Barbara Di Cesare
“E’ necessario far comprendere alla città quali opportunità possano scaturire dalla scuola di alti studi IMT” così il candidato sindaco del centro moderato, Mauro Favilla ha risposto all’Associazione Dottorandi e dottori di ricerca Italiana all’incontro-dibattito sul futuro della formazione dal titolo “Aperitivo con il candidato”.
“La gente – ha aggiunto il candidato - non ha ancora sviluppato una grande attenzione per IMT e non è molto consapevole dell’importanza che innovazione e tecnologia possono avere a Lucca, per alcuni settori particolari, non solo produttivi.
E’ vero che IMT viene a gravare fortemente sulla comunità locale, che deve decidere se investire o meno.
Ci chiediamo se queste persone resteranno ad operare qui – ha sottolineato Favilla -, dopo che Lucca ha investito tanto.
La ricerca sarà rivolta alle esigenze locali o è ricerca in senso lato?
E’ necessario che il rapporto costi benefici pubblici sia conveniente per la città perché si investono soldi dei cittadini. Certamente se la ricerca mira alle esigenze di Lucca nell'industria, chimica, meccanica, cartario, smaltimento dei rifiuti, ma anche arte, restauro e difesa dei beni culturali allora va bene, se la ricerca porta frutti altrove, allora dovrebbe essere lo Stato ad accollarsi queste spese, perché i soldi pubblici locali devono avere una ricaduta positiva sul territorio.
Lucca continuerà ad investire su IMT, ma la scuola di alti studi deve proporre anche ricerche utili alla nostra città”.
Lucca, 10 maggio 2007