logo Fucinaidee

Attuale vicenda del comune di Lucca: il vero sbocco e' rilanciare il ruolo del consiglio comunale

Intervista a Piero Angelini.

D. Angelini, chi ha ragione tra Fazzi e Pera?
R. “Né l’uno, né l’altro.”
D. Eppure i lucchesi, a quanto pare, stanno con il sindaco Fazzi.
R. “Un sondaggio fasullo, richiesto da un quotidiano locale e condotto su di un campione di 169 persone, registra il dato fondamentale che ben 123 si dicono non sufficientemente informate sulla vicenda: il dato preoccupante, oggi, è proprio questo, che la gente non è informata adeguatamente sulle scelte dell’amministrazione comunale, dalla Gesam alla Polis alle altre società che fanno parte della Holding, dal nuovo ospedale alla viabilità. Di questo dovrebbe interessarsi Fazzi: invece di prendersela con Pera, dovrebbe spiegare al Consiglio per quali ragioni ha deciso da solo che il 40% della Gesam gas deve essere ceduta alla società tedesca Thulga.”

D. Ma questo strapotere del sindaco non discende dalla legge ?
R. “Assolutamente no: la legge riserva al sindaco le decisioni giuridiche più importanti; non gli vieta di informare adeguatamente il consiglio comunale ( e tramite esso la città) e gli impone di chiedere il conforto di un vaglio politico del Consiglio sulle scelte strategiche dell’amministrazione comunale, comprese le sue società. Purtroppo trionfa oggi, in Italia, a tutti i livelli ( dal Comune, alla Provincia, alla Regione), una cultura provinciale del potere, concepita come scelta esclusiva, personale e riservata. Ma si dimentica che persino un campione dell’assolutismo, come Luigi XIV, re di Francia, prendeva decisioni dopo un’approfondita consultazione del consiglio regio.”

D. Ma allora ha ragione Pera?
R. “Assolutamente no. Pera si duole del fatto di essere stato accusato falsamente dal sindaco di essersi intromesso nella vicenda Gesam. Per reazione a tale accusa, non può certo permettersi una intromissione certa, cento volte più grave di quella che gli viene rimproverata, ordinando ai consiglieri di Forza Italia di dare la sfiducia al sindaco e di affossare l’amministrazione comunale, consegnandola tra l’altro agli avversari politici, con procedure non democratiche.”

D. Cosa si augura?
R. “La crisi attuale dimostra che la stabilità non è frutto di marchingegni istituzionali, ma della buona politica. Il mio augurio è che si ritorni a Lucca a far politica, come si faceva un tempo: con una valorizzazione piena del consiglio comunale sui problemi della città e del territorio, con una forte informazione e partecipazione popolare, con un confronto serrato e corretto tra maggioranza ed opposizione. Proprio per rilanciare questa linea politica, a mio avviso ancor oggi valida, io ed altri amici abbiamo indetto un convegno all’Hotel Guinigi, che si terrà nel pomeriggio ( dalle ore 15.30) del 19 novembre p.v.”

Torna all'indice dei documenti
Torna alla prima pagina