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In vista del Comitato provinciale UDC di Lucca.

Di Paolo Razzuoli.

Lunedi’ 9 ottobre 2006 e’ convocato il Comitato provinciale UDC di Lucca: sul tavolo trovera’, ovviamente, la definizione della strategia in vista delle elezioni amministrative al comune di Lucca, previste per la primavera prossima.
Tema gia’ ampiamente dibattuto, anche su questo sito, e che mi ha visto esprimere in varie circostanze le mie valutazioni.

In vista della seduta del comitato provinciale, intendo offrire il testo del sotto riportato documento, che riassume il mio pensiero - e quello di altri amici - sulla situazione politica lucchese, e che proporro’ all’attenzione, e spero anche alla votazione, del massimo organismo provinciale del partito.
Lo metto anticipatamente a disposizione dei membri del Comitato provinciale, affinche’ possano farne oggetto di riflessione, di valutazione, di correzioni ed integrazioni, di riduzione (probabilmente necessaria), ovviamente graditissime, purche' non modificative della linea di fondo.
Qualora dovessero pervenire a Fucinaidee nuove versioni del testo, saranno anch'esse messe a disposizione.

Elezioni al Comune di Lucca: Le linee di un impegno credibile.

Il Comitato provinciale UDC di Lucca, riunito in data 9 ottobre 2006, ha ampiamente dibattuto lo scenario politico connesso con il prossimo rinnovo dell’amministrazione comunale di Lucca.
L’UDC – in primo luogo – sottolinea l’estrema importanza di questo appuntamento elettorale, destinato a pesare significativamente sulle future scelte di sviluppo della citta’ e sul modo di interpretare il suo ruolo nell’ambito del piu’ vasto contesto regionale.

Nel riaffermare le peculiarita’ del modello di sviluppo proposto dal nostro comprensorio, si sottolinea l’estrema attualita’ di uno sforzo che dovra’ essere posto in essere per contrastare la volonta’ della sinistra lucchese di conformare la citta’ al modello imperante nella nostra regione, soffocando cosi’ l’unica autentica voce alternativa ancora viva in Toscana. Un bisogno che la sinistra intende perseguire ad ogni costo, come attestano anche alcuni rabbiosi scritti apparsi recentemente sulla stampa, tramite uno spregiudicato accordo di potere fra Margherita e DS, benedetto dai poteri forti emergenti in lucchesia, e con la messa in campo di un candidato gia’ scelto, anche se probabilmente cercheranno di farlo legittimare da primarie con esito scontato.

Posto quindi come prioritario l’obiettivo di garantire alla citta’ una amministrazione che ne assicuri la tutela degli interessi vitali, l’UDC sottolinea l’esigenza di sottoporre ad una approfondita valutazione levicende e i risultati delle recenti esperienze politico-amministrative, nella prospettiva positiva dell’elaborazione di una proposta che, nel metodo e nei contenuti, sappia coerentemente valorizzare al meglio le ragioni della storia e delle tradizioni culturali della citta’.

Dato atto che i valori fondanti dell’UDC risultano in sintonia con le scelte di fondo operate nell’ultimo sessantennio dalla maggioranza della societa’ lucchese, l’impegno del partito dovra’ anzitutto rivolgersi verso quell’area, ancorche’ attualmente frastagliata, impegnata nella ricerca, faticosa ma necessaria, di un comune sbocco politico e di una concreta strategia operativa.
In questa prospettiva, si impegna la dirigenza a voler ricercare tutte le occasioni di incontro-confronto con i molteplici soggetti, liste civiche, movimenti ecc., che agiscono in nome di valori comuni: un’azione da sviluppare con la massima celerita’ ed apertura, sgombra da qualsiasi pregiudiziale, sinceramente finalizzata alla ricerca di soluzioni aventi quale parametro fondamentale quello del piu’ ampio consenso. una opzione politica indispensabile poiche’ risulta ormai insufficiente ed inadeguata la piattaforma della Casa delle liberta’, che dovra’ trovare uno sbocco in una aggregazione piu’ ampia, e meglio politicamente caratterizzata sul versante di una autentica capacita’ di interpretazione delle ragioni del riformismo cattolico-liberal-democratico.

Nella consapevolezza che e’ compito di una grande forza politica sapersi assumere compiutamente le responsabilita’ imposte dalle circostanze, appare evidente la necessita’ che le scelte vengano costruite in coerenza con le priorita’ emergenti dalla capacita’ di lettura della situazione complessiva e non da tutele di aspettative – magari anche legittime – legate a miraggi personali o ad equilibri interni di partito.

Lo sforzo prodotto dall’UDC finalizzato all’ampliamento della coalizione alternativa al centrosinistra, dovra’ concretizzarsi mediante il dispiegamento di una politica mirata, da una parte ad aggregare tutte le forze disponibili ad agire attorno ad una condivisa piattaforma di valori, e dall’altra alla ricerca di una classe dirigente capace compiutamente di interpretarla.
L’individuazione del candidato alla carica di sindaco dovra’ quindi essere fatta su criteri legati alla qualita’ e consenso delle singole ipotesi, mantenendosi distanti da qualsiasi tentazione di erigere sbarramenti pregiudizialmente di parte.

Posto che l’UDC e’ in grado di offrire candidature all’altezza della situazione, esse potranno essere messe al pari di altre al servizio della coalizione che potra’ sottoporle, tramite elezioni primarie, al vaglio del gradimento degli elettori: una indicazione del resto gia’ avanzata da autorevoli dirigenti del partito.

Il Comitato provinciale di Lucca dell’UDC rivolge infine un appello a tutte le forze disponibili a realizzare una piattaforma politico-amministrativa alternativa alla sinistra, affinche’, consapevoli della delicatezza del momento politico, sappiano privilegiare le ragioni della coesione su quelle della divisione, impegnandosi per il superamento dei passati contrasti, dimostrando cosi’ di possedere gli strumenti culturali e politici indispensabili per guardare in avanti, e per essere quindi percepite e legittimate quali autentiche forze di governo della nostra comunita’.

Lucca, 7 ottobre 2006
Paolo Razzuoli.

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