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NUOVO OSPEDALE: PERCHE’ TROPPI SILENZI?

Di Fulvio Mandriota.

Nuovo ospedale: si o no?
Come al solito se ne parla in maniera caotica, quasi schizofrenica, con improvvise accelerazioni o decelerazioni.
Tutto ciò è il frutto dell’attuale situazione politica oppure ci sono interessi reciproci per depistare l’attenzione generale mentre il progetto va avanti?

La cosa più ragionevole detta finora è una scontata ma fondamentale questione di principio, e cioè: bisogna dialogare con la città per raggiungere obiettivi di difficile comprensione.
E’ quanto affermano gli attori principali dei due poli, salvo poi non metterlo in pratica (Ds e Margherita) o addirittura teorizzare il contrario (centrodestra, Lucca–Modena).

Troppo spesso dunque si sbaglia la concertazione con il consociativismo. La Regione ha approvato quattro nuovi ospedali, uno di questi a Lucca. Ci domandiamo: ce n’è davvero bisogno? Oppure più semplicemente si vuole coinvolgere l’opposizione (come ha fatto per la legge elettorale toscana) in una operazione che considera a rischio?
Sarà l’argomento della prossima campagna elettorale per la Provincia e soprattutto per il Comune, e la lista civica “Per Lucca e i suoi paesi” l’ha ben capito interpretando – a differenza di Forza Italia – il sentimento di moltissimi lucchesi: infatti, come si può predicare contro lo spreco di denaro se poi si razzola male?
Stupisce il comportamento dei vertici dei partiti dell’area moderata (Margherita, Forza Italia), che hanno il loro bacino elettorale a Lucca: ad esempio, Andrea Marcucci e Remaschi sono d’accordo? Vorremmo sapere come la pensano. E cosa ne pensa il presidente del Senato? Oltre ad inviare fax per la Gesam, ne ha mai mandati per opporsi all’ospedale? E Andrea Tagliasacchi come la vede la questione?

A questo punto viene da chiedersi in maniera più approfondita cosa spinge Forza Italia verso un tale accordo, visto che il sindaco Fazzi si è precipitato a firmare l’acccordo.
Per togliere ogni dubbio, oltre al dialogo, a nostro avviso è necessario agire con la massima trasparenza. E quindi chi, nel centrodestra come nel centrosinistra ricopre posti di responsabilità deve impegnarsi pubblicamente con la comunità lucchese e informare su alcuni punti fondamentali:
chi e perché costruirà il nuovo ospedale?
Chi sono i proprietari dei terreni?
Siamo in presenza di qualche società di comodo?
Chi farà il piano di investimenti?
Cosa ne sarà degli immobili di Campo di Marte, Maggiano e Carignano?
Se la risposta anche ad un solo quesito dovesse coincidere con la presenza di soggetti politici sulla scena, la città non potrebbe restare insensibile (come la è stata ad esempio in occasione della vendita della CRL).
Fare un nuovo nosocomio quando ancora sono in corso i lavori per finire quello esistente appare davvero assurdo anche al più convinto degli iscritti ai partiti protagonisti. Tuttavia si potrà procedere, una volta chiarito fino in fondo ogni minimo dubbio: anche per una questione di rispetto verso i cittadini e soprattutto di metodo amministrativo improntato alla massima correttezza. Che è poi quello che più interessa all’Udeur di Lucca.

Lucca, 17 dicembre 2005

Fulvio Mandriota
Udeur – Lucca

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