logo Fucinaidee

Nuovo ospedale: ora la sinistra cerca di rimangiarsi tutto

di Piero Angelini

Ieri , in piena campagna elettorale, l’assessore Rossi, di fronte a tutto lo stato maggiore dell’Ulivo, ha affermato, con il compiacimento dei presenti, in primo luogo di Tagliasacchi, che la localizzazione dell’Ospedale a S.Filippo non è più un tabù. Naturalmente, dovrà prima decidere il prossimo Consiglio comunale. E allora, con comodo, l’Assessore interrogherà l’Avvocatura regionale, al cui parere naturalmente si atterrà. con buona pace di tutti.
Nessuna parola, invece, sulle procedure di appalto, da molti ritenute poco trasparenti.

Una manifestazione di puro cinismo , fatta per motivi elettorali, quella di Rossi, uno dei peggiori assessori della Regione, che ha sempre negato, finora, con arroganza, imponendosi facilmente ai suoi, perfino al mite Tambellini, che la scelta di S.Filippo fosse giuridicamente revocabile, minacciando chi la pensava diversamente di pesanti responsabilità civili; e soprattutto non degnando di alcuna attenzione i pareri del Consiglio di Stato e quelli di illustri giuristi, addotti dai Consiglieri di Governare Lucca, che dimostravano invece in modo indiscutibile che “ la localizzazione del nuovo Ospedale a S.Filippo… si poteva e si potrebbe ancora cambiare”, come veniva dichiarato allora e come è scritto oggi nel programma elettorale di Governare Lucca.

Ma la scelta della maggioranza regionale, che Tagliasacchi faceva propria , senza discutere, era proprio quella di una localizzazione, funzionale ad una vendita speculativa di Campo di Marte, come dimostra il fatto, inusuale, che si indicasse , nell’Accordo di programma, il prezzo stracciato a cui era possibile vendere legalmente i due terzi di Campo di Marte, quasi ci si volesse mettere al riparo da eventuali inchieste giudiziarie: ora Tagliasacchi, in modo virtuoso, dice che Campo di Marte non deve essere oggetto di speculazione ; dovrebbe spiegare allora perché ha messo la sua firma su un tale accordo di Programma e perché ha dato impulso, poi, ad un progetto, a cui ha partecipato il suo architetto di fiducia, che destinava i due terzi di Campo di Marte a funzioni commerciali, che non avevano niente a che fare con la sanità o con la ricerca, e che soltanto per la denuncia pubblica dei consiglieri di Governare Lucca è stato messo in archivio.

Se Rossi volesse essere credibile, dovrebbe ritornare a Lucca, prima delle elezioni, con il parere dei suoi esperti, che, se lasciati liberi di esprimersi, non potrebbero che confermare che la localizzazione a S. Filippo, di cui non c’è traccia nelle procedure di appalto europeo, potrebbe essere sempre cambiata.
Per intanto dovrebbe convincere il commissario Lococciolo, a sospendere un appalto, sulla viabilità e sulle barriere antirumore a S. Filippo, che, se noi vinceremo le elezioni e se dunque l’assessore Rossi sarà costretto ad ascoltarci, risulterà un inutile spreco di soldi e di suolo.

Lucca, 5 maggio 2007
Piero Angelini

Torna all'indice dei documenti
Torna alla prima pagina