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METICCI IN PARLAMENTO?

di Franca Chiocca

 

E’cronaca di questi giorni: la ventilata candidatura al Parlamento Italiano di Afef la signora Tronchetti Provera fa discutere tutti politici e non.

Le affermazioni del senatore Pera hanno creato in molti delle grandi perplessità .

Mi chiedo perché non si vuole accettare un eventuale candidatura della signora Afef…cos’è che disturba? Il fatto che è di colore? Che è una donna? Che è musulmana? Che è ricca bella e famosa?

Capisco le affermazioni di Pera ma con una breve ricerca, oggi con internet è una cosa da bambini, di persone strane in Parlamento ne troviamo….e tante ce ne sono state.

Ricordate la Pornostar Cucciolina? O Rivera il calciatore? O altri presunti ladri e presunti mafiosi? Tutti eletti a furor di popolo in PARLAMENTO.

C’è da chiedersi cos’è il Parlamento e suggerire al buon Pera di fare approvare una legge che stabilisca I REQUISITI per accedere a certe cariche dello stato.

Se ci fosse bisogno di una certificazione di sana moralità, di sanità mentale, di sana e robusta costituzione…………il Parlamento può legiferare che al suo interno possano prendere servizio ONOREVOLI che siano davvero Onorevoli….altrimenti la democrazia consente che chiunque, cittadino italiano arrivato alla maggiore età se lo desidera può anche candidarsi, al di la del colore della pelle o di altre amenità.

Ma sotto questo modo di osteggiare Afef c’è ben altro e sarebbe interessante scoprire chi è che si sta divertendo a vedere il gran polverone creato.

Pubblicità?

Scontri ideologici in vista dei veri scontri politici?

Noi che stiamo a guardare sappiamo discernere il buono ed il vero dalla patacca?

È davvero sconvolgente come certi italiani, nordisti e non, eletti in Parlamento, pronuncino parole antiche e tristemente famose: il diverso è osteggiato e tenuto lontano perché inquina la razza, la cultura, il nostro mondo.

Ma qual è il mondo nel quale vivono i nostri politici?

Lo vedono che le nostre strade sono stracolme di immigrati clandestini arrivati da tutte le strade e dal mare?

Lo vedono che i posti di lavoro offerti sono malpagati, sottopagati e lo sfruttamento di tante povere donne dalla pelle molto chiara o molto scura è la "strada"?

Per questi posti c’è posto, per il Parlamento no?

Dov’è il nodo della questione? Chi mi dà una risposta convincente e umanamente corretta?

Lucca, 1 settembre 2005

 

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