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A tu per tu con Mauro Favilla, sindaco di Lucca

Di Paolo Razzuoli

In genere e' attorno al Capodanno, o comunque in occasione di particolari ricorrenze, che i politici - analogamente a tutti coloro che rivestono incarichi gestionali - vengono sollecitati a fare il bilancio del loro lavoro.
Questa mia conversazione con il sindaco di Lucca, Mauro Favilla, puo' quindi sembrare un po' un frutto fuori stagione.
La conversazione - peraltro piacevolissima - e' stata l'occasione per fare il punto sull'azione amministrativa, ovviamente con uhn particolare riferimento al programma elettorale su cui Mauro Favilla si e' proposto alla citta'.
Naturalmente, stante la particolare situazione politica nazionale, non poteva mancare qualche passaggio su temi di indole piu' generale.
Ringrazio il sindaco per aver voluto concedere un po' del suo tempo ai lettori di Fucinaidee.

D. "Un anno fa eravamo ancora nella fase di lancio della tua candidatura che e' avvenuta nella bella e partecipata iniziativa del 28 gennaio 2007. Da allora tante cose sono accadute. Quali sono stati gli eventi che più ti hanno entusiasmato?"
R.: Sicuramente la fase finale della campagna elettorale: è stata faticosa ma entusiasmante. Ogni volta che incontravo i cittadini a qualche riunione, parlavo con loro e illustravo il mio programma elettorale, vedevo che le persone rispondevano positivamente, partecipavano interessate e condividevano molti dei progetti. E, ovviamente, è indimenticabile anche il giorno della vittoria elettorale.

D. "Ti sei presentato ai lucchesi con un programma impegnativo, che proponeva risposte ai nodi rimasti da tempo irrisolti. Quali sono state le priorita' affrontate in questo primo scorcio del tuo governo?"
R.: La nuova amministrazione, entrando in Comune, si è trovata di fronte a vere e proprie emergenze, alle quali abbiamo immediatamente messo mano. Prima fra tutte la localizzazione del nuovo ospedale: prosegue il confronto con la Regione Toscana, alla quale abbiamo proposto già dei disegni che dimostrano come la nuova struttura possa bene essere realizzata nei pressi del Campo di Marte; poi la variante al Regolamento urbanistico, in fase di ultimazione, strumento indispensabile per correggere alcune storture e norme troppo elastiche che rischiano di dar luogo a una cementificazione sproporzionata alla città. Ma ancora sul fronte sociale siamo riusciti a portare a oltre 600 mila euro i fondi a disposizione per il contributo in conto affitto, che permetterà di far fronte alle emergenze del territorio. Proprio in questi giorni è stato presentato il primo passo della riorganizzazione dei parcheggi, che vede la realizzazione di oltre 280 posti auto, nella sola zona sud, con la sosta gratuita a disco orario prolungato. Primo passo che anticipa l’attivazione dei varchi telematici alle porte della città. Non dobbiamo dimenticare, poi, che la realizzazione dei nuovi tagliandi per i residenti del centro storico, ha permesso di tagliare nel giro di poche settimane, oltre 600 permessi che ancora circolavano illegalmente.

D. "Quali sono le cose più importanti per la comunita' lucchese dell'anno che si e' appena concluso? Quali sono, al contrario, quelle che volentieri vorresti gettare?"
R.: “Se si potesse eliminare qualche cosa, allora getterei qualsiasi forma di violenza, arbitrio e delinquenza; salverei, invece, tutto ciò che dà benessere e soddisfazione alle persone. Vedo nella promozione della città, nello sviluppo delle iniziative che incontrano il gradimento del pubblico, le cose da salvare. Il grande richiamo che hanno esercitato sulla città iniziative come Murabilia, le mostre, i convegni, i Comics (ormai stabilmente ubicati nel centro storico), Olio e tesori di Lucca e il Digital Photo Fest, le tradizionali iniziative del settembre lucchese l’inizio dell’attività del Polo fieristico.

D. "politica Sanitaria, viabilita', lavori pubblici, politiche sociali, sono - assieme ad altri - elementi attorno a cui molto hai insistito nel tuo progetto presentato agli elettori. Quali sono state le strategie messe in cantiere rispetto a questi punti del tuo progetto?"
R.: Ritengo fondamentale la condivisione, più ampia possibile dei progetti. La collaborazione con gli altri enti, anche se politicamente di colore diverso, è fondamentale. Sul piano della viabilità, per esempio, la condivisione di alcuni punti con il Comune di Capannori è molto importante, perché in realtà non si può concepire il territorio lucchese in maniera e sé stante, soprattutto quando si tratta di viabilità. Una larga condivisioni di progetti aiuterà sicuramente nella realizzazione dei progetti. Nel caso della Sanità si sta giocando una partita a scacchi con la Regione. Ognuno pone le sue mosse. Al punto dove siamo oggi, abbiamo presentato alla Regione un’ipotesi di realizzazione del monoblocco al Campo di Marte, accompagnata da un’analisi tecnica che dimostra i vantaggi della realizzazione al Campo di Marte e gli svantaggi, invece, a S. Filippo.

D. "Si parla molto di urbanistica. Cosa cambiera' a Lucca?"
R.: Il regolamento urbanistico che è stato realizzato negli anni passati ha costituito un notevole passo avanti, ma, per alcuni aspetti anche un pericolo urbanistico; è certamente migliorabile, se si riesce a frenare l’urbanizzazione eccessivamente accelerata e che, in alcuni casi, non si confà al carattere della nostra città. La variante avanzata nei giorni di scorsi dal consiglio comunale serve ad eliminare alcune esagerate interpretazioni della norma, senza ledere i giusti interessi dei cittadini.

D. "Una strategia di rilancio e qualificazione del centro storico e' argomento fortemente sentito. Come intende affrontare tale tematica l'amministrazione da te diretta?"
R.: Stiamo agendo in contemporanea su diversi fattori: prima di tutto una razionalizzazione dei parcheggi, della viabilità e dei trasporti, che potranno rendere il centro storico maggiormente raggiungibile dagli utenti. Questo dovrebbe frenare anche l’emorragia di uffici e attività dal centro. In contemporanea stiamo operando il rilancio di eventi e manifestazioni che riescano a fare della nostra città un polo di attrazione, anche nei periodi turisticamente meno sviluppati. Dall’altra parte, stiamo operando un’analisi per il recupero dei grandi contenitori, che giocano sicuramente un ruolo chiave nel rilancio cittadino.

D. "Il comune di Lucca e' ricco di un patrimonio locale-culturale di grandissimo spessore. Avete una strategia per valorizzarlo?"
R.: Oltre alle cose già dette, aggiungo che stiamo operando per un coordinamento delle iniziative a livello extra comunale: l’accordo con altri enti, come Provincia, Apt e Fondazioni, darà i suoi frutti, come nel caso delle iniziative per l’anniversario di Puccini. Un maggiore coordinamento negli eventi, permetterà di potenziare le iniziative e di evitare gli sprechi dati dal sovrapporsi di appuntamenti simili.

D. "Spesso si ha la sensazione che la politica si muova senza una strategia di ampio respiro. Pensando invece che tu abbia presente una strategia di piu' lungo corso, quali sono gli elementi attorno a cui lavorare per assicurare alla nostra citta' le condizioni stabili per un futuro di crescita?"
R.:Risolvere i problemi delle infrastrutture, vero nodo per assicurare una vita serena ai cittadini e per favorire lo sviluppo economico del territorio. Dotare la città e le frazioni dei servizi essenziali (gas, luce, fognature, strade e parcheggi).

D. "In questi anni e' sembrato sfilacciarsi il rapporto della societa' lucchese con le proprie istituzioni di governo. Condividi questa mia valutazione, ed in caso affermativo quale strategia intendi realizzare per riannodare i fili del rapporto societa'-istituzioni?"
R.: Immediatamente, come ho dimostrato con la vicenda dell’approvazione della variante urbanistica, ho riportato il consiglio comunale al centro dell’attenzione, l’assemblea sarà investita di molte e diverse problematiche e, per esempio, sarà chiamata ad esprimersi anche sui piani attuativi. Dall’altra la giunta nel suo insieme sta operando per mantenere un ampio dialogo con tutte le diverse componenti della città, per sottoporre i progetti e per ascoltare le diverse istanze che provengono dal territorio.

D. "Come valuti la situazione politica locale?"
R.: Nei confronti dell’amministrazione comunale è positiva, in quanto la città è favorevole alla maggiore apertura al dialogo; resta però più difficile far seguire alla fase dell’ascolto e della discussione, la dimostrazione che si agisce e si risolvono i problemi. Dimostrare cioè che la discussione sia stata utile per far meglio e che non sia stata fine a se stessa. La mancanza di un governo capace di affrontare e risolvere i gravi problemi del Paese, a livello nazionale, rischia anche di pregiudicare la soluzione dei problemi locali e non comporta alcun sostegno a tutti noi.

d. "La tua consolidata esperienza politica in ambito nazionale rende interessante conoscere il tuo pensiero anche su tematiche che oltrepassano la dimensione amministrativa locale. Qual e' il tuo pensiero sugli attuali scenari politici nazionali?"
R.: Fino alla caduta del governo mi è sembrata assai preoccupante. Il difetto più evidente, credo a tutti, è stata la mancanza di una maggioranza stabile e concorde che ha reso impossibile, in due anni di governo Prodi, un’attività legislativa e di governo del Paese valida ed efficace. Le spinte settoriali di parti della maggioranza numerica del Parlamento non hanno consentito una guida chiara e univoca. Più che criticare questo o quel provvedimento bisognava auspicare il superamento di questa situazione e il formarsi di una maggioranza coerente e unica con un programma preciso. Certamente un aspetto che non condivido e che giudico grave per la democrazia nel Paese, è la mancanza del voto di preferenza alle elezioni. In questo modo si dà troppo spazio alla partitocrazia. Gli e eletti non li sceglie più la gente, ma li decidono i partiti. E’ assolutamente necessario eliminare questo gravissimo sistema elettivo e restituire ai cittadini la possibilità di esprimere le proprie preferenze.

D. "Infine una domanda piu' personale. Ad oltre 20 anni dalla tua ultima esperienza amministrativa locale, sei stato richiamato alla carica di primo cittadino con una elezione diretta ed in un quadro normativo completamente cambiato. Come vivi questa nuova esperienza?"
R.: Devo ammettere di durare un po’ di fatica. Il sindaco di oggi è un perno su cui si poggiano tutte le questioni: l’intera amministrazione comunale ruota attorno al primo cittadino, ma anche gli altri organismi pubblici e privati della città si aspettano dal sindaco cenni di intesa e di assenso sui più importanti temi cittadini. E’ certamente un ruolo faticoso e impegnativo ma che appassiona e avvince.

Lucca, 8 febbraio 2008

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