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Occorrono decisioni rapide e responsabili.

Di Paolo Razzuoli

Le elezioni per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Lucca sono ormai alle porte e reclamano decisioni rapide e responsabili, ispirate cioe’ alla consapevolezza che solo attraverso uno sforzo di rielaborazione politica sara’ possibile sperare di confermare il centrodestra alla guida della nostra citta’.

In varie occasioni, sia in pubblici dibattiti sia sulle pagine di questo sito, ho avuto modo di esprimere il mio convincimento secondo il quale il centrodestra puo’ aspirare alla vittoria elettorale solo in presenza della capacita’ di ampliare, ovviamente verso il centro, la base dei suoi consensi: una condizione attuabile solo se le forze che intendono contrapporsi alla possibile conquista di Lucca da parte del centrosinistra sapranno proporre anzitutto un programma aderente ai bisogni dei cittadini, ed una proposta politica che possa intercettare i consensi anche di quegli elettori che non vogliono riconoscersi nelle forze che hanno in questi anni dato vita alla casa delle liberta’.

La contesa elettorale della prossima primavera ha una importanza straordinaria: per il centrosinistra, impegnato in uno sforzo ciclopico per omologare Lucca al modello toscano; per il centrodestra che dovra’ mettere in campo ogni sforzo per impedire che detto disegno possa essere realizzato.

L’affermazione del centrosinistra a Lucca significherebbe la fine di qualsiasi aspirazione al mantenimento delle specificita’ del nostro territorio, dare il semaforo verde a scelte ispirate alla tutela di logiche a noi estranee, affidarci ad una classe dirigente che – mediante la guida dell’Amministrazione provinciale – ha responsabilita’ primarie nei piu’ evidenti fallimenti politici di questi ultimi anni, dalla viabilita’ alla politica ospedaliera, dalle politiche per lo sviluppo alle scelte nel campo della formazione e delle politiche scolastiche.

Sul piano politico, l’ampliamento della Casa della liberta’ si puo’ ottenere mediante due condizioni: 1) la presenza di una candidatura autorevole, con un forte spessore istituzionale, capace di offrire garanzie anche a quegli strati di elettorato che, se pur convinti della necessita’ di contrastare il disegno del centrosinistra, avrebbero difficolta’ a riconoscersi in una candidatura espressione politica dei partiti della C.d.l.; 2) mediante la presentazione di una lista civica con chiara connotazione di centro, strumento necessario per ampliare la base del consenso oltre i confini della C.d.l..

In questa prospettiva ho salutato con grande favore la candidatura di Mauro Favilla: un uomo che nella sua militanza politico-amministrativa ha mostrato di interpretare al meglio i tratti culturali della “lucchesita’”, primi fra tutti il grande senso di rispetto istituzionale, di moderazione, di equilibrio, di competenza tecnico-amministrativa.
Doti da riscoprire, in uno scenario come l’attuale nel quale, evidentemente non solo a Lucca, e’ di tutta urgenza la necessita’ di riscoprire il senso della politica, delle istituzioni, del dialogo, del rispetto.

Nel convegno svoltosi all’hotel Guinigi l’11 novembre scorso, Mauro Favilla ha presentato una proposta politico-programmatica che offre motivi di grande interesse e che contiene opzioni fondamentali per lo sviluppo della nostra comunita’.
Ovviamente, trattandosi di una proposta essenziale, viene offerta a tutti coloro che sapranno migliorarla ed integrarla.

Sussistono, insomma, le condizioni per affrontare la “battaglia di Lucca” con strumenti idonei.
E’ pero’ necessario che le forze politiche sciolgano con la massima tempestivita’ i nodi che ancora sono sul tappeto.

Un appello che faccio soprattutto ai dirigenti dell’UDC, affinche’ sappiano guardare lontano, operando scelte coerenti con la consapevolezza della delicatezza della situazione.
gli elettori del partito ritengono che sia prioritario bloccare il disegno egemonico della sinistra: questo e’ l’obiettivo primario e questo deve essere assunto quale binario su cui far marciare le scelte politiche.

Comprendo bene che una lista civica “di centro” possa essere vissuta con disagio da un partito che del centro ha sempre fatto la ragione della propria esistenza.
Qui il discorso sarebbe lungo giacche’ dovrebbe indagare il modo con cui l’UDC lucchese ha saputo interpretare sul piano operativo il suo ruolo politico. Non intendo addentrarmi in questa analisi, almeno in questo contributo.
Ritengo comunque che una lista civica, in questo scenario, risulti utile come ho cercato sopra di dimostrare.

Alla dirigenza UDC e’ allora richiesto un atteggiamento responsabile, che sappia guardare lontano, anche, all’occorrenza, sacrificando qualche aspirazione personale.
Mi auguro che si operi nella direzione di spianare la strada alla candidatura di Mauro Favilla, aderendovi con convinzione, rimuovendo quindi gli ostacoli che ancora si frappongono per avviare, tutti insieme, le iniziative di elaborazione politica e di raccordo con il territorio che sono necessarie.

Se l’UDC operera’ in questa linea, dara’ un fondamentale contributo alla citta’ che potra’ cosi’ percepirla come forza capace di porsi obiettivi alti, guidata da una classe dirigente responsabile e lungimirante.
Ove invece dovessero prevalere valutazioni ispirate a calcoli settari, il danno ne risulterebbe grave e il partito potrebbe pagarne pesantemente le conseguenze.

Poiche’ sono propenso a vedere il bicchiere sempre “mezzo pieno”, sono fiducioso che il senso di responsabilita’ prevarra’.
Occorre pero’ fare presto: ormai il tempo dell’attesa e’ scaduto!!!

Lucca, 9 dicembre 2006

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