romano per aumentare i ricavi e per allocarvi alcune attività sopradette, ritornando inoltre all’utilizzo dei locali Informagiovani e del Teatro del Carretto.
- Attività collaterali: museo del Teatro utilizzando la grande quantità di materiale in nostro possesso, vendite collegate all’attività e che pretendono l’apertura tutti i giorni del Teatro da far visitare ai lucchesi e ai turisti che sarebbero ben lieti di pagare un biglietto di ingresso con un percorso che presenta non solo la platea e i palchi, ma anche il palcoscenico, il retropalco, il foyer, il ridotto con un servizio di caffetteria e snack oltre quella di bookshop.

E’ necessario costruire, per tutto quanto sopradetto, solide alleanze con la nostra comunità di riferimento.
- Offrire a terzi privati e pubblici, quindi, la possibilità di utilizzare il Teatro, quando libero da impegni culturali, per le loro attività istituzionali stando bene attenti alla qualità dell’utilizzo e dando loro la possibilità di fruire dei servizi presenti nel Teatro oltre alla saltuaria ristorazione da valutare compatibile con il monumento.
Ho la sensazione che queste attività non appesantirebbero l’organico teatrale odierno.

Per quanto riguarda l’ospitalità di spettacoli prodotti da terzi ci proponiamo di individuare spettacoli e rapporti che abbiano specifiche caratteristiche e non cannibalizzanti rispetto ai nostri utenti.
Quali cittadini d’Europa, inoltre, si propone l’inserimento anche in cartellone di spettacoli rappresentativi di culture e di tradizioni diverse dalla nostra.

Il Presidente Casali ha poi così concluso:
“Al termine di questa mia lunghissima (vi ringrazio per l’attenzione!) esposizione non possiamo non affrontare l’argomento Fondazione di cui con grande prudenza si sta parlando da qualche tempo e per la quale è necessario un accurato confronto con tutta la città per ricevere i necessari contributi di idee e di fattibilità.
Innanzitutto la chiamerei Fondazione “Amici del Teatro del Giglio” al fine di essere partecipata da tutti coloro, enti e privati, che abbiano l’interesse e il piacere di accompagnare e sostenere questa nostra gloriosa istituzione cittadina presente in una terra musicale che ha dato i natali a grandi maestri della musica. Così come è avvenuto in altre città, la capacità di attrazione della Fondazione nei confronti di banche, aziende e enti è anche rappresentata dal fatto che la stessa dovrebbe partecipare, nelle forme che saranno ritenute più idonee, alla crescita culturale del Giglio, alla sua disponibilità per la città e alla capacità di attrarre risorse, senza però essere coinvolta nella gestione del day by day dell’Azienda Teatro del Giglio nella quale sarebbe rappresentata dai propri componenti nell’organo di gestione.
Ovviamente il processo è lungo, ci rendiamo conto, non facile. Tutti noi del Teatro del Giglio, uniti al Comune di Lucca, lavoreremo, credetemi, affinchè la Fondazione “Amici del Teatro del Giglio” possa realizzarsi. Il vostro contributo per noi è essenziale.”

Lucca, 4 aprile 2008

Il Consiglio di amministrazione del Teatro del Giglio

IL Consiglio dell'Azienda Teatro del Giglio e' cosi' composto:

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