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Favilla: “Da sindaco rinuncerò all’indennità perché ho lavorato tutta la vita e non ho mai fatto della politica il mio mestiere”

Barbara Di Cesare

foto di Favilla al confronto in Piazza Napoleone

“Per oltre 20 anni ho insegnato nella scuola pubblica, a Bagni di Lucca, a Viareggio e all’Itc “Carrara” e, contemporaneamente, con grande sacrificio mio e dei miei familiari, ho esercitato la professione di dottore commercialista. Non ho mai fatto della politica il mio mestiere, ma ho prodotto e pagato le tasse come tutti i cittadini”.

Il candidato sindaco Mauro Favilla torna a sottolineare la sua volontà di rinunciare agli appannaggi da primo cittadino, una volta eletto al Comune di Lucca.

“Sono un uomo realizzato – aggiunge Favilla - nella vita, nel matrimonio, nella carriera politica, dove sono stato per tre legislature senatore, e in quella di cittadino lavoratore, visto che ancora oggi non vivo della sola pensione di senatore, ma opero da commercialista, esclusivamente con privati. Non aspiro al fare il sindaco per lo stipendio ma per spirito di servizio ed amore verso la mia città.

Anche mia moglie ha insegnato e oggi i miei figli sono indipendenti, perché ho sempre voluto che si costruissero la loro esistenza con le proprie forze. E’ chiaro che l’indennità da sindaco mi spetterebbe di diritto, come a qualunque altro. Ricordo tuttavia, nei primi anni che sono stato assessore, la mia ammirazione verso il vice sindaco di allora, l’avvocato Mario Ragghianti, che ogni mese girava, in silenzio, l’assegno della sua competenza a istituti di beneficenza.
Oggi, avevo intenzione di fare lo stesso, una volta eletto primo cittadino, ma pensando che è mia intenzione ridurre fortemente i costi della politica, ho deciso di partire da me stesso e di annunciarlo pubblicamente per dare un segnale forte.
Preciso inoltre che nella lettera con la quale ho intenzione di comunicare al Comune che intendo rinunciare all’intera spettanza di sindaco, specificherò che la lascio a disposizione dell’ente, con una precisa destinazione a fini sociali e associativi”.

Lucca, 14 maggio 2007

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