La polemica che ha seguito la manifestazione di sabato a Lucca ha registrato decine di interventi e prese di posizione, molte delle quali dettate dallo slancio emotivo suscitato dal dipanarsi degli eventi.
Ragionando a mente fredda, a nostro giudizio, restano delle vere e proprie emergenze che sono poi riconducibili alla necessità che il mondo politico lucchese , soprattutto ora che siamo alla vigilia di una sentita campagna elettorale, prenda le distanze da chi fa della violenza uno strumento di azione politica. Se infatti tutti quanti abbiamo deprecato il pestaggio di un ragazzo per motivi di appartenenza politica, non possiamo tacere di fronte agli slogan e alle parole,pesanti come macigni, che sono state pronunciate dal corteo che è sfilato per le vie della città. I politici che erano alla testa della manifestazione avrebbero dovuto esprimere in modo inequivocabile il loro dissenso quando si inneggiava alla strage di Nassyria oppure alla morte dei nemici politici oppure si attaccavano con una violenza verbale veramente assurda le forze dell’ordine e anche i giornalisti.
Non vogliamo speculare, ma siamo davvero convinti che Tagliasacchi, dopo che per anni ci ha fatto sorbire ore di parole sulla pace e la tolleranza, spesso con il tono di chi ha da insegnare agli altri comportamenti e stili, avrebbe dovuto lasciare il corteo e prendere le distanze istituzionali e personali dai deliranti slogan ascoltati sabato.
Dopo l’allontanamento di una delegazione di Azione Giovani dalla riunione pubblica , la manifestazione di sabato ci conferma che una parte della sinistra non è ancora matura per la democrazia e il rispetto degli altri. In questo senso , come consiglieri provinciali di Forza Italia, chiediamo alle forze politiche rappresentate a Palazzo Ducale la ferma condanna di ogni forma di violenza verbale o fisica perché la storia recente ci insegna che è questo il brodo di coltura la cui degenerazione alimenta la nascita di forme di terrorismo vere e proprie.
Lucca, 22 marzo 2007
Il gruppo consiliare provinciale di Forza Italia : Giovanni Santini, Roberto Bertola, Sisto Dati, Daniele Lazzareschi ,Maurizio Marchetti e David Marcucci.