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Gesam: recuperare la centralita' del consiglio comunale.

Di Piero Angelini

La Gesam ha operato sempre, dal 1974 ( quando essa fu costituita) in poi, alla luce del sole ed è stata sempre gestita sulla base di programmi ed indirizzi decisi dal Consiglio comunale.

Ciò che colpisce oggi, invece, nella vicenda della Gesam ( ma purtroppo in tutte le altre aziende e società del Comune), è che tutto, perfino la vendita delle quote azionarie, viene gestito, anche in violazione della lettera e dello spirito dello Statuto, al di fuori del controllo del Consiglio comunale, con decisioni personali e riservate del sindaco Fazzi e del Presidente Giurlani: quest’ultimo, rampollo di una famiglia oggi politicamente importante ( lo ricordo al Presidente Pera),destinata dalla sorte a vendere beni importanti della comunità ( ieri la Cassa di Risparmio, oggi le quote Gesam), ha dimostrato la confusa ideologia che lo ispira, quando, con atto munifico, ha inteso regalare a ciascuno dei dipendenti di Gesam gas una azione della società : come se fosse cosa sua.

In questa mancanza di informazione che caratterizza la vicenda Gesam ( al pari delle altre aziende e società del Comune), si capisce soltanto che il sindaco Fazzi ha voluto revocare e sostituire il Presidente del Cda della Holding spa Porciani, perché gli ha rimproverato il tentativo di voler vendere al socio di minoranza Enel le quote di Gesam Gas: l’ accusa è estremamente grave, perché esprime la convinzione del sindaco stesso che il sistema istituzionale, che lui stesso ha contribuito a creare, è congegnato in modo tale da permettere alla Cda della Holding di vendere le quote delle società che possiede, non solo senza il parere del Consiglio comunale, ma addirittura contro il parere del Sindaco.
Ma l’accusa è certamente infondata dal momento che le trattative con l’Enel, per una ridefinizione degli assetti societari di Gesam e Gesam gas, sono state impostate e condotte personalmente da Fazzi e Giurlani molto tempo prima della nomina a presidente della Holding di Porciani, che si è limitato a tenerle aperte.

Lo scontro dunque discende dal fatto che il Porciani non si è prontamente allineato al mutato progetto dei due di aprire Gesam gas alla partecipazione ( da realizzare tra l’altro a trattativa privata !) di una società tedesca ed ha osato chiedere spiegazioni sul contributo tecnico e commerciale che una tale società potrebbe dare oggi alla Gesam (per es. un contratto durevole di fornitura a prezzi competitivi, che la società tedesca non assicura però nelle aziende italiane del gas del Nord Italia, di cui è divenuta socia) , mettendo poi giustamente in guardia contro la grave conflittualità che si aprirebbe nella Gesam, con la presenza contrapposta di due soci privati.

Io non ho preconcetti contro l’amministrazione comunale di Lucca e considero il sindaco un amico, che, in questo caso, sbaglia; vorrei dare a Fazzi un consiglio: se egli, come ha pubblicamente annunciato, intende davvero riavvicinare la politica ai cittadini, deve rinunciare a gestire come cose personali e private le aziende e le società del comune e riportare nel Consiglio comunale, che è l’organo più rappresentativo della comunità, l’informazione e le scelte non solo sulla Gesam, ma anche su tutte le altre aziende e società, che fanno parte della Holding, che non sono cosa privata degli amministratori, ma beni pubblici, che vanno difesi e valorizzati nell’interesse dei cittadini.

Lucca, 7 ottobre 2005
On. Piero Angelini
ex parlamentare DC.

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